Con l'intervento di pensoperme si sia chiarito il succo del discorso, il mio intervento è stato subito chiaro nei confronti del post, come l'avvocato ha le sue parcelle nel svolgere il suo lavoro, altrettanto la ha l'agente immobiliare.
MI spiego. Marzo 2010 mi viene recapitata richiesta dall'Ade di presentare tutto il lavoro svolto nel 2006.
COnsegno tutta la documentazione e dopo un anno mi viene fatta richiesta di pagare 27.000,00 di compensi non percepiti secondo gli usi e consuetudini ovvero il 3% da ambo le parti.
Io ho fatto un "quadretto" di quell'accertamento e lo bene esposto in ufficio e lo mostro ad ogni cliente che non vuole pagarmi secondo come la "legge" impone.
Avvocato, non entriamo nella pratica, come ho già detto si sa che poi è tutto diverso dalla teoria, ma mi sono alterato e lo ripeto, mi sono alterato veramente perchè non passi il messaggio che basta andare da un avvocato per mettere l'agente immobiliare in condizione di "transare" anche se ha svolto il suo lavoro e come ben lei sa non è il numero di visite me la messa in lazione delle parti che fa nascere il diritto alla provvigione.
Non mi interessa sapere che lavoro svolge il professionista per attaccarlo, ma per fargli esempi correlati all'ingiustizia perpretata all'agente immobiliare.
Se ci siamo chiariti sul nocciolo del discorso bene, altrimenti pazienza, abbiamo risposto e ognuno trarrà le sue considerazioni.