Aggiungerei anche un aspetto sociale. Forse qui in Italia più che altrove, alla casa viene attribuito un "valore aggiunto" affettivo che trascende da ciò che in sostanza realmente é: un oggetto, di estremo valore sia in termini di sacrifici economici, sia in termini di risvolti e aspettative sociali, ma pur sempre un oggetto. Se e quando la gente riuscirà ad astrarsi mentalmente e criticamente da questo aspetto, attribuendone il significato oggettivo che realmente ha, forse saremo sulla strada buona per discutere realisticamente e serenamente di valutazioni, prezzi, compravendite, etc.