Salve, avevo avviato questa discussione in un altro topic, Proposta o asta al rialzo? Comportamento dubbio dell'Agenzia Immobiliare, sebbene abbia visto che non sono la prima che si trova in una situazione del genere... ma ogni trattativa fa storia a sé.
Ho visto una casa che mi interessa. Poiché abito lontano (immobile a Roma e io in Puglia) ho chiesto all'agenzia di poter avere la documentazione per farla visionare al mio notaio e poi salire a Roma a fare la proposta. Questa cosa l'avevo fatta già con altre due trattative purtroppo mai iniziate per vari motivi, e gli agenti non avevano mai fatto problemi. Questo agente però ci tiene molto alla privacy (?) e non vuole fornirmi l'atto di provenienza. In un primo momento in realtà la segretaria ci aveva detto che non poteva fornirci i documenti perché essendo la casa in vendita da poco non era stata ancora acquisita. Di conseguenza sono andata di persona all'agenzia dove mi hanno mostrato la piantina catastale ma NON l'atto di provenienza o altri documenti. Solo la piantina... però la casa l'avevo vista già due volte ed era quella che meno mi interessava. Dopo una chiacchierata l'agente mi ha chiesto con una certa fretta se avessi una proposta da fare e se avessi portato il blocchetto degli assegni. Io ce l'avevo, ma ero andata lì in primis per vedere la documentazione... Peraltro io volevo aprire una trattativa, invece loro mi hanno detto che avrei dovuto offrire di più, ossia il prezzo finale (fatto da loro, non da me) in modo tale che si apriva già la pratica. Siccome l'agente aveva un altro appuntamento siamo andati via senza fare in tempo a vedere la documentazione (ma ce l'avrebbe mai mostrata?). La discussione infatti si era incentrata sul fatto che io chiedevo la clausola di legare il tutto alla concessione del mutuo, mentre l'agente mi voleva dissuadere perché, a detta sua, 9 volte su 10 non viene messa e quando viene messa è perché non si è avuto dalla banca parere positivo. Ora, io non andrei ad affrontare viaggi se non avessi una ragionevole certezza che il mutuo lo posso avere visto che sono già stata in banca diverse volte per accertarmi che può venirmi concesso; però non ho la certezza assoluta, il parere positivo non significa che alla fine me lo erogheranno davvero. E di certo al proprietario un mese di tempo non fa la differenza, a me perdere dei soldi sì... Peraltro ha parlato di dare 5.000 euro subito e poi dare un altro acconto di 35.000, ora questo non so se sia prassi. Per avere la clausola sospensiva sul mutuo avrei dovuto accettare che loro fanno visionare la casa come se non fosse in trattativa e se arriva qualcuno che la compra prima di me, la vendono. Però io mi domando che me ne faccio, a quel punto, di un mutuo nel caso molto probabile che venga erogato.
Inoltre da quel che ho visto mi è sembrato che l'atto di provenienza io non lo vedrò fino a quando non avrò staccato l'assegno... E come faccio a darlo al mio notaio? Devo firmare prima, a scatola chiusa? Sinceramente non me la sento... Perché l'onestà purtroppo è merce rara. Ancora: non hanno saputo (o voluto) dirmi chi è l'amministratore di condominio; ho chiesto se c'era il certificato che attesta che il rifacimento dell'impianto elettrico è a norma, e mi hanno detto che non c'è perché quando è stato rifatto non era obbligatorio. Poi si scopre che la ristrutturazione è stata fatta 5 anni fa... non era ancora obbligatorio 5 anni fa?
Siccome fare un altro viaggio per vedere dei documenti che non ho visto per loro mancanza, non per mia, mi pesa, ho chiesto se potevano inviare questi documenti via e-mail ma si sono categoricamente rifiutati per la privacy. Ora dovrò rifare un viaggio per fare ciò che avrei dovuto fare ieri; il mio notaio non potrà vedere gli atti a meno che non venga anche lui a Roma.
Il proprietario, inoltre, ha 95 anni e la moglie è morta da poco. Non hanno eredi, ma come faccio a verificarlo? Dicono che la moglie abbia venduto la sua quota al marito... ma come faccio a sapere se è vero? Inoltre data l'età avanzata della persona, mi è stato consigliato dal notaio di approfondire se ha capacità di intendere e volere. Peraltro lui vive molto lontano ormai (in Puglia anche lui, ma ancora più lontano), e non so come farebbe ad affrontare un lungo viaggio. Avrà forse nominato l'AI come suo rappresentante con delega?
E' normale questo atteggiamento così misterioso? Vogliono il 4% più IVA solo per aver aperto due volte la porta della casa... Senza possibilità di sconto... E anche i margini di trattativa sull'immobile sono strettissimi ma io onestamente non penso siano disposizioni di un proprietario che sta a un passo dalla fossa (anche se gli auguriamo di vivere altri 20 anni come minimo!).
Come mi devo comportare? Capite bene che in questa situazione ho avuto più di un dubbio a firmare un assegno di 5.000 euro senza vincolo alcuno. Non solo per la questione del mutuo, ma perché tutta la situazione mi sembra piuttosto nebulosa, e io non ho visto uno straccio di documento. Sono andata via senza dare l'assegno per riflettere anche sul prezzo, perché come spiegavo ero lì per aprire una trattativa con proposta di acquisto (per inciso: la mia proposta, un ribasso del 20%, non l'hanno nemmeno voluta presentare al proprietario) ma non per fare il prezzo finale. Volevo capire che cosa ne pensava il proprietario. Oggi, dopo tanta insistenza via telefono, mi hanno inviato via mail la piantina, cancellando i dati catastali. Che ne pensate? Grazie a chi aveva già risposto sul thread originario.
