il_dalfo

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No, i vigili, non possono decidere. la legge parla chiaro. Se vogliono fare diversamente impuntatevi. Questo è il testo: CIRCOLARE 29 maggio 1995, n. 8
 

Jan80

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Non dice questo, anzi sottolinea che deve essere comprovato lo stato di fatto con quanto dichiarato, che, da quello che ho potuto capire, è proprio la causa del diniego ricevuto.
 

Jan80

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Per comodità:

Ministero dell’Interno - Circolare 29 maggio 1995, n° 8
Precisazioni sull’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente di cittadini italiani
In relazione a recenti notizie, riportate con evidenza dagli organi di stampa, circa il comportamento seguito da un’amministrazione comunale nell’esaminare le richieste di iscrizione anagrafica avanzate da cittadini italiani, questo Ministero, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, ritiene necessario effettuare alcune puntualizzazioni sulla tematica in questione, affinché da parte dei sindaci venga adottata una linea di condotta uniforme su tutto il territorio nazionale evitando, così, le discriminazioni a danno dei cittadini da comune a comune.
Pertanto il sindaco quale ufficiale di anagrafe e di Governo, nell’esaminare le domande di iscrizione anagrafica presentate dai cittadini italiani, deve osservare scrupolosamente la legislazione vigente.
Orbene, dall’esame di detta normativa si evince che la richiesta di iscrizione anagrafica, che costituisce un diritto soggettivo del cittadino, non appare vincolata ad alcuna condizione, né potrebbe essere il contrario, in quanto in tal modo si verrebbe a limitare la libertà di spostamento e di stabilimento dei cittadini sul territorio nazionale in palese violazione dell’art. 16 della Carta
costituzionale.
Alla luce delle suesposte considerazioni appaiono pertanto contrarie alla legge e lesive dei diritti dei cittadini quei comportamenti adottati da alcune amministrazioni comunali che, nell’esaminare le richieste di iscrizione anagrafica, chiedono una documentazione comprovante lo svolgimento di una attività lavorativa nel territorio comunale, ovvero la disponibilità di un’abitazione, e magari, nel caso di persone coniugate, la contemporanea iscrizione di tutti i componenti il nucleo fa miliare, ovvero procedono all’accertamento dell’eventuale esistenza di precedenti penali a carico del richiedente l’iscrizione.
Tali comportamenti sembrano richiamare in vigore quei provvedimenti contro l’urbanesimo, risalenti alla legge 6 luglio 1939, che venne abrogata con su
ccessiva legge 10 febbraio 1961, n. 5. essere di ostacolo alla iscrizione anagrafica la natura dell’alloggio, quale ad esempio un fabbricato privo di licenza di abitabilità ovvero non conforme a prescrizioni urbanistiche, grotte, alloggi in
roulottes.
Tale assunto, che da sempre costituisce uno dei criteri guida delle anagrafi comunali, condiviso sia da questo Ministero che dall’Istituto nazionale di statistica, conseguente al fine a cui ispirata la legislazione anagrafica e cioè dalla rilevazioni delle situazioni di fatto. essere alterata dalla preoccupazione di tutelare gli interessi anch’essi degni di considerazione, quali ad esempio l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica, per la cui tutela dovranno essere azionati idonei strumenti giuridici, diversi tuttavia da quello anagrafico.

Ministero dell’Interno - Circolare 15 gennaio 1997, n° 2
Anagrafe della popolazione residente - iscrizione - apposizione di condizioni – inammissibilità
L’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente dei cittadini italiani, non sottoposta ad alcuna condizione, come si evince chiaramente non solo dalla legge 24 dicembre 1954, n. 1228, e dal successivo decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, ma altresì dalla costante giurisprudenza della Corte di Cassazione.
Unico requisito la corrispondenza che deve intercorrere tra la situazione di fatto e quanto dichiarato dall’interessato.
Tuttavia, si è verificato e continua a verificarsi, che alcune amministrazioni comunali, proseguono a respingere richieste d’iscrizione in anagrafe a cittadini che abbiano precedenti penali.
premesso, atteso il ripetersi di tali inammissibili episodi cui si aggiunge, da ultimo, il rifiuto di esaminare pratiche di iscrizione anagrafica a cittadini non abbienti, si invitano le SS.LL. ad effettuare la più accurata sorveglianza sulla gestione delle anagrafi da parte dei signori sindaci, procedendo, se del caso, ad adottare tutti quei provvedimenti a tutela della dignità della persona, non esclusa la segnalazione all’autorità giudiziaria.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Ma l'hai letto bene??

