Buonasera a tutti,
io e il mio fidanzato abbiamo richiesto presso un istituto di credito un mutuo per la nostra prima casa. La banca da noi scelta, valutato positivamente il nostro stato reddituale, ha incaricato un perito per verificare lo stato dell'immobile oggetto d'acquisto.
Specifico che, quando abbiamo stipulato la proposta di acquisto, sapevamo dalla parte venditrice che c'erano delle pratiche di sanatoria in corso e proprio per questo motivo abbiamo atteso la loro conclusione sia per procedere con la firma del compromesso, sia per far partire le pratiche di mutuo essendo consapevoli che con un immobile con difformità urbanistiche e catastali non lo avrebbero accettato. La parte venditrice si è premurata di farci avere tutti i documenti che attestassero la regolarità dell'immobile (permesso di costruire, etc).
La perizia si è svolta serenamente. Il perito ci aveva persino detto che la sua relazione sarebbe stata positiva, e che in una quindicina di giorni avremmo ricevuto l'ok definitivo dalla banca (che aveva già deliberato positivamente, ribadisco, per lo stato reddituale).
Sta di fatto che questo "ok" non solo non è arrivato, ma sono emerse delle problematiche che non riusciamo a spiegarci ne io, ne il mio fidanzato, ne lo stesso direttore di banca che ci ha seguito passo passo nella pratica.
Inizialmente, ci avevano semplicemente chiesto dei documenti che attestassero l'ultima variazione catastale dell'immobile (ampliamento e diversa distribuzione degli spazi interni). Li abbiamo fatti pervenire nel giro di mezzora. Una settimana dopo, il direttore ci telefona dicendo che la sede centrale della banca ritiene non siano quelli corretti: ci apprestiamo a confrontarci con la parte venditrice che, a sua volta, ha consultato il tecnico che gli ha curato le pratiche di sanatoria, il quale ci spiega dettagliatamente che invece sono corretti e perché. Riferiamo tutto al direttore, il quale concorda con noi sul fatto che i documenti siano corretti e si appresta a comunicarlo alla sede centrale.
Stamattina, la doccia fredda: se ne sono usciti con il fatto che il perito segnala gravi difformità catastali nella sua relazione di non meglio specificata natura. Lo stesso direttore non capisce a cosa si stiano riferendo, e noi ancor meno di lui dal momento che sulla base della documentazione che abbiamo risulta tutto conforme e in regola.
Sta di fatto che ora non sappiamo come muoverci... non riusciamo a capire se si tratta di qualcosa di risolvibile, ma soprattutto ci sembra strano che il perito ci abbia detto che la sua relazione sarebbe stata positiva e all'improvviso vengono fuori tutti questi cavilli.
Domani mattina chiederemo un appuntamento. Intanto, c'è qualcuno che può consigliarmi o aiutarmi a capire cosa diamine possa essere capitato?
Grazie mille...
io e il mio fidanzato abbiamo richiesto presso un istituto di credito un mutuo per la nostra prima casa. La banca da noi scelta, valutato positivamente il nostro stato reddituale, ha incaricato un perito per verificare lo stato dell'immobile oggetto d'acquisto.
Specifico che, quando abbiamo stipulato la proposta di acquisto, sapevamo dalla parte venditrice che c'erano delle pratiche di sanatoria in corso e proprio per questo motivo abbiamo atteso la loro conclusione sia per procedere con la firma del compromesso, sia per far partire le pratiche di mutuo essendo consapevoli che con un immobile con difformità urbanistiche e catastali non lo avrebbero accettato. La parte venditrice si è premurata di farci avere tutti i documenti che attestassero la regolarità dell'immobile (permesso di costruire, etc).
La perizia si è svolta serenamente. Il perito ci aveva persino detto che la sua relazione sarebbe stata positiva, e che in una quindicina di giorni avremmo ricevuto l'ok definitivo dalla banca (che aveva già deliberato positivamente, ribadisco, per lo stato reddituale).
Sta di fatto che questo "ok" non solo non è arrivato, ma sono emerse delle problematiche che non riusciamo a spiegarci ne io, ne il mio fidanzato, ne lo stesso direttore di banca che ci ha seguito passo passo nella pratica.
Inizialmente, ci avevano semplicemente chiesto dei documenti che attestassero l'ultima variazione catastale dell'immobile (ampliamento e diversa distribuzione degli spazi interni). Li abbiamo fatti pervenire nel giro di mezzora. Una settimana dopo, il direttore ci telefona dicendo che la sede centrale della banca ritiene non siano quelli corretti: ci apprestiamo a confrontarci con la parte venditrice che, a sua volta, ha consultato il tecnico che gli ha curato le pratiche di sanatoria, il quale ci spiega dettagliatamente che invece sono corretti e perché. Riferiamo tutto al direttore, il quale concorda con noi sul fatto che i documenti siano corretti e si appresta a comunicarlo alla sede centrale.
Stamattina, la doccia fredda: se ne sono usciti con il fatto che il perito segnala gravi difformità catastali nella sua relazione di non meglio specificata natura. Lo stesso direttore non capisce a cosa si stiano riferendo, e noi ancor meno di lui dal momento che sulla base della documentazione che abbiamo risulta tutto conforme e in regola.
Sta di fatto che ora non sappiamo come muoverci... non riusciamo a capire se si tratta di qualcosa di risolvibile, ma soprattutto ci sembra strano che il perito ci abbia detto che la sua relazione sarebbe stata positiva e all'improvviso vengono fuori tutti questi cavilli.
Domani mattina chiederemo un appuntamento. Intanto, c'è qualcuno che può consigliarmi o aiutarmi a capire cosa diamine possa essere capitato?
Grazie mille...