francesca63

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la provvigione si paga una ed una sola volta !
Non del tutto vero.
Uno potrebbe aver pagato un'agenzia, e poi essere condannato dal giudice a pagare una seconda agenzia, che secondo giudizio ne aveva diritto al posto della prima; quindi poi è onere del cliente pagare la seconda e chiedere indietro i soldi alla prima .
 

Gugly

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Agente Immobiliare
Un giro di parole per esprimere,finalmente , lo stesso concetto ! Tuttavia non sono d'accordo su questa ipotesi "peregrina" : l'avvocato di parte (cliente che ha pagato la seconda Ag.) ha cura di ricusare la richiesta di Ag. 1 e invocare l'applicazione dell'art.1758 C.C. (pluralità di mediatori). Il cliente mica ha tentato di frodare Ag.1 ...ha semplicemente pagato chi lo ha servito in perfetta buona fede... Semplice da capire no?
 

Slowhand1980

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Il cliente mica ha tentato di frodare Ag.1 ...ha semplicemente pagato chi lo ha servito in perfetta buona fede... Semplice da capire no?

Il punto è proprio questo, io da cliente dopo che l'Ag. 1 mi disse "No guarda, i proprietari hanno rifiutato una proposta a 150k la settimana scorsa, inutile proprio intavolare trattative a cifre inferiori" me ne andai e addio.

Dopo un anno l'altro agente mi ha accolto con un "Proviamo che te la faccio portare a casa a max 140k"

Beh, direi che l'affare è stato possibile proprio grazie a questa mediazione. Non so quanto il primo incontro possa essere definito "mediazione", per me fu più una porta in faccia
 

francesca63

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Privato Cittadino
concetto ! Tuttavia non sono d'accordo su questa ipotesi "peregrina" : l'avvocato di parte (cliente che ha pagato la seconda Ag.) ha cura di ricusare la richiesta di Ag. 1 e invocare l'applicazione dell'art.1758 C.C. (pluralità di mediatori). Il cliente mica ha tentato di frodare Ag.1 ...ha semplicemente pagato chi lo ha servito in perfetta buona fede... Semplice da capire no?
Non era riferito al caso specifico.
È vero che alla fine si paga una sola agenzia, ma è un problema del cliente se ha pagato quella “sbagliata”.
Il giudice può obbligarlo a pagare quella “giusta”, poi è il cliente che deve richiedere indietro i soldi pagati a quella ritenuta in giudizio “sbagliata”.
 
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aldoiaco

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Mi par di capire che l'esistenza della firma di visita di un aspirante acquirente non è titolo sufficiente né per battere cassa presso l'aspirante venditore né per invitarlo a non 'rivedere' quell'acquirente in altra 'sede'.
 

Slowhand1980

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Mi par di capire che l'esistenza della firma di visita di un aspirante acquirente non è titolo sufficiente né per battere cassa presso l'aspirante venditore né per invitarlo a non 'rivedere' quell'acquirente in altra 'sede'.

Penso che un legame "indissolubile" sia una lesione della libertà di scelta a tutela del consumatore: se un agente, intervenuto in un secondo momento e dopo tempo, è più scaltro, più convincente e capace di far chiudere un affare in un modo migliore perchè dovrei continuare ad libitum la mediazione con un agente con cui sono entrato in contatto solo una volta e magari non mi ha saputo nè seguire nè introdurre come io avrei voluto nella trattativa?
 

aldoiaco

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Penso che un legame "indissolubile" sia una lesione della libertà di scelta a tutela del consumatore: se un agente, intervenuto in un secondo momento e dopo tempo, è più scaltro, più convincente e capace di far chiudere un affare in un modo migliore perchè dovrei continuare ad libitum la mediazione con un agente con cui sono entrato in contatto solo una volta e magari non mi ha saputo nè seguire nè introdurre come io avrei voluto nella trattativa?
Più che 'ad libitum', 'ad infinitum'.
 

Slowhand1980

Membro Junior
Privato Cittadino
leggi bene l'articolo da te postato, riporto dal link:
"Il mediatore deve avere concretamente contribuito alla conclusione dell’affare (causalità adeguata o efficiente): non è necessario che la sua opera sia la causa unica e diretta della conclusione dell’affare, ma è sufficiente che l’aver posto in relazione le parti costituisca l’antecedente indispensabile senza il quale il contratto non sarebbe stato concluso. Non è quindi necessario che l’attività dell’agente immobiliare perduri fino alla conclusione dell’affare; basta infatti che questi abbia messo tra loro in contatto venditore e compratore e, tra questi, si sia costituito tra le stesse un vincolo giuridico tutelabile in causa. Il termine «affare» peraltro è più ampio di quello di «contratto»; pertanto non è necessario, affinché l’agente immobiliare possa rivendicare la provvigione, che le parti abbiano firmato la compravendita, ma bastano anche le trattative che giungano a uno stadio avanzato. "

Manca proprio tutto ciò nella fattispecie in oggetto, anzi come è stato già esposto il primo agente ha addirittura ostacolato la trattativa: in soldoni se io chiedo che mi vengano venduti due appartamenti sullo stesso pianerottolo, ma tu agente mi dici che potresti andare a trattare solo per uno ma per me quella è conditio sine qua non per procedere nell'affare che invece un secondo mediatore è capace di portare a conclusione.... beh mi sembra non ci sia bisogno di aggiungere altro
 

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