No
Purtroppo non potevo fare altrimenti, perché se non avessi accettato questa commissione, non avrei potuto acquistarlo.
Sperando che questa sia la regola della legge, ho pensato che avrei potuto chiedere indietro una parte del denaro dopo aver pagato. Ho molte prove, foto, ecc. di quando è diventato evidente ciò che stava accadendo dopo che l'appartamento è stato liberato.
Poiché la speranza è sempre l'ultima a morire, non c'è davvero modo di mettere i bastoni tra le ruote a un simile truffatore?
Oltre a me, altri clienti hanno avuto molti problemi con questo agente, soprattutto a causa della truffa.
Grazie
Prima di fare una causa, gli avvocati suggeriscono sempre delle vie alternative. Primo, perché sono ormai quasi sempre obbligatorie per legge, secondo perché servono a vagliare le eventuali difese dell'agente immobiliare.
Io personalmente consiglio sempre una diffida legale e/o l'apertura di una negoziazione assistita.
Vi sono diversi precedenti, in Italia, dove l'attività negligente e mal svolta dell'agente immobiliare ha trovato come riconoscimento del giudice una
riduzione della provvigione. Ricordo come esempio la sentenza Tribunale di Torino 3653/2022, pubblicata il 22 settembre del 2022, che riconosce una piccola riduzione della provvigione contro l'agente che aveva nascosto le difformità edilizie, nonostante fossero state addirittura sanate prima della vendita.
Questo non significa che nel suo caso la conseguenza sia questa, come è stato detto da molti, anche perché prima bisogna capire quali erano nel suo caso i doveri dell'agente e quali non ha assolto.
E' sempre molto difficile, poi, ottenere un rimborso, dopo aver pagato la fattura e senza averla contestata, perché si parte dal principio della confessione. Siccome è evidente che se uno afferma delle cose a suo svantaggio è estremamente verosimile che siano vere, altrimenti non lo farebbe, i giudici si attaccano spesso a questo principio per dirimere le questioni in fretta: se uno paga un servizio scadente, significa che in fondo l'ha accettato e le cose gli andavano bene. Non conta, poi, che lo abbia fatto con riserva mentale di recuperare i soldi dopo, perché ovviamente non lo ha nemmeno scritto nella causale del bonifico (di solito, infatti, consiglio di pagare con "riserva", quanto meno).
La prossima volta si rivolga all'avvocato
prima di fare le cose, non dopo. Alle volte basta spendere pochi euro per dormire sereni, invece che risparmiare quei pochi euro e perderne molti di più.
Infine, la diffida legale e la procedura conciliativa sono sempre possibili, in quanto non implicano iniziare un giudizio in tribunale.
Avv. Stefano Duchemino