Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
ho capito, ma bisogna vedere al dilà delle minacce quali sono gli accordi tra avvocati, mi spiego, gli avvocati stanno facendo le veci vostre e se si sono ufficialmente accordati nel rogitare domani, è implicito che l'altra parte sia daccordo. Se non si presenta a mio avviso è inadempiente avendo accettato la data ulteriore del 4 luglio. altro è se gli avvocati sempre ufficialmente si sono accordati di andare a rogito solo dopo che il venditore a ricevuto a cifra richiesta. Per questo ti dovresti confrontare con il tuo avvocato e capire bene la situazione.
 

disperata

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Allora, la data in realtà l'abbiamo decisa noi in base alla disponibilità della banca e del notaio.. e il nostro avvocato l'ha comunicato al loro. Noi abbiamo cercato di contrattare per 5000€, ma loro hanno minacciato di non presentarsi se non li avessimo risarcito di 10.000€.. la mia domanda è, loro possono essere a questo punto considerati a loro volta inadempienti anche se il contratto è scaduto al 30 maggio?
 

FabioZerbinati

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Voi andate comunque e verbalizzate la presenza, banca compresa.
La buona fede contrattuale è importante.
Poi ci sarebbe da capire se vi sono state evidenti negligenze dei terzi per un eventuale rimborso del danno ipoteticamente da versare.
Di certo prima di un giudice si passa comunque in arbitrato e li bisogna poi vedere che succede.
Inoltre, come è stata formulata la clausola?
È un "entro e non oltre" perentorio? Se non è così cambia molto la situazione.
Siamo in una situazione di inadempienza si, ma discutibile nelle colpe e negli importi.
Ancora, il legale non trova punti di nullità della proposta accettata? Di solito i moduletti delle agenzie hanno buchi a cui aggrapparsi....
 

disperata

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
poi sinceramente non capisco quale danno sia loro stato causato da avanzare tale richiesta.. leggendo qua e là risulta che può anche essere loro diritto, ma non è comunque quantificato il danno subito e sinceramente anche noi ne stiamo subendo sia dal ritardo causato dall'agente che successivamente dal mancato appuntamento per rogitare visto che né la banca né notaio potevano..
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
come che sia, adesso vi trovate anche a dover pagare la parcella del vostro avvocato (e le spese qualora doveste risultare parte soccombente).
prima di mettere in mezzo i legali avete provato a sentirvi direttamente? va bene tutto, ma sforate di quattro giorni, non quattro mesi...
 

Rosa1968

Membro Storico
La penale l'avreste dovuta pattuire prima, ovvero quando è stato poi fissato il termine perentorio. Non puoi concedere la proroga senza dire nulla e poi applicare la penale. Sembra più un ricatto oggi vista così.
Il mio consiglio è mettersi dalla parte ragione, convocali al rogito e vedi gli accadimenti, la convocazione deve avvenire per telegramma

ma sforate di quattro giorni, non quattro mesi...
attenzione, il termine era perentorio, stabilito dopo la prima scadenza. Questo termine andava rispettato, anche se tra persone normali, una volta appurato il ritardo non dovuto all'utente ma da terzi, si è arrivati e stop, stappiamo una bottiglia di champagne. Ma fa caldo e tutto si complica.
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
poi sinceramente non capisco quale danno sia loro stato causato da avanzare tale richiesta.. leggendo qua e là risulta che può anche essere loro diritto, ma non è comunque quantificato il danno subito e sinceramente anche noi ne stiamo subendo sia dal ritardo causato dall'agente che successivamente dal mancato appuntamento per rogitare visto che né la banca né notaio potevano..

Infatti il danno va’ provato.

Se poi, vi e’ stato il versamento della caparra, quello e’ l’entita’ del danno.
Quindi si presume che non si procede.

Non esiste la caparra oltre al danno.

O uno o l’altro.

Convocali al rogito.

Vedrai che vengono eccome.
 

disperata

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Faccio delle precisazioni perché sono stata poco chiara, vista anche l'inesperienza. sul contratto c'era scritto :" l'atto notarile verrà stipulato entro il 30 maggio 2018 dal proponente al momento del rogito, presso...", non c'è la condizione sospensiva. Il 24 maggio, mediante lettera informale, il venditore mi invitava a comunicargli la data in cui sarebbe stato possibile rigirare, entro e non oltre il termine perentorio di 7 giorni dal ricevimento della lettera (io l'ho ricevuta solo il 31 maggio, perché nel frattempo avevo dovuto lasciare la casa dove eravamo in affitto), decorso tale termine sarebbe stato costretto a considerare nulla la proposta di acquisto e pertanto a trattenere la caparra di 10.000€ versata, aggiungendo che si riservava il diritto di agire per ottenere il risarcimento del danno causato dalla mancata vendita dell'immobile. A tale lettera ho risposto che a causa di ritardi bancari mi vedevo costretta a dare la mia disponibilità a rogitare entro il 30 giugno compatibilmente con i tempi bancari. Alla mia risposta, il 15 giugno, seguì una diffida ad adempiere ex art 1454 cc, inviata questa volta direttamente dal loro avvocato, con la quale mi invitava ad adempiere entro il termine perentorio di 15 giorni e che qualora non venisse effettuato il rogito, il contratto si intendeva risolto, la caparra trattenuta e si riservava il diritto di chiedere il risarcimento. Da quel momento in poi, mi sono affidata anch'io ad un legale. Ma per ulteriori ritardi non siamo potuti andare in atto il 30 giugno, ma dovremmo farlo domani 4 luglio. Spero di essere stata più chiara. Grazie per le risposte.
 

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