ma io a queste cose non ci credo più......dopo la volatilità dei mutui nei tassi variabili di fessi in giro disposti a sacrificare le vacanze ed in genere una vita decorosa per comperare quattro pietre non ne vedo....
aggiungi che il lavoro ed i redditi sono tra gli ultimi d'europa posso solo constatare che l'unico fattore di passione per la casa è stato creato dalle banche che davano l'idea che finanziarsi al 100 % era un affarone salvo poi adesso sfuggire schifati dall'immobiliare......
la percentuale dell' 85 % di proprietari poi sancisce la saturazione del mercato ed il fatto che la gente aspetti da 3-4 anni dimostra che la casa ce l'hanno già e che in molti casi da bisogno primario si è trasformata in secondario.
la casa resterà per carità....ma sarà come è sempre stato, cioè un affare per chi soldi ne ha....solo che in Italia la percentuale di chi vuole comperare ed è già benestante si abbassa novolmente.
Preparatevi ad affrontare una nicchia di mercato ispirandovi alle idee di Giorgino scritte in un altro post...se invece aspettate che la storia si ripeti....ciao..
Quello che scrivi è parzialmente vero per il semplice motivo che analizzi solo un certo lasso temporale quindi le tue valutazioni sono anche emotivamente condizionate dagli ultimi anni di crisi.
1)Il cambiamento delle abitudini sociali è senz'altro vero ma sono le stesse persone che 5 anni fa compravano a non farlo oggi.
Oggi è cambiato l'approccio poichè si preferisce la vacanza alla casa in attesa di tempi migliori, non si esclude l'acquisto ma restano in affitto o tengono la casa piu' piccola. In questo sito abbiamo diversi casi di clienti potenziali che ragionano in questo modo, tutti ti diranno che attendono non che escludono l'acquisto.
Peraltro sono considerazioni fatte da molti clienti durante le visite.
Questo è molto importante poichè se fosse vera la disaffezione degli italiani per le case oggi sarei atterrito e converrei con te.
2)Per quanto riguarda le banche non concordo poichè da sempre, se escludiamo ultimo boom decennale, le case si potevano solo acquistare con 80% di mutuo ed il mercato girava comunque.
Oggi i tassi variabili sono al 3-3,5%, solo pochi anni fa erano al 5-6% per non parlare dell'inizio anni '90 quando i tassi superavano il 10%.
3)Se la casa diventa un affare per soli ricchi, stante i 38.000.000 unità residenziali, assisteremmo ad un tale drammatico crollo dei prezzi da renderlo appetibile anche alle persone comuni. Quindi il mercato ripartirebbe.
Purtroppo stiamo vivendo una situazione di stagnazione immobiliare che presuppone come sempre una futura ripresa.
4)Il dramma è quello delle agenzie immobiliari ed in particolare degli AI che non riescono a vivere del loro lavoro. Purtroppo se il numero di agenti è raddoppiato ed il numero di vendite è dimezzato è facile comprendere che oggi ogni agente mediamente vende il 25% di quanto accadeva nel 2004.