Dove gli agenti immobiliari funzionano non se le pongono queste domande
il problema degli agenti immobiliari italiani assomiglia al problema degli italiani in genere per ogni forma di rappresentanza, politica, sindacale che sia. Nei sindacati esistono le stesse sciocche lamentele, spesso portate avanti, come di solito, da chi MAI ha contribuito alla vita sindacale, politica ecc... Ciò non significa però che tutte le lamentele siano prive di fondamento, sia chiaro (ci mancherebbe, visto il paese), ma è l'azione che è profondamente sbagliata. Se uno pensa che un forum con gruppo di acquisto possa esser paragonato a una associazione di categoria, a mio parere, fa benissimo a uscirne, ma da ex sindacalista (sia io che mia moglie) e attivista per la mia categoria da sempre, posso dire che chi si lamentava spesso, purtroppo, corrispondeva a un profilo che aveva sempre le stesse caratteristiche: convinto di sapere tutto come ogni italiano, superficiale, con occhio solo alle proprie esigenze, privo di qualsiasi stimolo pre fare qualcosa senza guadagno per gli altri suoi pari, piagnucolone e moralista. Sinceramente diffido sempre di persone così, le trovo veramente inutili ai fini della crescita comune. Ogni tipo di aggregazione finisce prima o poi per avere dei "delusi", e solo se questi delusi sono persone che hanno attivamente agito probabilmente possono avanzare lamentele fondate sui fatti, gli altri al massimo possono esprimere pareri e sensazioni, lecite, sicuramente degne di ascolto ma da li a esser convinti di condannare l'operato di chi agisce sulla base di risultati che non sono stati raggiunti sarebbe come dire che quando il sindacato non ottiene qualcosa allora è sempre stato inutile. Ma è chiaro che in un momento in cui le cose vanno male si misurano gli uomini e giustamente gli agenti esprimono quello che sono, dimostrando la loro lungimiranza e coesione, come sempre. D'altronde siete da sempre gente che pensa che la morte del collega sia la vostra fortuna.
Aggiunto dopo 9 minuti...
Quando c'è poca trippa nel piatto si tagliano le spese non necessarie...
Lo dice anche molta gente quando compra casa, saltando le agenzie.
Se poche centinaia di euro che spendi per te (in teoria) sono spese non necessarie o se pensi che quei soldi ti facciano comprare qualcosa fai bene a risparmiarle. Chi fa azione per la categoria, qualsiasi essa sia, se ha capito cosa sta facendo non dovrebbe nemmeno porgersele codeste domande, invece dei togliere le quote dovrebbe andare ai convegni, alle riunioni ecc. e dire la propria, quel sarebbe una azione degna di rispetto e nota, chi dice io ti ho dato x euro e te non hai fatto questo e quello, se può, eviti di associarsi. In fondo anche le associazioni stesse avranno giovamento dalla scrematura, se chi rimane associato partecipa ci saranno più associati di qualità, meno soldi da spartire e quindi più volontariato e meno possibilità di conflitti di interessi. Solo chi ha lo spirito di lavorare per se stesso lavorando per gli altri può fare il sindacalista, se lo fa per altri motivi forse è meglio che la "pupa" si riduca ancae per lui. Credo però che dopo che uno è uscito, specie se non ha mai fatto nulla in maniera attiva (si intende anche partecipando e basta, senza cariche, ma contribuendo con il proprio parere, le proprie idee e il proprio TEMPO) o addirittura non è mai entrato (perché nel vostro caso, a differenza del mio, c'è qualche agente che non è mai entrato in nessuna associazione, quindi nessun obbligo se non di convenienza) debba avere almeno la decenza di tacere che, essendo in italia, non avrà.