Stasera vi propongo due documenti "storici", che ho ritrovato nell'archivio di mio padre, primo acquirente, nel 1990, di un appartamento in diritto di superficie.
Si tratta della fantastica brochure del roboante
Progetto Forever [ proprietari per sempre ] , del comune di roma e della gemma spa, che venne recapitata a casa dei miei nel lontano 2005, dopo l'approvazione della delibera 54/2003.
E della relativa lettera che ricevettero, sempre nel 2005, dal IX dipartimento, a firma di Giancarlo D'Alessandro, assessore ai lavori pubblici del comune, sempre per pubblicizzare la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.
Un passaggio dalla brochure: "
Accettare l'offerta del comune di roma per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà farà sì che quanti decideranno in tal senso diventeranno a pieno titolo e senza alcun limite di durata, titolari per sempre della propria abitazione. Anche i vincoli nei confronti dell'Amministrazione Comunale andranno definitivamente a decadere".
Un altro passaggio dalla lettera di Giancarlo D'Alessandro:"
Aderendo all'iniziativa, mediante la stipula di una nuova convenzione tra Lei e il comune, verranno eliminati i vincoli legati alla concessione del diritto di superficie: vincoli temporali e vincoli riferiti alla piena disponibilità del bene".
All'epoca, mio padre non aderì alla sedicente pubblicità, anche se ci pensò...
Diversi vicini di casa aderirono, visto il messaggio piuttosto chiaro, e acquistarono la piena proprietà.
Gli stessi vicini di casa che, oggi, come me, come mio padre e come tanti altri, devono affrancare.
Leggi e delibera sono ancora quelle della brochure e della lettera.
Allora, come vogliamo definire quello che stiamo subendo? Banditismo? Truffa? Pirateria? Associazione a delinquere?
Se, come vuole il comune, la sentenza dice che senza affrancazione non si può vendere a prezzo libero, allora immagino che chi ha prodotto queste pubblicità e queste lettere debba stare in galera.
O, al contrario, se è vero quello che sostengono lettera e brochure (e pure la legge), allora non deve essere richiesta alcuna affrancazione a chi trasforma o ha trasformato.
O forse, caro
@Santi60, si tratta solo di innumerevoli refusi? Magari le brochure e le lettere sono state solo il frutto di una allucinazione collettiva.
Magari è tutta colpa di quell'assessore che ha firmato la lettera, bisognerebbe fare causa a lui.