EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sinceramente in una situazione come la tua mi domando con quale coraggio l'acquirente decide di intentare causa.

Non si tratta di una questione di coraggio.

@ale121212 si chiede come mai deve pagare lui per errori che non ha fatto: io, che ho acquistato al doppio ed ora mi ritrovo casa che vale la metà, e non capisco più se devo affrancare / trasformare / ricorrere / rinunciare, allo stesso modo mi chiedo perché devo pagare per errori che non ho fatto.

Nell'altra discussione oramai è assodato che sia gli acquirenti come me che i venditori come @ale121212 sono vittime di un andazzo vergognoso che è stato avallato per anni da periti, banche, notai e comune stesso e fermato solo da una sentenza.

Peccato che, oggi, non solo nessuno se ne sia presa la responsabilità, ma, addirittura, il comune abbia aggiunto a questa grottesca situazione un livello di confusione inimmaginabile ed un'interpretazione delle norme vigenti a dir poco stravagante.

Confusione in cui a pagare siamo sempre noi acquirenti, venditori e agenti immobiliari: oggi, dopo mesi di attesa, spunta all'orizzonte la triste possibilità che io rimanga "incastrato" nei miei 50 mq, potendoli vendere solo a prezzo imposto.
Oggi, io ed il mio agente immobiliare siamo qui, ad aspettare l'elemosina del comune, che dia un cenno di vita e spieghi che cosa dobbiamo fare, e che fine abbiano fatto i 3500 euro versati per una trasformazione che fino al 5 maggio andava bene e che oggi non va più bene.

Non si parli, però, di coraggio, di estorsione: se deciderò, coll'amaro in bocca, di tirare dentro il precedente proprietario sarà solo per il coraggio dato dalla disperazione.
Se non ha speculato lui a vendere a libero mercato senza proprietà, non speculerò nemmeno io chiedendogli i soldi indietro.

Si vada a vedere, invece, di chi sono le colpe e le responsabilità e ci si chieda com'è possibile che, ancora oggi, a un anno dalla sentenza, il comune non sta lavorando alcuna pratica di affrancazione e non abbia risposta a nessuna domanda.

Sbagliare è umano, ma perseverare gettando nella disperazione centinaia di acquirenti e venditori è, come minimo, diabolico.
 
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Utente Cancellato 67606

Ospite
Si vada a vedere, invece, di chi sono le colpe e le responsabilità e ci si chieda com'è possibile che, ancora oggi, a un anno dalla sentenza, il comune non sta lavorando alcuna pratica di affrancazione e non abbia risposta a nessuna domanda.

Sbagliare è umano, ma perseverare gettando nella disperazione centinaia di acquirenti e venditori è, come minimo, diabolico.
Ma qui il problema è completamente differente, il venditore è stato citato per ri-avere i soldi dell'acquisto, non credo l'acquirente sia interessato all'affrancazione.

Stiamo parlando 2 lingue diverse...
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma qui il problema è completamente differente, il venditore è stato citato per ri-avere i soldi dell'acquisto, non credo l'acquirente sia interessato all'affrancazione.

Stiamo parlando 2 lingue diverse...

No.

Io il venditore potrei metterlo in mora per la ripetizione dell'importo versato indebitamente rispetto al prezzo imposto.

Poi, in sede di patteggiamento, potremmo ovviamente accordarci per il rimborso della sola affrancazione.

Stiamo parlando della stessa cosa, non c'è differenza.
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
No.

Io il venditore potrei metterlo in mora per la ripetizione dell'importo versato indebitamente rispetto al prezzo imposto.

Poi, in sede di patteggiamento, potremmo ovviamente accordarci per il rimborso della sola affrancazione.

Stiamo parlando della stessa cosa, non c'è differenza.
Magari sarò io ad essere sospettoso, ma se chiedono 160.000 + tutti gli interessi, dubito di accontentino dell'affrancazione che costerà 20-30.000 euro ... a meno che non siano brave persone.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
lui inconsapevole non può essere, quando ha acquistato c'eran le clausole nell'atto. Può comunque chiedere a un'avvocato se può rivalersi sul notaio che ha rogitato ultimamente e che doveva quantomeno leggersi l'atto di provenienza.
Non sarei del tutto certo che c'erano le clausole nell'atto. Io sono uno die primi acquirenti di un appartamento di questo tipo e nel mio atto non c'era neanche l'ombra di clausole che limitassero il prezzo di possibile rivendita a terzi, ed anche la Convenzione con il Comune che sono riuscito ad trovare, non riporta queste clausole in modo preciso (in tutti gli articoli in cui si parla di prezzo massimo, che per inciso non mi è stato applicato neanche in sede di primo acquisto, si fa riferimento SOLO come vincolo per l'Impresa costruttrice (il concessionario) senza alcuna indicazione per gli "aventi causa" (il primo ed i successivi acquirenti.
Io ho scoperto il problema solo perché un competente Agente Immobiliare, che avevo contattato per vendere il mio appartamento, mi ha parlato di questa problematica che aveva appena avuto con un altro cliente.
 

sattenn

Membro Junior
Privato Cittadino
la cosa drammatica e' che in questo paese non si riesce mai a creare uno spirito di comunita', siamo sempre pronti ad accettare il pretesto per farci la guerra tra poveri. la mia situazione e' quella di prima proprietaria che cerca di vendere rispettando tutte le clausole uscite fuori con la sentenza del 2015 ma che e' bloccata perche' non mi permettono ne' di fare il riscatto del diritto di superficie (pratica ferma da ottobre 2015) ne' di fare la trasformazione per vendere a libero mercato (domanda di gennaio 2016 integrata a maggio 16). ma ho ascoltato parecchi secondi e terzi acquirenti inviperiti contro i propri venditori, come se fossero loro i colpevoli di tutta questa frode.
la questione del rincaro del prezzo nn e' tanto dovuta dalle mega agevolazioni dell'edizione agevolata, ma dall'aver comprato nel pieno della bolla immobiliare MONDIALE. Non hanno frodato il povero acquirente vendendo un appartamento in periferia facendolo passare per la villa all'olgiata, ma all'epoca i prezzi erano folli ovunque. ora quei poveracci che fanno? il comune rilasciava nulla osta per il prezzo libero, il notaio avallava l'inacettabile nel resto d'italia e il venditore diventa il delinquente???
come diceva qualcuno: riusciranno questi a stare in pace con la propria coscienza? il nemico non e' un altro poveraccio come noi ma il comune che ha creato questo caos. coalizziamoci, facciamoci sentire, creiamo la notizia *************************************
ma non facciamo la guerra tra poveri
 
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