Ho visto una casa che mi interessa. Poiché abito lontano (immobile a Roma e io in Puglia) ho chiesto all'agenzia di poter avere la documentazione per farla visionare al mio notaio e poi salire a Roma a fare la proposta. Questa cosa l'avevo fatta già con altre due trattative purtroppo mai iniziate per vari motivi, e gli agenti non avevano mai fatto problemi. Questo agente però ci tiene molto alla privacy (?) e non vuole fornirmi l'atto di provenienza. In un primo momento in realtà la segretaria ci aveva detto che non poteva fornirci i documenti perché essendo la casa in vendita da poco non era stata ancora acquisita. Di conseguenza sono andata di persona all'agenzia dove mi hanno mostrato la piantina catastale ma NON l'atto di provenienza o altri documenti. Solo la piantina... però la casa l'avevo vista già due volte ed era quella che meno mi interessava. Dopo una chiacchierata l'agente mi ha chiesto con una certa fretta se avessi una proposta da fare e se avessi portato il blocchetto degli assegni. Io ce l'avevo, ma ero andata lì in primis per vedere la documentazione... Peraltro io volevo aprire una trattativa, invece loro mi hanno detto che avrei dovuto offrire di più, ossia il prezzo finale (fatto da loro, non da me) in modo tale che si apriva già la pratica. Siccome l'agente aveva un altro appuntamento siamo andati via senza fare in tempo a vedere la documentazione (ma ce l'avrebbe mai mostrata?). La discussione infatti si era incentrata sul fatto che io chiedevo la clausola di legare il tutto alla concessione del mutuo, mentre l'agente mi voleva dissuadere perché, a detta sua, 9 volte su 10 non viene messa e quando viene messa è perché non si è avuto dalla banca parere positivo. Ora, io non andrei ad affrontare viaggi se non avessi una ragionevole certezza che il mutuo lo posso avere visto che sono già stata in banca diverse volte per accertarmi che può venirmi concesso; però non ho la certezza assoluta, il parere positivo non significa che alla fine me lo erogheranno davvero. E di certo al proprietario un mese di tempo non fa la differenza, a me perdere dei soldi sì... Peraltro ha parlato di dare 5.000 euro subito e poi dare un altro acconto di 35.000, ora questo non so se sia prassi. Per avere la clausola sospensiva sul mutuo avrei dovuto accettare che loro fanno visionare la casa come se non fosse in trattativa e se arriva qualcuno che la compra prima di me, la vendono. Però io mi domando che me ne faccio, a quel punto, di un mutuo nel caso molto probabile che venga erogato.
Inoltre da quel che ho visto mi è sembrato che l'atto di provenienza io non lo vedrò fino a quando non avrò staccato l'assegno... E come faccio a darlo al mio notaio? Devo firmare prima, a scatola chiusa? Sinceramente non me la sento... Perché l'onestà purtroppo è merce rara. Ancora: non hanno saputo (o voluto) dirmi chi è l'amministratore di condominio; ho chiesto se c'era il certificato che attesta che il rifacimento dell'impianto elettrico è a norma, e mi hanno detto che non c'è perché quando è stato rifatto non era obbligatorio. Poi si scopre che la ristrutturazione è stata fatta 5 anni fa... non era ancora obbligatorio 5 anni fa?
Siccome fare un altro viaggio per vedere dei documenti che non ho visto per loro mancanza, non per mia, mi pesa, ho chiesto se potevano inviare questi documenti via e-mail ma si sono categoricamente rifiutati per la privacy. Ora dovrò rifare un viaggio per fare ciò che avrei dovuto fare ieri; il mio notaio non potrà vedere gli atti a meno che non venga anche lui a Roma.
Il proprietario, inoltre, ha 95 anni e la moglie è morta da poco. Non hanno eredi, ma come faccio a verificarlo? Dicono che la moglie abbia venduto la sua quota al marito... ma come faccio a sapere se è vero? Inoltre data l'età avanzata della persona, mi è stato consigliato dal notaio di approfondire se ha capacità di intendere e volere. Peraltro lui vive molto lontano ormai (in Puglia anche lui, ma ancora più lontano), e non so come farebbe ad affrontare un lungo viaggio. Avrà forse nominato l'AI come suo rappresentante con delega?
E' normale questo atteggiamento così misterioso? Vogliono il 4% più IVA solo per aver aperto due volte la porta della casa... Senza possibilità di sconto... E anche i margini di trattativa sull'immobile sono strettissimi ma io onestamente non penso siano disposizioni di un proprietario che sta a un passo dalla fossa (anche se gli auguriamo di vivere altri 20 anni come minimo!).
Come mi devo comportare? Capite bene che in questa situazione ho avuto più di un dubbio a firmare un assegno di 5.000 euro senza vincolo alcuno. Non solo per la questione del mutuo, ma perché tutta la situazione mi sembra piuttosto nebulosa, e io non ho visto uno straccio di documento. Sono andata via senza dare l'assegno per riflettere anche sul prezzo, perché come spiegavo ero lì per aprire una trattativa con proposta di acquisto (per inciso: la mia proposta, un ribasso del 20%, non l'hanno nemmeno voluta presentare al proprietario) ma non per fare il prezzo finale. Volevo capire che cosa ne pensava il proprietario. Oggi, dopo tanta insistenza via telefono, mi hanno inviato via mail la piantina, cancellando i dati catastali. Che ne pensate? Grazie a chi aveva già risposto sul thread originario.