rispostoIn merito al mutuo per copretura lavori ti ho mandato un messaggio privato.
Matteo
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rispostoIn merito al mutuo per copretura lavori ti ho mandato un messaggio privato.
Matteo
qui altri Agenti Immobiliari gli suggeriscono di svendere.
Mi spiace per matbif, ma purtroppo se non si riacquista entro 12 mesi dalla vendita della "prima casa" altro immobile per il quale si usufruisce delle agevolazioni prima casa il credito d'imposta è perduto per sempre.
si..vero...ma ha ragione anche antonio, perchè il riacquisto entro 12 mesi dalla vendita di un immobile acquistato con agevolazione 1° casa è un requisito essenziale affinchè si crei il credito (che poi o lo utilizzo subito per il nuovo acquisto, oppure entro 10 anni in sede IRPEF o nei modi che ho specificato in più su al post #20)Il credito di imposta, se non utilizzato per il riacquisto, può essere anche compensato con altri tributi e contributi dovuti in sede di versamenti unitari con il modello f24 .
Perchè parlate di svendere? Io, sinceramente, non riesco a capire. Si svende un bene quando viene ceduto dietro un corrispettivo inferiore al suo reale valore. L'immobile in questione non è stato ancora venduto. Perchè? Ha forse vincoli particolari che ne ostacolano la libera compravendita? Non credo. E' in uno stato tale che sarebbe opportuno abbatterlo e, forse, ricostruirlo? Neanche. Quindi? probabilmente non è stato ancora venduto perchè non vi è incontro tra domanda ed offerta. Quindi io non parlerei di svendere ma, piuttosto, di realizzare un prezzo inferiore a quello che si era sperato, che sia comunque perfettamente rispondente alla situazione attuale del mercato. In soldoni: se chiedo 1.000 e me ne offrono 500 il mio bene vale 500, purtroppo o per fortuna.
Per Guglielmo;
Si parla di svendere perche alienare un bene al 25/30% in meno del suo valore e' svendere.
Il campo immobiliare sicuramente non e' il mio, ma sul commerciale posso dire molto
La legge della domanda e dell'offerta si basa su grande scala, non su un singolo episodio.
Se c'e troppa offerta di un bene il valore di mercato cala, se c'e più domanda che offerta il valore sale.
Pensare che d valore possa oscillare di un 10% mi sta bene, del 30% no.
Tornando al tuo esempio se vedo una villetta che viene offerta ad 1.000.000 di euro e io ne offro 500.000 il suo valore e' 500.000?
Venendo al mio caso, devo considerare che acquistare come seconda casa mi verra' a costare circa il 7% in più di imposte, un altro aumento lo avro' nella stipula del mutuo come seconda casa anziche come prima. Il tutto puo' valere circa il 7/8% sul prezzo di vendita del mio immobile.
Percio se accetto una offerta più bassa del 10% di quanto mi aspettavo posso ritenerlo accettabile. Una richiesta più bassa del 25% assolutamente no.
Quel che dite è giusto. Si svende se si aliena un bene ad un prezzo inferiore rispetto al suo valore. E sono d'accordo. La domanda era differente invece: siete certi che quello che ritenete congruo come valore sia, in effetti, il reale valore dell'immobile? Io rivedrei questo punto, per capire se, in effetti, cederlo ad un 30% in meno (per esempio) di quanto si sta chiedendo sia una reale svendita o se sia un centrare il prezzo di mercato. Tutto qui.
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