Cioè ?
La differenza più importante è che con condizione sospensiva non avverata l'agenzia non matura il diritto alle provvigioni; con condizione risolutiva si, perché il contratto preliminare è comunque efficace, e perde efficacia solo se la condizione non si avvera.
Le differenze per le parti sono trascurabili, provvigione a parte.
Mi spieghi meglio cosa intendi tu, per cortesia ?
Ciao Francesca,
La condizione risolutiva risolve il contratto nel momento in cui viene meno la condizione, non ex tunc. Per cui le parti sono obbligate ad onorare tutte le obbligazioni che per loro formulazione precedano temporalmente la condizione risolutiva. Compresi eventuali adempimenti economici. Può quindi determinare per le parti anche una perdita o l'acquisizione di un vantaggio. Ovviamente dovrebbero esserne specificati chiaramente gli esiti.
Quella sospensiva ha valore ex tunc. Il contratto cioè è come se non fosse mai stato sottoscritto nel momento in cui non si dovesse avverare la condizione.
Molti anni fa, un acquirente citò in causa un mio venditore ritenendo che la clausola che un mio collaboratore credeva di aver specificato come sospensiva, fosse in realtà risolutiva. La caparra era rimasta nelle mie mani, nè il venditore la incassò nè l'acquirente la ritirò prima della fine della causa. Il giudice diede ragione all'acquirente ed obbligò il venditore a restituire l'assegno (da me custodito) ed al pagamento di una somma equivalente.
So quindi quanto sia fragile una cattiva formulazione al riguardo e ti assicuro che la clausola del mio contratto era molto meglio identificabile di quella riportata in questa discussione, per quanto non legata al mutuo...
Tieni poi presente che, ammettendo pure che la clausola abbia valore sospensivo... a che cosa dovrebbe essere sospesa la validità del contratto?... "al parere di fattibilità"? Ma il parere di fattibilità non è nè la delibera finale, nè la perizia. É per l'appunto, almeno a mio modesto parere, una pre-delibera scritta che, nei fatti, già risulta disponibile e nelle mani dell'agenzia.
Per quanto ritenga che il tuo punto di vista sia sorretto, come sempre, da ottime argomentazioni, non lo trovo in questo caso completamente dirimente e, per questo motivo, preferisco invitare ad una maggiore cautela e prudenza.
Parole sante le tue sull'uso improprio delle clausole di subordinazione al mutuo. Ancora oggi, a volte, nonostante il tentativo di elaborare una formulazione corretta, mi ritrovo proposte ritirate da collaboratori che, per la fretta magari di chiudere il contratto, finiscano per essere piene di pressapochismo.
Una buona domenica