micdes

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Tramite agenzia ho accettato e firmato proposta di acquisto da parte di un acquirente per un terreno edificabile di 2410 mq.,e ho accettato un assegno di 1000 euro, quale caparra (mai incassato).
Prima di passare al compromesso mi sono informato all'Agenzia delle Entrate, per il problema della plusvalenza, per il venditore...La somma che avrei dovuto pagare sarebbe stata più del doppio rispetto alla proposta accettata...Si è accennato anche ad una perizia giurata... L'acquirente, dopo alcuni tentativi non ne vuole sapere. Con una mediazione ha rifiutato la restituzione della caparra. Ora stiamo in mano agli avvocati. Per il momento vorrebbe chiudere con la restituzione da parte mia di cifre esorbitanti per caparra e danni subiti. Lo so non avrei dovuto firmare... Un poco mi ha influenzato l'agente sia sul prezzo che sulla mancanza di future tasse a mio carico...Ora devo liquidare anche le legali provvigioni... Dovremmo andare in giudizio... Quali sono per voi esperti le possibili soluzioni? Grazie
 
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Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
L'argomento che hai postato necessita più di un parere legale che tecnico...
ed i legali valuteranno se intervenire...
Anche se non sono del ramo, leggendo l'intervento, mi sembra di capire che oramai siete in causa per danni, presumo il tuo legale stia facendo opposizione alle pretese della controparte... la caparra và restituita e forse raddoppiata, ma quali danni ha subito la controparte? è questo che và dimostrato.
Se ti chiedono di fare fronte a tutte quelle spese, io andrei a giudizio... sperando di avere un avvocato migliore della controparte:innocente: ... anche se va detto che ti sei ritirato dalla vendita per una valutazione economica che dovevi fare prima.
 

caviapp

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se non è cambiato qualcosa il ritiro da parte del venditore da proposta accettata (e quindi contratto preliminare) può produrre solo due effetti: restituzione della caparra al proponente e raddoppio della stessa quando "confirmatoria" e annullamento consensuale del contratto, oppure richiesta in via giudiziale dell'adempimento del contratto stesso. L'intermediario ha comunque diritto alle sue competenze
 

micdes

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ha rifiutato il raddoppio della caparra...Comunque sul compromesso l'acquirente, dovendo presentare un progetto edilizizio con richiesta di licenza edilizia a sue spese, pone la condizione che il rogito si farà solo in caso di approvazione della licenza edilizia. In caso contrario dovrei restituire gli acconti... Oltre il prezzo proposto , a me non conveniente (perché non coprirebbe la plusvalenza!), ci sarebbe anche la restituzione delle somme versate come acconti... È possibile questo procedimento? È legale vincolare un contratto all'approvazione o meno della licenza edilizia?... Perciò il mio recesso. Vedremo gli avvocati come agiranno...
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Il prezzo della vendita lo hai accettato tu , in seguito ti sei ricordato della questione plusvalenze.
In un compromesso si sottoscrivono svariate clausole a tutela delle parti, sono tutte valide se non contrarie alle leggi vigenti.
Il compromesso con la clausola della licenza lo hai firmato?
Se hai firmato il compromesso, l'acquirente pretende che tieni fede al patto sottoscritto.
 
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francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
E i danni subiti che pretende da te se ti tiri indietro potrebbero essere quelli legati alla licenza edilizia che sta chiedendo (progettazione, professionisti, etc. )
Non c'è indicazione di una data entro la quale deve ottenere la licenza, perché il vostro contratto sia efficace ?
 

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