non credo tu debba pagare nulla hai comprato qualcosa di diverso e ad un prezzo diverso rispetto a quanto offerto dalla prima agenzia, la giurisprudenza in merito mi pare chiara così come chiara è quella in merito alla doppia provvigione, dormi sereno.
Penso davvero ,forte di esperienza personale che questo sia il commento più adeguato sulla scorta di quanto affermato dal compratore ,,naturalmente !
Infatti accenno al mio caso :
-Nei lontani anni novanta ricevo un incarico di vendita da una cliente che mi affida alloggio e garage al prezzo complessivo di 160 milioni
-Si presenta una coppia che visita accuratamente (controllano perfino lo stato dei fili elettrici smontando una placchetta...)
-Decidono per l'offerta a 150 milioni (era il valore da me stimato alla venditrice) che viene accettata e si passa al rogito
-Emerge una rivendicazione di un'altra Agenzia che ,attraverso l'operato di un collaboratore esterno (il classico trafficone) afferma di averne diritto in quanto:
sebbene non inquadrato nell'organico avrebbe agito in conto e per nome dell'Agenzia alla quale portava gli affari che carpiva alla buona fede dei privati fingendosi direttamente interessato all'acquisto per sè o per famigliari o per presunti dipendenti da una sua immaginaria azienda ... Ma tutto ciò é ininfluente ai fini del nostro discorso : egli rimaneva un soggetto che agiva per una Agenzia legalmente autorizzata. Visitò effettivamente ,con g li stessi clienti, grazie ad una vicina che disponeva delle chiavi depositate da sempre presso di lei per eventuali emergenze (fuoriuscite acqua ,danni etc.) alla quale si era qualificato nei termini soprascritti.
L'agenzia ricorrente cita la coppia pretendendo da loro la provvigione (allora vigente al 2%) ,ma non pretende alcunché da parte venditrice (del resto non sapeva nemmeno chi fosse n on avendo avuto mai contatto alcuno !|) : in subordine invoca la pluralità di mediatori e quindi la condivisione da chi aveva lavorato e bene ,sia in sede di acquisizione che in corretta promozione ...Infatti la proprietà era stata offerta dal "trafficone" a 160 milioni per il solo alloggio e a 30 milioni in più ,a parte ,per il garage.
I clienti non aderiscono e mi "girano" la patata bollente invocando il mio intervento per condividere le provvigioni : decido di resistere poiché non trovo giusto regalare una parte del mio lavorio a chi agisce in questi modi truffaldini (sotto ogni aspetto comportamentale...quantomeno ipocrita)
-Concludo con la sentenza cui nessun o si é appellato : si afferma la univocità del dovere di corrispondere la provvigione (ergo non se ne può pagare una doppia ...mai) - Si confermano i miei diritti di trattenere le provvigioni di ambo le parti - Si condanna (per il loro comportamento ambiguo non avendo mai in formato della precedente visita) la coppia a pagare le spese processuali da me sostenute (peraltro la liquidazione fu inferiore alla parcella del mio avvocato di parte) ed a un "concorso" (un parziale pagamento ) di quelle di parte ricorrente.
Quindi ,con le dovute differenziazioni direi che il parere c.s. esposto risulta, anche a parere mio , quello più vicino alla corretta interpretazione dei fatti e delle loro conseguenze : una agenzia (quella pagata) ha lavorato bene in funzione della conclusione dell'affare .Un'altra ha supinamente e pigramente aderito ,nei termini prospettati inizialmente dai venditori senza operare in conformità ai desideri ed alle legittime esigenze dei clienti (inclusi i venditori direi ,poiché mai avrebbero venduto a costoro ,quantomeno). : nulla ha fatto e nulla merita . Un "apriporta" é azione che può svolgere chiunque anche senza chiamarsi agente immobiliare...per poi attendere, con becco aperto nel suo nido" che gli portino il ...boccone. Cordialmente, G.M.