Già in due che si strappano i capelli e come dice pyer le vesti
La vicenda di
@maryblond mi fa’ venire in mente una vicenda che sto vivendo proprio in questi giorni:
Ho venduto due villette “gemelle” in meno di cinque giorni.
Per di piu’ In zone che definisco fuoripiazza.
Perche’ mi diverte, di tanto in tanto, andare a ricercare case in zone che non conosco, in paesini limitrofi.
Zone vergini da esplorare, dove sulla piazza, opera solo il noto network, con i suoi ciabattini sguinzagliati in giacca e cravatta.
Cosi’ reperisco questa villetta.
Bellissima.
Recente ed in ordine.
Ad un prezzo democratico.
Appena la carico sui portali fioccano le richieste specifiche.
Solo il primo giorno di pubblicazione tre appuntamenti fissati.
Tanto che subito ritorno nel paesino alla caccia di altre simili soluzioni.
Al primo appuntamento, dei tre gia’ fissati, raccolgo la proposta.
Congrua ed efficace.
Tocca disdire gli altri due.
Nel frattempo, nelle dinamiche dell’accettazione, acquisisco la casa della vicina di fianco.
Stesso contesto, casa identica e prezzo, pure leggermente inferiore.
Raccolgo l’incarico e vado richiamando i due clienti che avevo in precedenza disdetto.
Appena la cliente mi risponde al telefono mi aggredisce con una super predica.
Lamenta e mi accusa di scarsa professionalita’, dicendo che lei era super interessata a quella casa e che ritenesse impossibile, che la vendita fosse avvenuta In tempi cosi’ rapidi.
Continua insistentemente nella sua predica di rimprovero.
Tanto che a un certo punto sbotto interrompendola, dicendole di avere disponibile quella di fianco, identica e speculare.
Ci rimane di sasso e fissa l’appuntamento per il giorno stesso.
Avra’ capito l’antifona.
Penso mettendo giu’ il ricevitore mentre intanto richiamo gli altri clienti.
Facciamo l’appuntamento nel primo pomeriggio e mi rifissa una seconda visione col marito per la sera stessa, giacche’ informata che ho gia’ concordate delle altre visite
Cambio perfino la mia agenda del venerdi’ Per accontentarla e farle rivedere la casa.
Al lunedi’ procedo con le visite degli altri due clienti.
Uno in fila all’altro, per ottimizzare tempi e risorse, considerato che siamo fuoripiazza.
Il primo cliente, mentre stiamo uscendo, vede di fuori i clienti successivi pronti per essere ricevuti.
Mi ferma prima di uscire dal cancelletto.
Dicendomi che vuole fare la proposta subito lasciando l’assegno.
Prezzo pieno gli dico.
Per sbaragliare la concorrenza e ci diamo l’appuntamento in ufficio mezz’ora dopo.
In serata quella prima cliente del venerdi’, mi manda una mail, che vorrebbe ricevere le schede catastali della casa visionata venerdi’.
Non le ho ancora risposto e ho il terrore di dirle che ho gia’ venduto pure questa.