Mahhh!!!!
Mi rendo conto che le compravendite e le fasi che le precedono compresa la ricostruzione della documentazione...... cambiano in base alla localizzazione dell'immobile.
Si evince dalle risposte di
@brina82 che lui lavora in un territorio diverso da quelle che sono le realtà metropolitane dove, soprattutto la provenienza della particella dove sorge il fabbricato a volte è nebulosa
Parla di usi civici ...... alcuni notai o tecnici dei paesi limitrofi alla città li chiamano, riferito al catasto ........ livelli ... di fatto sono tutte cose che non coivolgono l'aspetto riferito alla legittimità del realizzato ... ma la proprietà riferita alla particella di terreno (che ovviamente preclude la commercializzazione dell'immobile stesso) ......
Su questo ha ragione .... (in parte)
Sono tutte cose facilmente verificabili (ed eventualmente risolvibili) prima di mettere in vendita una porzione/immobile o appezzamento di terreno.
Mi sono trovato più di una volta in situazioni analoghe, quindi capisco a cosa si riferisce.
Resta sempre il fatto che ... se uno prima di mettere in vendita un immobile si preoccupasse di ricreare la storia del suo immobile, verificarne la conformità riferita sia ai titoli di provenienza e poi bla bla bla ,,,,,, certi dubbi o paure di prendere caparre alte sicuramente non dovrebbero esistere.
Anzi ,,, io da venditore tranquillo PRETENDO una caparra confirmatoria più alta possibile ...
Però da venditore non accetterei senza che mi venga spiegato per cosa "fanno comodo" quei 25k.
Ti offendi se ti dico che saranno pure ****i suoi
perchè deve dare a te tali spiegazioni ???? tutti antipasti
Ovviamente la tua riflessione è giusta pensando nella peggiore delle ipotesi di doverli recuperare.