il cliente in fase di compilazione dello stampone volesse dei chiarimenti a chi chiede? Al collaboratore che non ha titolo per farlo.
Se volesse modificare lo stampone nello spazio riguardante l'annotazione con chi tratta? Con il collaboratore? Le modifiche avvengono 9 volte su 10.
Il collaboratore non è inibito alla consulenza. Può legittimamente dare qualsiasi delucidazione. Tanto è vero che la figura professionale del "consulente immobiliare" non richiede nel nostro ordinamento alcun tipo di abilitazione.
In merito alle modifiche che un collaboratore dovesse apportare su richiesta del proponente, nulla vieta che l'agente le possa supervisionarle in una fase successiva.
Quello che conta è che alla fine la proposta sia ben fatta.
Ti faccio un altro esempio: nella mia azienda lavorano come dipendenti sia abilitati che collaboratori che non sono agenti immobiliari. In entrambi i casi incarichi e proposte devono avere i contenuti che "io voglio" in quanto titolate e responsabile. Che sia un "titolato" o un "non titolato", il contenuto dei contratti deve essere corrispondente a ciò che l'azienda richiede. Ogni contratto viene supervisionato e sottoscritto da me o dal mio socio.