Lo dici a me @smoker ? come sai io sono contro l'agente immobiliare che si da valore perchè "fa i controlli"... ritengo fare i "controlli" (che spesso è mera raccolta documentale con una rapida occhiata e le visure ipo-catastali al momento dell'acquisizione) minima diligenza, qualificante SOLO perchè c'è chi non la fa, quindi solo per differenza realtiva, ma assolutamente non caratteristica e centrale del nostro vero mestiere.
Ciò mi ha visto contrapposto a moltissimi colleghi, che fraintendevano il messaggio o probabilmente non lo ritenevano corretto.
Ritengo anche che l'agente deve conoscere le cose, ma che oggi non possa (in generale) proporsi come professionista, purtroppo, ma che possa essere invece MOLTO professionale, come massima aspirazione (che non è affatto poco, visto le enormi difficoltà a barcamenarsi nelle assurdità italiche).
Questa confusione, assieme alla confusione su mandati e incarichi, tipica e atipica e altre amenità, ha portato allo stato di cose attuale.
Poi ci sono altri aspetti legati al mero settore "commerciale e marketing" e di "immagine" (cose che ultimamente penso siano solo mie allucinazioni visto quanto consenso trovo su questi temi) che hanno fatto il resto.
E quindi siamo qui a rispondere a un cliente acquirente che chiede "perchè io che compro vi pago?" che di per sè è una condanna (pur se il cliente ha una parte di colpa che gli deriva dalla nostra cultura, poco incline a riconoscere il lavoro altrui quando è "intangibile")... ma ancora non sappiamo rispondere in modo convincente e all'unisono, infatti pochi ci provano, altri si indignano e basta, altri ancora preferiscono un silenzio assordante.
Ciò mi ha visto contrapposto a moltissimi colleghi, che fraintendevano il messaggio o probabilmente non lo ritenevano corretto.
Ritengo anche che l'agente deve conoscere le cose, ma che oggi non possa (in generale) proporsi come professionista, purtroppo, ma che possa essere invece MOLTO professionale, come massima aspirazione (che non è affatto poco, visto le enormi difficoltà a barcamenarsi nelle assurdità italiche).
Questa confusione, assieme alla confusione su mandati e incarichi, tipica e atipica e altre amenità, ha portato allo stato di cose attuale.
Poi ci sono altri aspetti legati al mero settore "commerciale e marketing" e di "immagine" (cose che ultimamente penso siano solo mie allucinazioni visto quanto consenso trovo su questi temi) che hanno fatto il resto.
E quindi siamo qui a rispondere a un cliente acquirente che chiede "perchè io che compro vi pago?" che di per sè è una condanna (pur se il cliente ha una parte di colpa che gli deriva dalla nostra cultura, poco incline a riconoscere il lavoro altrui quando è "intangibile")... ma ancora non sappiamo rispondere in modo convincente e all'unisono, infatti pochi ci provano, altri si indignano e basta, altri ancora preferiscono un silenzio assordante.