1 -"...la richiesta di iscrizione anagrafica, che costituisce un diritto soggettivo del cittadino, non appare vincolata ad alcuna condizione, né potrebbe essere il contrario, in quanto in tal modo si verrebbe a limitare la libertà di spostamento e di stabilimento dei cittadini sul territorio nazionale in palese violazione dell’art. 16 della Carta costituzionale".
2- "...Tali comportamenti sembrano richiamare in vigore quei provvedimenti contro l’urbanesimo, risalenti alla legge 6 luglio 1939, che venne abrogata con su
ccessiva legge 10 febbraio 1961, n. 5. essere di ostacolo alla iscrizione anagrafica la natura dell’alloggio, quale ad esempio un fabbricato privo di licenza di abitabilità ovvero non conforme a prescrizioni urbanistiche, grotte, alloggi in
roulottes."
3- "Unico requisito la corrispondenza che deve intercorrere tra la situazione di fatto e quanto dichiarato dall’interessato"


1: nessuna condizione (fatto salvo per mancanza di corrispondenza di cui al punto 3) può limitare l'ottenimento della registrazione di residenza anagrafica presso i pubblici uffici. Quindi non importa se son ricco, vegano o antitecnologigo o pastafariano.

2: la legge 06/07/39 non consentiva la residenza se vivevi in grotte, roulotte o abitazioni prive di abitabilità o non conformi alle licenze (immobile abusivo). Questa legge è stata abrogata il 10/02/61 ergo puoi avere per casa una roulotte parcheggiata in una grotta sita sotto una villetta abusiva...

3: per corrispondenza s'intende che sia vero che risiedi/vivi dove hai dichiarato di farlo... (in pratica o mi trovi a vivere altrove o vivo li).

Cosa non è chiaro?
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
vi state scannando ma il tipo che ha aperto il post non ha proferito parola da un bel po'.
in pratica ve la cantate e ve la suonate da soli
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Non lego di scannatoi ma dialoghi utili a scambiare punti di vista e ad imparare dalle esperienze altrui.
Il questuante iniziale avrà avuto altro da fare o avendo avuto notizia del documento necessario a far rispettare i propri diritti si sarà sentito soddisfatto, null'altro avendo a pretendere :sorrisone::sorrisone::^^::^^::^^:
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
In realtà la pensiamo allo stesso modo:
1 - nessun pregiudizio (compresi i precedenti penali);
2 - qualsiasi condizione abitativa viene accettata (qui sarebbe da aggiungere che se si tratta di un immobile deve essere comunque occupato con un titolo consono);
3 - deve essere comprovato lo stato di fatto con quanto dichiarato..... ed è proprio questo che sembra mancare! I vigili vanno a verificare questo.

Comunque anche secondo me il postante se l'è filata!!!
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
concordo sul postante e sul titolo consono

i vigili per verificarlo devono solo trovarti al posto dichiarato.
Non possono basarsi sullo stato della casa. o sulla presenza o meno di corrente/gas.

Fa finta che imbrocchiamo: il crudista zozzone amante del freddo (non cuoce ne si lava, ed al più aggiunge una coperta) ecco che il gas non lo attiva. Inoltre è schifosamente ricco e per tirare lo sciacquone usa solo acqua in bottiglia (oppure la fa in un secchio e ci concima l'orto dietro casa) ecco che non attiva l'acqua. E per non finire, non ha telefono, tv ne pc, gli piace dormire al calar del sole e si sveglia all'alba e con ciò non attiva manco la luce.
Che si fa? possono i vigili discriminarlo per le sue scelte? NO!
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Per me sì! Che ci vuoi fare....
I vigili riportano qualsiasi anomalia all'ufficiale di anagrafe che può anche dare un diniego alla richiesta.
La scusa del mi lavo da amici/in palestra, mangio solo fuori casa, quando è buio dormo, .... non regge più!

Sarebbe poi opportuno capire cosa altro hanno riscontrato i vigili, del tipo: c'era un letto? Dei vestiti? ....
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
confermo che i vigili o il messo comunale verificano che l'immobile scelto per la residenza abbia utenze attive e luoghi idonei per abitarci (cucina ,bagno e letto). altrimenti la gente prenderebbe la residenza anche nei garage.
questa è una NON discussione
 

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