Lola94

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Oggi abbiamo fatto una proposta per una casa in vendita in questa agenzia in saldo stralcio, solamente dopo aver fatto la proposta l agente immobiliare ci ha detto che lui voleva 1000 euro subito come caparra per la sua provvigione , e in casa in cui la banca avesse rifiutato la nostra proposta lui si sarebbe comunque trattenuto una parte per il suo rimborso spese. È possibile pretendere questi soldi ? Si è giustificato dicendo in modo anche alterato che lui ha molte spese visto che è un caso particolare
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
La provvigione all'agenzia è dovuta solamente a conclusione dell'affare e nel tuo caso questo avverrà solamente nel caso in cui la tua proposta venga accettata e la banca dia l' o.k. per il mutuo (se ho ben interpretato ciò che descrivi,o vvero che necessiti di un mutuo).

Può essere comunque richiesto un rimborso spese (indipendentemente dall'accettazione) ma solamente per le spese specifiche sostenute su tua richiesta e comunque dimostrabili.

Il fatto che l'agenzia "abbia delle spese", è da configurarsi tra le normali spese di esercizio di un'attività e/o rischio d'azienda che dir si voglia, e perciò restano unicamente fatti suoi.
 

Lola94

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Tante grazie della risposta, noi pagheremo in contanti senza necessità di mutuo, visto che il proprietario non ha pagato la banca ora è diventata proprietaria della casa quindi la proposta di acquisto l abbiamo dovuta fare alla banca e non al proprietario, ma solamente dopo ci è stato chiesto dall agenzia ( o meglio preteso) di dare questi 1000 euro come caparra per il lavoro dell agenzia, cosa che mi è sembrata fin da subito alquanto strana.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Può essere comunque richiesto un rimborso spese (indipendentemente dall'accettazione) ma solamente per le spese specifiche sostenute su tua richiesta e comunque dimostrabili.
Vero.
Normalmente si fa presente subito , non dopo la firma della proposta di acquisto. Ti informo, e tu decidi se proseguire, consapevole di dover sostenere spese in caso di non accettazione della proposta.
solamente dopo ci è stato chiesto dall agenzia ( o meglio preteso) di dare questi 1000 euro come caparra per il lavoro dell agenzia, cosa che mi è sembrata fin da subito alquanto strana.
Molto sgradevole , e soprattutto fa pensare che l’agente non sia molto fiducioso sulla possibilità che la tua proposta venga accettata.
 

sgaravagli

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
a dir la verità non so dirti se è legale o meno...... se la pratica è difficile richiedo una provvigione più alta ma incasso solo se chiudo l'operazione
 
U

Utente Cancellato 76487

Ospite
Tante grazie della risposta, noi pagheremo in contanti senza necessità di mutuo, visto che il proprietario non ha pagato la banca ora è diventata proprietaria della casa quindi la proposta di acquisto l abbiamo dovuta fare alla banca e non al proprietario, ma solamente dopo ci è stato chiesto dall agenzia ( o meglio preteso) di dare questi 1000 euro come caparra per il lavoro dell agenzia, cosa che mi è sembrata fin da subito alquanto strana.


La prossima volta inserisci una clausola per la deroga dell'art. 1756 c.c. fissando un tetto alle spese che comunque restano sempre da documentare come spese per il buon esito della tua compravendita, come riportato da Emanuele.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Tante grazie della risposta, noi pagheremo in contanti senza necessità di mutuo, visto che il proprietario non ha pagato la banca ora è diventata proprietaria della casa quindi la proposta di acquisto l abbiamo dovuta fare alla banca e non al proprietario, ma solamente dopo ci è stato chiesto dall agenzia ( o meglio preteso) di dare questi 1000 euro come caparra per il lavoro dell agenzia, cosa che mi è sembrata fin da subito alquanto strana.

Se e’ un saldo stralcio la casa e’ ancora dei venditori.
Diversamente, ovvero se fosse gia’ della banca, la casa sarebbe all’asta.

La proposta andava intestata ai proprietari.
La prassi, prevede l’accettazione dei proprietari, prima che la banca formalizzi la lettera di definizione del debito gravante, reinviandola ai venditori.
Che assieme alla casa sono titolari di quel debito.

Da qui delle due l’una:

L’intermediario e’ un brocco e non sa’ neanche da che parte cominciare.

