Egr. Fondatore,
con rispetto, mi permetto di dissentire: la situazione è particolare e concerne l'applicabilità alla fattispecie di Crico dell'istituto della "presupposizione"
se osserviamo ed analizziamo l'affare dal lato dell'agenzia (e solo da questo angolo di visuale), qui non si tratta di risoluzione per inadempimento di un affare andato storto con l'impresa, etc., ma di un affare proposto e condiviso - anzitutto - tra Crico e l'agenzia ,affare che - diciamolo a chiare note - doveva rispondere nelle intenzioni e volizioni originarie delle due parti (Crico ed agenzia) a particolari requisiti, e ciò prima ancora che l'affare venisse presentato all'impresa costruttrice
l'affare intermediato dall'agenzia (su modulo della medesima, magari anche scritto di pugno dall'agente) con Crico aveva per oggetto un immobile con giardino su tre lati: oggi il giardino non c'è più o c'è solo in parte
l'affare è sostanzialmente diverso da quello che avevano "presupposto", in origine, agenzia e Crico e, quindi, credo che nei rapporti tra agenzia e Crico, quest'ultimo avrà la facoltà di opporre ad eventuali richieste di provvigioni l'istituto della presupposizione - condizione non sviluppata
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l'affare intermediato, inoltre, prevede - expressis verbis - il pagamento del 50% delle provvigioni alla firma del preliminare ed il resto al rogito notarile
quando mai Crico firmerà il preliminare di questo affare così diverso da quello che si erano rappresentati - prima - lui e l'agente?
con che faccia l'agente pretenderà il pagamento per un affare che è sostanzialmente diverso da quello che il medesimo aveva presupposto e scolpito a chiare note nel suo modulo?
ti ringrazio per l'egregio, ma ci diamo tranquillamente tutti del tu nel forum, è più 'colloquiale'.
Io non sono un giudice, ti do un parere da professionista che ribadisco: il contratto è nullo perchè per gli immobili in costruzione da marzo 2019 è prevista una forma diversa che non è quella di cui stiamo parlando. Per dirne una ci vogliono nel preliminare gli estremi della fideiussione: qui non ci sono e la proposta diventa preliminare perchè così è scritto.
La presupposizione mi lascia perplesso, la proposta non è presupposizione (ammesso che si possa usare questo termine x una proposta) fra crico e l'agente, bensì fra crico e l'impresa. L'agente è un intermediario, non dimentichiamolo..
La proposta, se fosse valida, presenta diversi punti che non vanno:
1. diventa preliminare alla comunicazione dell'accettazione, si sottintende un'altra scrittura, ma la clausola non è comprensibile
2.viene previsto un versamento iniziale di caparra e un ulteriore caparra. La caparra è una, magari versata in piu momenti, ma una rimane...
3. la caparra iniziale è trattenuta dall'agenzia senza motivo. Perchè? e dove lo si stabilisce? Molto pericoloso trovarsi in quella situazione per l'agenzia.
In definitiva, mio parere personale, il contratto è nullo, ma se non lo fosse l'agenzia andrebbe pagata (guardando gli scritti, la morale è altra cosa) per una semplice inadempienza del venditore che non è piu in grado di vendere ciò che ha promesso.
Se vai in giudizio si apre un mondo che non voglio vedere