Sono del parere che ogni trattativa faccia storia a sé.
La caparra da 5.000,00 unitamente all'accordo di integrare questo importo entro poche settimane (magari in presenza di un notaio e previa sottoscrizione di un più corposo preliminare) è una situazione ricorrente per alcuni motivi:
1) non tutti gli acquirenti tengono sul conto corrente grosse cifre liquide in attesa di trovare casa ma, spesso, i soldini devono essere svincolati.
2) molti articoli di giornale, manuali sull'acquisto perfetto ed altre pubblicazioni sconsigliano di versare grossi importo all'agente immobiliare per mancanza di fiducia nei confronti dell'operato di quest'ultimo.
Va specificato che
@Sim non ha mai detto né di voler chiedere la provvigione al venditore né a quanto questa provvigione corrisponda.
Va ulteriormente specificato che l'istituto della caparra confirmatoria prevede la possibilità di richiedere il danno aggiunto se opportunamente dimostrabile. Quindi "tecnicamente" non è corretto dire: a fronte di "x" euro incassati il venditore ne deve sborsare "y", questione che sarebbe teoricamente corretta se parlassimo di caparra penitenziale...
Nel caso in esame:
a) l'agenzia non è stata ancora pagata nè dal venditore nè dall'acquirente. Se l'agenzia mirasse a riscuotere il pagamento della mediazione avrebbe già provveduto ad incassare, magari anche un acconto...
b) il venditore non ha specificato quale sarà il suo intendimento (spesso vedo restituire la caparra al di là del fatto che ne sussista o meno l'obbligo)
c) l'agenzia ha paventato esclusivamente il desiderio di procedere per farsi pagare dall'acquirente... il quale in questo caso non avrebbe avuto neppure il buon gusto e l'educazione di trasferire la maturata intenzione di non procedere più con l'acquisto oralmente rifuggendo, codardamente, in una mail...
PS ho scritto quasi in contemporanea con SIM che ha già chiarito alcuni aspetti della questione