..Dovra'..
Voce del verbo dovere.
Transitivo servile.
Azione che si manifesta a causa di circostanze inderogabili.
Dovra' allora..
Dovra' solo morire un giorno.
Quando e se Dio vuole.
Perche' il contratto di intermediazione e' a titolo oneroso.
Con tutte le deroghe che comportano al padrone di casa.
Che nello stesso tempo di espletamento del contratto, puo' andarsene a giocare un ora in cortile, oppure partire per due mesi senza farsi piu' sentire.
Diverso sarebbe se il contratto avesse effetti obbligatori.
Cosi', pure le voci che si sono alzate dallo
@specialist e dal
@Lin0, ad invocare inutilmente l'inadempienza e il rispetto contrattuale, appaiono del tutto volatili.
Se e' vero, che far lavorare a vuoto qualcuno non e' onesto, lo e' altrettanto far pagare qualcuno, per una prestazione che non e' mai avvenuta.
Mentre quello di andare, cercando un accordo rimettendosi al volere dell'agente, e' un consiglio dal cattivissimo sapore.
Come raccomandare le pecore ai lupi .
Fai il tuo "tram-trm" senza fasciarti la testa piu' di tanto.
Che tu decida, di parlare chiaro subito oppure no, l'importante e' non revocare il contratto.
Che giuocoforza ti mettera' nella condizione di dover pagare la penale.
Il massimo che ti puo' accadere, e' quello di ricevere una lettera, piu' probabile direttamente dall'agenzia che da un suo legale, che ti esorta al rispetto dell'onere del contratto.
Che e' quello di renderti disponibile affinche' l'agenzia possa porre in essere, la sua azione di vendita.
In mancanza di revoca, ostruzioni, omissioni e comportamenti tuoi che inibiscono l'azione dell'agenzia vanno provati.
Quindi l'eventualita', che un avvocato si inserisca in questo contesto spetta all'agenzia e non al privato, che se ne puo' stare beatamente a casa sua, a mangiando patatine in mutande sul divano, senza chiedere il permesso a nessuno.
Il passo successivo, e' che l'agenzia si rivolga all'avvocato, che scrive al privato, invocando il pagamento della penale e qui viene il bello.
Al privato, basta consentire l'azione dell'intermediario, per restare nel pieno rispetto del contratto, mentre intanto il tempo passa e la scadenza nature si avcicina.
Cosi' accade che l'intermediario si ritrova nel pieno imbarazzo di esistere.
Andare a casa di un cliente che ha fatto minacciare per il tramite di un avvocato.
Come voler per forza, andare a cena a casa di amici, senza essere gradito e senza essere stato invitato.