la questione è stata commentata sotto diversi aspetti, con rispettivi e divergenti punti di vista. Ognuno sembra rimasto sulle proprie convinzioni
L'aspetto, e' sempre stato uno solo e versava tutto sul piano civilistico.
Se durante la discussione, e' emerso che la soluzione piu' corretta restava quella di realizzare opere di frodo, che corrono assieme a mandrie di pratiche edilizie, che si muovono per depredare un titolo di proprieta', e' chiaro che le divergenze diventano insuperabili. Aldila' delle convinzioni di ciascuno.
Alla critica sonora, amara come la verita', si invocavano perfino le sentenze.
Che permetterebbero ad alcuni, solo a quelli assistiti dai bravi tecnici e non dai citrulli, di razziare altri co-aventi titolo, spogliandoli di un loro diritto.
Se tali leggi predatorie
fossero fondate, dovunque in ogni condominio di Milano, si vedrebbero spuntare super attici dal raddoppiato valore, realizzati da ogni condomino dell'ultimo piano, che si impadronisce del sottotetto sovrastante ad uso comune.
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