Ale.

Membro Senior
Professionista
piu' che di bicchieri vuoti o pieni parlerei della grande esperienza e conoscenza del mercato immobiliare italiano ( e non solo ) di Andrea e di conseguenza cercherei di evitare il " celolunghismo " .....:D
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
e tu continui a non rispondere:affermazione:

Adrea non facciamola sempre lunga, sai benissimo come la penso, posso sbagliarmi nei tempi, ma la direzione è questa. Ci vorrà un anno, due, magari anche tre anni per tornare a 600.000 NTN poco mi conta.
Mi spiace solo per chi lavora in zone meno sviluppate del paese dove qualcosa si muovera solo a fine 2015.
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
Invece nel 2013 enasarco ed altri non hanno rogitato?
GMP fai il bravo se paragoni 2024 su 2013 devi anche guardare l'anno prima.
infatti Enasarco ha raggiunto il picco proprio nel 2014, altre grosse dismissioni non risultano. Ecco il grafico poliennale dove non si vede nessun boom, giusto un'increspatura positiva, che tra Enasarco (circa 15.000 unità in tre anni su un mercato di 25.000 transazioni l'anno) e sensibile riduzione dei prezzi è il minimo che ci si potesse aspettare...

ps: notare l'impennata delle transazioni nel 2010, quando fu introdotta la contabilizzazione delle transazioni frutto di cartolarizzazioni, prima escluse...

da pag. 12

http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...e+IV+trim_2014/OMI_Nota_IV_trimestre_2014.pdf

Senza-titolo-1.jpg
 
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Mil

Membro Senior
secondo me si stanno per presentare le condizioni di una nuova bolla.......

No.
Ma non per il sale in zucca della gente, perchè se ce ne fosse un briciolo neppure la prima bolla ci sarebbe mai stata.
Sono le legnate, gli sfratti, la gente iperindebitata con la casa ipotecata, le cause con i colossi bancari, la perdita di valore inevitabile degli immobili, la crisi reale e tangibile che c'è, l'informazione molto più diffusa e capillare che ha reso le persone capaci a grandi linee di capire che l'indebitamento non può servire a coprire la voragine tra potere d'acquisto reale e costi fantasiosi dei beni.
Le conseguenze catastrofiche dei mutui facili la gente le ha capite sulla propria pelle, perchè ne ha scontato le conseguenze e fa i conti ancora oggi con errori madornali commessi nel 2005-2006 etc..
Ecco, sono questi fattori a rendere materialmente impossibile il replicarsi di una nuova bolla, anche se le banche si mettessero a sputare soldi dai bancomat. Le persone hanno capito che il consumo deve essere proporzionato alla capacità di reddito e di risparmio, non al debito, che ha sempre dei secondi fini tra i quali non c'è quello di rendere allegre le famigliole dandogli una casa.
Lo vado ripetendo da tempo: la gente ha sicuramente la memoria corta, ma non abbastanza quando le conseguenze legali, materiali delle decisioni avventate le paga ancora oggi. Distingue lo spot dalla realtà a suon di bastonate.
Vale anche per le caratteristiche architettoniche speculative. Pensare di ritornare alla ribalta con le soluzioni "agibili non abitabili", gli alveari, i giardini francobollo, i materiali scadenti etc. non funzionerà mai più, non perchè non esitono i polli, ma perchè anche i polli la griglia la riconoscono dopo un po' che ci finiscono sopra.
Anche dal punto di vista degli imprenditori io questa consapevolezza la vedo in verità, come pure il sano realismo che porta a capire che i proclami di benessere sono fumo negli occhi e che la realtà è quella con cui si fa i conti nel quotidiano. Che può solo peggiorare, in verità.
 
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Rosa1968

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