I mille euro d’anticipo richiesti si giustificano per una sua condizione di necessita’

Oppure, l’intermediario, teme che sia ormai tardi per intervenire.
Con le procedure gia’ attivate, nel tentativo di una manovra in estremis, forte dell’assenza di mutuo a sostenere il vostro acquisto, da sottoporre al creditore, prima che la casa finisca all’incanto.

Si spiegherebbe la richiesta, assai singolare, dei mille euro di “franchigia”, come rimborso per lo sforzo inutilmente profuso.

Circostanza definita singolare, perche’ le prassi e i metodi consueti per temporeggiare e serrare l’azione delle banche, sono di ben altro stampo.

Atteso che queste, in tali procedure, non pagano mai alcuna mediazione.
Meno che meno la paga il venditore ormai alla canna del gas.

Di fatto se la casa va’ all’asta i giuochi sono finiti per tutti.

L’intermediario non avra’ le sue mediazioni.
L’acquirente non conseguira’ un buon affare.
Il venditore sara’ esecutato.

L’esatto contrario di cio’ che accade in una pratica a saldo e stralcio.

Quanto costa la casa @Lola94 e quanto potrebbe valere...?
 
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Lola94

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La proposta andava intestata ai proprietari.
La prassi, prevede l’accettazione dei proprietari, prima che la banca formalizzi la lettera di definizione del debito gravante, reinviandola ai venditori.
Che assieme alla casa sono titolari di quel debito.

Da qui delle due l’una:

L’intermediario e’ un brocco e non sa’ neanche da che parte cominciare.

I mille euro d’anticipo richiesti si giustificano per una sua condizione di necessita’

Oppure, l’intermediario, teme che sia ormai tardi per intervenire.
Con le procedure gia’ attivate, nel tentativo di una manovra in estremis, forte dell’assenza di mutuo a sostenere il vostro acquisto, da sottoporre al creditore, prima che la casa finisca all’incanto.

Si spiegherebbe la richiesta, assai singolare, dei mille euro di “franchigia”, come rimborso per lo sforzo inutilmente profuso.

Circostanza definita singolare, perche’ le prassi e i metodi consueti per temporeggiare e serrare l’azione delle banche, sono di ben altro stampo.

Atteso che queste, in tali procedure, non pagano mai alcuna mediazione.
Meno che meno la paga il venditore ormai alla canna del gas.

Di fatto se la casa va’ all’asta i giuochi sono finiti per tutti.

L’intermediario non avra’ le sue mediazioni.
L’acquirente non conseguira’ un buon affare.
Il venditore sara’ esecutato.

L’esatto contrario di cio’ che accade in una pratica a saldo e stralcio.

Quanto costa la casa e quanto potrebbe valere...?



A noi sin da subito è stato detto che la casa era oramai della banca e che il prossimo passo è l asta, il valore catastale della casa è 30000 e noi abbiamo fatto la proposta a 28000, la banca avrebbe voluto 35000
 
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Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
1) Il proprietario non è la banca o altro creditore in procedura.

Anche se siamo al 150° tentativo di vendita in asta, la proprietà è sempre dei venditori. Potrebbero anche essere già stati buttati fuori di casa dal tribunale, ma sempre proprietari risultano e tali sono ufficialmente.

Debitori, esecutati e proprietari allo stesso tempo.

Il saldo e stralcio si può tentare in qualsiasi momento, prima del pignoramento o anche nel caso di cui sopra con aste deserte alle spalle e una prossima già fissata. Non è detto ovviamente che sempre riesca.

Quindi il proprietario è sempre e soltanto l'unico soggetto che ha titolo di vendere, anche se c'è un pignoramento. Basta non faccia azioni che danneggino i creditori.

Se invece l'asta va a buon fine, dopo saldo prezzo e decreto di trasferimento allora il proprietario sarà qualcun altro.

2) Continuo a rabbrividire quando leggo "facciamo la proposta alla banca" come se fosse l'unico soggetto a poter dire la sua. In alcuni casi sì, in tanti altri no e se non lo metti in conto sono guai.


3) Alla banca non interessa il valore catastale dell'immobile ma quanto è il debito maturato e quanto ritiene di poter ricavare in asta immobiliare o altre espropriazioni. Se la tua offerta è convincente potrebbe accettare. Poi devi metterti d'accordo similmente con altri creditori che possono arrivare quando meno te l'aspetti e ti bloccano l'operazione. Tutto fattibile se ci sono le condizioni e sai come fare.
 

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