elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti, spero possiate aiutarmi anche stavolta.
Dopo la morte di mio zio, che ha prima nominata erede universale mia zia, è stata fatta la successione con relativa richiesta di voltura.
Prima della successione, nel sito dell'agenzia delle entrate - risultanze catastali, entrambi i coniugi risultavano proprietari di un immobile con quota 1/2, e fin qui è tutto giusto.

Dopo la successione però, vedo che la situazione catastale è stata aggiornata (oggi, sempre su risultanze catastali), ma mia zia, oltre ad essere piena proprietaria dell'immobile (quota 1/1), è spuntata una riga sotto con scritto "abitazione 1/2".
Che senso ha? Mia zia non ha figli ed è l'unica proprietaria! Abitazione di cosa?
Secondo voi si tratta di un banale errore catastale ?
Se sì, è facilmente correggibile tramite il loro contact center o bisogna attendere i soliti tempi biblici?

Vi ringrazio
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Ho fatto una piccola ricerca con chat gpt (lo so, non è affidabile al 100 %) e dice quanto scritto da Francesca63, e cioè:

Se una persona è già piena proprietaria di un immobile, ha automaticamente il diritto di abitarlo, quindi l'attribuzione di un diritto di abitazione separato sarebbe superflua. In tal caso, si tratterebbe di un errore da correggere a livello catastale o giuridico.

E con gemini:
La coesistenza tra diritto di abitazione e piena proprietà è possibile, ma su beni immobili diversi. Se i due diritti dovessero coesistere sullo stesso bene, il diritto di abitazione sarebbe assorbito dalla piena proprietà.

Ne deduco che forse si tratta davvero di un errore. Il problema è andarlo a risolvere con gente che ne capisce meno di me :triste:
Infatti, ieri ho seguito un convegno su intelligenza artificiale, dove chatgpt era convinto che un personaggio nero di pelle fosse finlandese perchè voleva essere politically correct a tutti i costi..
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Quante ne ho viste di vendite all'asta di PIENA PROPRIETA' (e non di nuda proprietà) gravata da diritto di abitazione...

A livello di stima, equivarrebbe alla stima di una nuda proprietà, ma a livello di diritto si parla, come tu stesso riporti

diritto di PIENA PROPRIETA' gravato da diritto di abitazione...

D'altra parte ciò risulta confermato anche dalle visure catastali viste negli anni: si legge sempre nuda proprietà insieme all'usufrutto, e MAI insieme al diritto di abitazione... al più si legge PIENA PROPRIETA' e DIRITTO DI ABITAZIONE.

Concordo con la tesi di francesca63, e ribadisco che penso sia un assurdo che se Tizio è proprietario 1/1 si possa pignorare la piena proprietà ma con diritto di abitazione opponibile alla procedura esecutiva, per debiti contratti da Tizio in seguito alla morte del coniuge.
Cass. civ., Sez. III, 09/02/2023, n. 4092
ESECUZIONE FORZATA › Opposizione del terzo
Parti: A.A. c. B.B.
E' opponibile al creditore procedente e ipotecario che ha pignorato la piena proprietà dell'immobile il diritto di abitazione acquistato dal coniuge superstite. Sono, pertanto, illegittimi il pignoramento e gli atti successivi limitatamente alla parte in cui colpiscono il bene nella sua interezza in luogo della nuda proprietà, stante la limitazione derivante dall'esistenza del diritto minore.
Fonti:
Riv. Esec. Forzata, 2023, 2, 413, nota di PERAGO
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
spuntata una riga sotto con scritto "abitazione 1/2".

Il diritto di abitazione, nel caso della discussione, non esiste, secondo me, perché “superato” dal fatto che la zia, unica erede, abbia ereditato dal de cuius tutti i diritti sull’immobile, divenendo piena proprietaria.

si tratterebbe di un errore da correggere a livello catastale o giuridico.
Provo a dir la mia impressione da profano.
1) in primis direi che sulla questione, la gestione catastale del diritto di abitazione non è rigorosa : tale diritto non è (era) contemplato nelle scelte a tendina proposte dal Sw Voltura: come tale poteva solo essere riportato come nota ( ho fatto personalmente la successione e voltura di mia moglie 11 anni fa). Non so se oggi l’impostazione della procedura unificata abbia introdotto migliorie.
Infatti leggo sopra che per il catasto tale abbinamento viene comunque riportato non come nuda proprietà + uso, ma piena (+uso? )
2) In ogni caso, la necessaria semplificazione concettuale dello schema catastale, rende difficile “rappresentare” le infinite variabili del mondo reale
3) Apparentemente direi che chi ha predisposto DS e voltura ha probabilmente fatto un errore concettuale, non forzando eventualmente l’assorbimento del nascente diritto di abitazione nella piena proprietà acquisita; non credo che fosse consapevole del risvolto giuridico sopra citato ( impignorabilità del diritto di abitazione) .
4) Banalmente mi chiederei pure se fosse corretto attribuire solo 1/2 di diritto: vero è che il marito possedeva solo 1/2: ma indiviso. E il diritto di abitare o è pieno o non è.
5) Non so invece rispondere riguardo all’aspetto concettuale giuridico: se sono vere (e lo sono) le considerazioni sulla automaticità del legato e sulla non pignorabilità di tale diritto, potrebbe aver avuto un senso mantenere entrambi i diritti (a parte il 1/2 o intero) proprio per separare i destini dei due: allora mi chiedo se sia opzionale o obbligatorio assorbire il diritto di abitazione nella piena proprietà.

Nella fattispecie, salvo quanto accennato al punto 5, la soluzione catastale parrebbe assimilabile a quella di cancellazione del l’usufrutto: il “Catasto” non è mai stato un campione di finezza giuridica e presumo accoglierebbe facilmente tale pratica.
Dopodiché il notaio non troverà ostacoli alla donazione
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Cass. civ., Sez. III, 09/02/2023, n. 4092
ESECUZIONE FORZATA › Opposizione del terzo
Parti: A.A. c. B.B.
E' opponibile al creditore procedente e ipotecario che ha pignorato la piena proprietà dell'immobile il diritto di abitazione acquistato dal coniuge superstite. Sono, pertanto, illegittimi il pignoramento e gli atti successivi limitatamente alla parte in cui colpiscono il bene nella sua interezza in luogo della nuda proprietà, stante la limitazione derivante dall'esistenza del diritto minore.
Fonti:
Riv. Esec. Forzata, 2023, 2, 413, nota di PERAGO

Interessante, mi piacerebbe leggere l'articolo.

Comunque se io fossi in un probabile futuro esecutato con diritto di abitazione trascriverei il diritto appena sorge in modo che, se un giorno mi pignorano la piena proprietà, poi non devo oppormi e sperare in accoglimento o attendere tre gradi di giudizio a esproprio ormai consolidato.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Interessante, mi piacerebbe leggere l'articolo.
Concordo, perchè siamo all'assurdo.

Tizio è proprietario di casa e possiede un immobile 1/1 proprietà; fa debiti, gli pignorano casa, e gliela tolgono.

Sempre Tizio è proprietario di casa e possiede un immobile 1/1 proprietà; muore e la moglie ottiene proprietà 1/1 e diritto di abitazione. Poi la moglie fa i buffi ma può abitare l'immobile A VITA grazie al diritto di abitazione.

Secondo me non funziona così.

Qualcosa non quadra.

Quello serve in caso di comproprietari eredi (moglie e figli), qualora i figli facessero dei debiti... giustamente per salvaguardare la vedova non debitrice.
 

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