fammi sapere cosa ne pensi, se ti va di leggere
Lo leggerò volentieri, e se posso ti riporterò le mie impressioni.
Pensavo di rispondere domani perché ho spento il Pc, ma posso comunque fare qualche osservazione tramite cellulare. Non ho titoli per commentare l’aspetto giuridico, quindi posso solo fare qualche commento.
1) pur essendo un articolo redatto prima della riforma del cc relativo al condominio, credo che tutte le considerazioni espresse rimangano valide.
2) non risponde al mio interrogativo, se un RdC a se stante sia tipicamente trascrivibile: mi pare di poter dedurre che solo in quanto presenti vincoli alla proprietà esclusiva, si possa redarre una scrittura contrattuale accettata da tutti, registrata e trascritta con l’evidenza delle limitazioni.
Mi pare chiara l’esposizione riguardante la opponibilita verso terzi, e la distinzione fra i due tipi di RdC.
Non conoscendo il tecnicismo sottostante, mi ha colpito la questione riguardante la necessità di esplicitare nelle note di trascrizione, le limitazioni stabilite sui diritti per garantire l’efficacia.
Emergerebbe anche che un normale RdC che stabilisca solo regole di comportamento e tabelle millesimali , non necessiti di trascrizione, che riguarda solo i diritti sui beni immobili.
Immagino quindi sia necessaria quando sono ad es vietate destinazioni d’uso particolari (no studi medici, attività similalberghiere, ecc)
Credo siano commenti piuttosto banali e scontati; non so se ti aspettavi qualcosa di diverso e mi sia sfuggito qualcosa di importante, nel qual caso gradirei me lo facessi presente.