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Si esatto idoneità , sono stato impreciso nei terminiNon è che parli di collaudo e invece si tratta di un certificato di idoneità statica?
L'abitabilità parziale non significa che l'immobile da te acquistato sia "In parte" abitabile. Significa che vengono dichiarate abitabili solo alcune porzioni del fabbricato...
Quelle appunto che ti accingi ad acquistare. Negli atti di trasferimento non ho mai visto citare l'abitabilità relativa alle parti comuni...
Per cui, se fossi in grado di ottenere l'abitabilità delle porzioni che acquisti e fossero noti i costi degli interventi che renderebbero perfettamente allineato l'intero condominio alle prescrizioni urbanistiche, perchè non valutare di procedere?
A Roma le case senza agibilità sono tante. Il notaio mi ha detto che non ha mai avuto un caso di rifiuto espresso, ma di solito per le case senza abitabilità non hanno mai richiesto il certificato, e quindi il venditore dichiara l'agibilità e fine; il paradosso italiano, ditemi se sbaglio, è che dichiara anche cose tecniche che, stante il certificato mai richiesto, non sono mai state verificate, tipo l'idoneità statica.
Mi sa che mi trasferisco...
COmunque maledetto il giorno che mi sono trasferito da roma nord, a roma sud. Mi pare che il problema dell'assenza del certificato (e quindi i dubbi che ne conseguono sui requisiti sostanziali) sono soprattutto a ROma Sud...
Avevo una bella casetta al nuovo salario delle ferrovie perfetta, con certificato e tutto.. E poi l'ho venduta alla mia ex. Ai prezzi del 2007 o poco meno però...
Mi pare che il problema dell'assenza del certificato (e quindi i dubbi che ne conseguono sui requisiti sostanziali)
La casa che aveva scelto è piombata , ha il diniego , col diniego deve fare lo statico , e non è detto che con lo statico , oltre che la sanatoria e o ripristini di tutti gli abusi , cosa che vedo difficile in un condominio solo se arrivano i vigli ..., vada a posto poiche lo statico deve superare magari norme successive alla costruzione ...Roma è perversa .... il resto in assenza di diniego , si procede con silenzio assenso , si richiede al comune , il comune non ti risponde e cio vale come esistenza del certificato e o condizioni . Senza il silenzio assenso a Roma difficile che si rogiti , poi si vedono alcune transazioni, o tentativi , di cose che l edilizia occidentale difficilmente osa immaginareQuesto è un equivoco.
Spesso l'abitabilità manca perchè:
1) il costruttore non l'ha chiesta
2) il comune non ha fatto le verifiche necessarie
3) tra comune e costruttore è iniziata una diatriba che non è ancora finita
4) c'è stato un condono e la sanatoria è ancora aperta
ecc. ecc.
Questo non vuol dire che la casa non è abitabile, nel senso stretto del termine, se no, metà Italia sarebbe sotto i ponti...
La casa che aveva scelto è piombata , ha il diniego , col diniego deve fare lo statico , e non è detto che con lo statico , oltre che la sanatoria e o ripristini di tutti gli abusi , cosa che vedo difficile in un condominio solo se arrivano i vigli ..., vada a posto poiche lo statico deve superare magari norme successive alla costruzione ...Roma è perversa .... il resto in assenza di diniego , si procede con silenzio assenso , si richiede al comune , il comune non ti risponde e cio vale come esistenza del certificato e o condizioni . Senza il silenzio assenso a Roma difficile che si rogiti , poi si vedono alcune transazioni, o tentativi , di cose che l edilizia occidentale difficilmente osa immaginare
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