Se solo il mio amico gmp leggesse questo 3D cadrebbe in depressione
non tanto per i modi di vedere e valutare i differenti comportamenti di chi fà la nostra professione,
spesso non si è in sintonia perche condizionati da usi e modi di lavorare che dipendono dalle dinamiche diverse da luogo e luogo
però che bello leggere che c'è tanto fermento immobiliare
dico la mia mediando i ragionamenti
Premesso che quello che scrivo è condizionato da un codice deontologico che ho sposato e al quale mi devo attenere in qualità di associato della Federazione a cui appartengo
(quindi non condivisibile da chi non ne fà parte e non è tenuto a rispettare)
cito due aspetti suggeriti (non è Bibbia) anche perchè ad alcuni quello che dice o sostiene fiaip non importa inquanto estranei a tale filosofia non avendola sposata
1) Deve sempre e comunque nei rapporti professionali ed extraprofessionali tenere un comportamento ineccepibile che sia consono a
salvaguardare l’immagine della professione esercitata dall’associato e l’immagine della Federazione. (questo lo sposo in pieno perche si parla di Professione)
Narcisisticamente parlado preferisco essere chiamato professionista piuttosto che venditore
2) L' agente immobiliare dopo aver concordato le condizioni essenziali del contratto con una parte interessata all’acquisto, alla locazione o al rilievo dell’azienda non dovrà proporre a terzi la conclusione del contratto sino all’avvenuto esaurimento della trattativa iniziata.
Eticamente condivisibile ma trascura una aspetto che di seguito riporto.
Perchè precludere a terzi la possibilità di intervenire migliorando le condizioni di una vendita dove noi siamo attori marginali
Il bene immobile è del proprietario ... sono soldi suoi .. perchè precludere la possibilità di ottenere un risultato migliore
Seguendo questa logica mi devo trovare in parte daccordo con chi sostiene che chi meglio economicamente parlado (oltre le modalità e tempistiche) si presenta è giusto che si aggiudichi il piatto
anche perchè non credo sia giusto omettere o nascondere altri interessati diversamente solventi al proprietario precludendogli la possibilità di decidere su un bene importante che di fatto è il suo.
Però alla stessa maniera credo che non sia giusto non considerare il primo che si è messo le mani nel portafogli e si è esposto mettendo nero su bianco il proprio reale interesse
penso che questi abbia comunque eticamente parlando acquisito un implicito diritto di prelazione rispetto ad altro successivo concorrente che si sia presentato meglio ma in un momento successivo
credo sia giusto lasciare al primo la facoltà di migliorare il tiro o rinunciare
è solo un mio pensiero personale