Ragazzi state volando troppo alto per i miei gusti
Ho bisogno di tornare con i piedi per terra:
Vero, ma infilare un bell'algoritmo in una perizia magari di 10 o 20 pagine ti consente di chiedere una cifra 5 volte superiore a quella di una normale valutazione fatta dall'agentucolo immobiliare con lambretta e cellulare
P.S.: parlo con un minimo di cognizione di causa in quanto da anni svolgo perizie per il tribunale di Firenze, senza mai aver subìto una contestazione o una controperizia. Me la cavo con due paginette, chiare, scritte bene, un minimo documentate (un minimo ci vuole ), tanto buon senso e un po' di praticaccia che con gli anni mi è rimasta appiccicata addosso
I professionisti (avvocati, commercialisti, che curano le varie pratiche, quasi sempre separazioni o fallimenti) sono contenti e mi ringraziano perchè costo poco e non aggiungo altre tonnellate di carta alle numerose già esistenti
io su questo non entro nel merito; come ho detto fin da subito, non ho sufficienti competenze per valutare quale dei due metodi sia più corretto (corretto dal punto di vista procedurale).
probabilmente l'uno fornisce un importo più vicino al valore di realizzo, altro al suo valore intrinseco... e mi rendo conto che non necessariamente i due coincidano, per mille motivi.
quello che dico, e ormai ho la nausea, per il numero di volte che l'ho scritto, è che il valore non può essere secco.
e questo non perchè la stima è stata fatta alla carlona o perchè non è stato seguito il secro algoritmo di quantificazione; nessuna misurazione fatta in ambito di scienza applicata (dalle dimensioni delle subparticelle atomiche a quelle degli ammassi stellari, dai tempi di decadimento degli elementi sintetici all'età dell'universo) sono "precise e senza scarto"; tutte presentano un grado di imperfezione.
a meno che la scienza dell'estimo non faccia eccezione, ovviamente.