ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
Indovina. Perché vuole la provvigione a prescindere.
Dissento.
Inserire una sospensiva al preliminare vuol dire, di fatto, che il venditore fino all'atto è alla mercè dell'acquirente, e ben sappiamo anche da altre recenti discussioni quanto sia spinosa la questione di una mancata concessione del mutuo.
Ora, se c'è una clausola semi-potestativa (passami il termine) che dura 20 giorni, amen, ma fino al rogito no, bisogna fare i grandi ed assumersi qualche responsabilità.
Nessuno ti può costringere a eliminare una clausola che è stata inserita nella proposta iniziale.
Questa affermazione parte da una presunzione molto probabilmente errata.
La scadenza della sospensiva è sicuramente antecedente alla stipula del preliminare.
Quindi, se la sospensiva non si avvera nulla è avvenuto, se la sospensiva si avvera si fa un preliminare senza clausole sospensive.

La tua interpretazione varrebbe se ci fosse una clausola sospensiva che arriva fino all'atto nella proposta.
Non è quello che ha detto @marsita e mi sembra una evenienza quantomeno improbabile, non confondiamogli le idee suggerendo diritti inesistenti.
 

STUDIO DUCHEMINO

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Professionista
Dissento.
Inserire una sospensiva al preliminare vuol dire, di fatto, che il venditore fino all'atto è alla mercè dell'acquirente, e ben sappiamo anche da altre recenti discussioni quanto sia spinosa la questione di una mancata concessione del mutuo.
Ora, se c'è una clausola semi-potestativa (passami il termine) che dura 20 giorni, amen, ma fino al rogito no, bisogna fare i grandi ed assumersi qualche responsabilità.

Questa affermazione parte da una presunzione molto probabilmente errata.
La scadenza della sospensiva è sicuramente antecedente alla stipula del preliminare.
Quindi, se la sospensiva non si avvera nulla è avvenuto, se la sospensiva si avvera si fa un preliminare senza clausole sospensive.

La tua interpretazione varrebbe se ci fosse una clausola sospensiva che arriva fino all'atto nella proposta.
Non è quello che ha detto @marsita e mi sembra una evenienza quantomeno improbabile, non confondiamogli le idee suggerendo diritti inesistenti.
Ma tu hai visto questa proposta irrevocabile controfirmata? Nella mia esperienza, la maggior parte di questi moduli contengono la clausola che se il venditore controfirma la proposta, si trasforma in preliminare. Secondo la Cassazione in questi casi il compromesso esiste già, se contiene tutti gli elementi del contratto necessari per la sua validità e identificazione del bene. Sicché non esiste che venga fatta firmare una proposta solo fino al preliminare, è già quello il contratto. Si chiama opzione (se bilaterale) o proposta irrevocabile di acquisto (se unilaterale) e trova fondamento nel codice civile (1329 e 1331 c.c.).
Ti cito ad esempio Cass. civ., Sez. I, Sentenza, 19/01/2017, n. 1332, secondo cui "L'accettazione della proposta contrattuale di compravendita, anche ove quest'ultima sia irrevocabile in forza di un patto d'opzione, è idonea a segnare il perfezionamento del contratto, e quindi a spiegare effetto traslativo della proprietà della cosa venduta, non soltanto quando il prezzo sia stabilito in detta proposta o in quel patto d'opzione, ma anche quando sia determinabile alla stregua di criteri, riferimenti o parametri precostituiti, così che la sua successiva concreta quantificazione sia ricollegabile ad un'attività delle parti di tipo meramente attuativo e ricognitivo"
In questo senso, quindi, non esistono due fasi, cioè una proposta e poi un compromesso. Questo è uno sdoppiamento fatto per comodità e per utilità del venditore e dell'agente immobiliare. Ma il venditore, quando controfirma la proposta vincolata al mutuo, sa benissimo che tale è e tale deve rimanere e ne accetta tutti i rischi, altrimenti è facile a questo punto dire che se il mutuo non verrà approvato dopo il preliminare, per qualsiasi disguido, l'acquirente non vede soddisfatto il suo interesse economico che aveva manifestato fin dall'inizio e che era stato così accettato dal venditore.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Nella mia esperienza, la maggior parte di questi moduli contengono la clausola che se il venditore controfirma la proposta, si trasforma in preliminare
Certo.
Ma poi si usa firmare un nuovo preliminare, e si inserisce da subito questa facoltà.
E quando la condizione mutuo si avvera, si consegna al venditore l’assegno fino ad allora tenuto in deposito dall’agente.
Si potrebbe quindi o firmare una scrittura in cui si prende e si dà atto dell’accertamento, o , come avviene nella pratica, firmare un nuovo preliminare senza più condizione sospensiva e spesso con versamento di una integrazione della caparra.
Da quel momento il contratto è efficace, e naturalmente l’acquirente deve sapere di assumersi il rischio che la banca cambi idea .
Rischio che non può essere a carico del venditore, e durare fino al rogito.

Questo generalmente; poi è ovvio che si può gestire l’affare in modo diverso, firmando clausole differenti.
Quello che conta è che entrambe le parti abbiano ben compreso il meccanismo che li lega.
 

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