Dunque dovrò assolutamente aggiornarli nel caso in cui la proprietaria dovesse incassare la caparra. Bene grazie mille
Se vuoi un consiglio gratuito, meglio faresti a farla finita, di fare tutti quei tuoi pastrugni.
Ingerendoti di continuo nell'istruzione delle pratiche, creando turbative controproducenti per te ed irritanti per tutti quei soggetti che si stanno adoperando, per farti comperare la casa.
Il contratto che sostiene il tuo acquisto, è condizionato alla concessione di un mutuo, per di più al cento per cento.
Che un tale evento si verifichi non è per nulla scontato. Anzi.
L'esatto contrario.
Per questo effetto, la caparra che doveva sostenere il contratto, non e' stata incassata.
Sempre per lo stesso effetto, anche i termini dettati dal contratto, quello di aprile, sono tutti suscettibili di variazioni, se non ad un brusco stop di un nulla di fatto.
Ecco che in un contesto così scompaginato, andare a mettere pressione alla banca era di per sé assurdo.
Ritornarci, per farli rallentare eo per dettare improbabili linee sul quando o sul se stipulare il rogito, è ancora peggio.
Quando la banca si pronuncerà fissando il giorno e l'ora dell'atto, bisognerà presentarsi a prendere i soldi, prima che cambino idea.
Pure sul versante dei rapporti col venditore, prima di sbandierare diktat, ti occorre avere il nulla osta della banca.
Perché è chiaro, che in questa giungla di incertezze, la consegna dell'immobile differita, resta l'unica via possibile per dotare di effetti reali il contratto, che fino ad un minuto prima del rogito era tutto sgangherato.
Oppure credi davvero, che siano mobili e mobiletti, ad indurre il venditore a rischiare di non prendere i soldi...?