é un giusto punto di vista, ma per non sbagliare, a costo di sembrare stupidi*, è sempre meglio fare domande dirette, precise e concise.scusa ma tu hai mai visto uno che ti dice... sono un abusivo...
lavoro qua come abusivo?
E' lecito chiedere il rapporto... soprattutto se nel biglietto nn si dice nulla.
Ma chiedere anche se è nella legalità...
scusi lei evade? Si, sono nell'illecito. Ah bene ottimo...
I legali ti dicono "Lei non è tenuta/o a dire la verità, ma la sua verità"... ora io non amo questo genere di espressioni... ma questa è la realtà.
Quindi che uno mi confessi che è abusivo... forse se mi spaccio per suora... o chiamo un prete...
Ovviamente un abusivo, non avendo un corretto rapporto di lavoro con l'agenzia in essere rischierà, necessariamente, di dire delle castronerie e/o cadere in contraddizione. Capacità del questuante sarà quella di conoscere già le possibili risposte e dedurre da esse se quanto prospettato corrisponde a realtà o a finzione.
Nel caso non si fosse in grado di riconoscere autonomamente verità da finzione, sarà buona norma farsi accompagnare da persona qualificata in tal senso. (Posso consigliare di contattare il presidente del collegio provinciale fiaip dove insiste l'agenzia od il suo omologo in fimaa).
*A seguito di particolare esperienza, chiedo sempre se vien portato via il camino, quando ne vedo uno in casa. Assurdo vero? L'avessi fatto da subito avrei evitato una certa rogna tra venditore ed acquirente (fortunatamente poi ben conclusa, ma questa è un'altra storia).