Santi60

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su come interpreta Santi dovrebbe essere cosi, putroppo non ho il libro per approfondire l'argomento, ma se leggo le pagine 214 e 215 qualche dubbio mi resta e non escludo che mi manca qualche passaggio. Forse la soluzione è attenersi alla propria convenzione.
Secondo me l'unica è rifarsi a cosa dice nel dettaglio ciascuna Convenzione. Da quello che ho visto, nel Comune di Roma le varie Convenzioni si sono evolute nel tempo cambiando le clausole relative alla Locazione, in special modo per le Convenzioni fatte proprio per i casi in cui il Costruttore/Cooperativa invece di realizzare alloggi per la vendita li realizzava proprio per la Locazione permanente e le percentuali da applicare sul prezzo massimo di cessione erano diverse da quella prevista, a suo tempo, per il c.d. "equo canone".
Un'altra considerazione importante da fare è che, ai tempi del "Equo Canone" l'unica tassazione su quanto incassato dai proprietari come canone di locazione era l'IRPEF, mentre, ultimamente, con l'avvento dell'IMU, se si va ad applicare l'Equo canone (che andrebbe anche ad escludere l'applicazione della c.d. "cedolare secca") si rischia di dover affittare "a gratis" (dopo aver tolto tutte le tasse statali e locali) e, a questo punto, se non serve più come alloggio familiare date le mutate condizioni (es.: nascita di altri figli o trasferimento sede di lavoro) tanto vale tenersi l'appartamento sfitto, quantomeno per non correre il rischio di vederselo distruggere da conduttori maldestri ...
 

Nicestar

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Secondo me l'unica è rifarsi a cosa dice nel dettaglio ciascuna Convenzione. Da quello che ho visto, nel Comune di Roma le varie Convenzioni si sono evolute nel tempo cambiando le clausole relative alla Locazione, in special modo per le Convenzioni fatte proprio per i casi in cui il Costruttore/Cooperativa invece di realizzare alloggi per la vendita li realizzava proprio per la Locazione permanente e le percentuali da applicare sul prezzo massimo di cessione erano diverse da quella prevista, a suo tempo, per il c.d. "equo canone".
Un'altra considerazione importante da fare è che, ai tempi del "Equo Canone" l'unica tassazione su quanto incassato dai proprietari come canone di locazione era l'IRPEF, mentre, ultimamente, con l'avvento dell'IMU, se si va ad applicare l'Equo canone (che andrebbe anche ad escludere l'applicazione della c.d. "cedolare secca") si rischia di dover affittare "a gratis" (dopo aver tolto tutte le tasse statali e locali) e, a questo punto, se non serve più come alloggio familiare date le mutate condizioni (es.: nascita di altri figli o trasferimento sede di lavoro) tanto vale tenersi l'appartamento sfitto, quantomeno per non correre il rischio di vederselo distruggere da conduttori maldestri ...


In conclusione : non la posso vendere! non la posso affittare! continuo a pagare le tasse! ....... Allora mi faccio un'assicurazione incendi e furto e poi la brucio! Ovviamente scherzo! E' bene precisarlo, con la sfiga che ho, potrebbe veramente bruciarsi la casa, usano questo post come prova e mi ritrovo pure in galera.
 
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Santi60

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In conclusione : non la posso vendere! non la posso affittare! continuo a pagare le tasse! ....... Allora mi faccio un'assicurazione incendi e furto e poi la brucio! Ovviamente scherzo! E' bene precisarlo, con la sfiga che ho, potrebbe veramente bruciarsi la casa, usano questo post come prova e mi ritrovo pure in galera.
In effetti, le Leggi che nel corso degli anni sono state promulgate su questo tipo di alloggi fanno pensare che chi le ha pensate non fosse proprio a posto con il cervello, oppure le abbia scritte in questo modo seguendo il detto "nel torbido si pesca meglio ..."
 

EmiVal

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Secondo me l'unica è rifarsi a cosa dice nel dettaglio ciascuna Convenzione. Da quello che ho visto, nel Comune di Roma le varie Convenzioni si sono evolute nel tempo cambiando le clausole relative alla Locazione, in special modo per le Convenzioni fatte proprio per i casi in cui il Costruttore/Cooperativa invece di realizzare alloggi per la vendita li realizzava proprio per la Locazione permanente e le percentuali da applicare sul prezzo massimo di cessione erano diverse da quella prevista, a suo tempo, per il c.d. "equo canone".
Un'altra considerazione importante da fare è che, ai tempi del "Equo Canone" l'unica tassazione su quanto incassato dai proprietari come canone di locazione era l'IRPEF, mentre, ultimamente, con l'avvento dell'IMU, se si va ad applicare l'Equo canone (che andrebbe anche ad escludere l'applicazione della c.d. "cedolare secca") si rischia di dover affittare "a gratis" (dopo aver tolto tutte le tasse statali e locali) e, a questo punto, se non serve più come alloggio familiare date le mutate condizioni (es.: nascita di altri figli o trasferimento sede di lavoro) tanto vale tenersi l'appartamento sfitto, quantomeno per non correre il rischio di vederselo distruggere da conduttori maldestri ...

E nel caso si applicasse il canone concordato avresti la stessa opinione?
 

Santi60

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Il guaio è che era coinvolta la Gemma...
Bancarotta fraudolenta: ecco dove finivano i soldi della Gemma spa - Corriere Roma
Comune, la truffa dei 5mila condoni falsi
Quindi tutto quanto fatto in quel periodo è facilmente attaccabile.
Fra l'altro all'epoca ero in affitto in un appartamento del Laurentino, ed il padrone di casa, quasi un amico, mi aveva affidato la gestione di tutto. Lessi quindi anche io la lettera della Gemma, e seguii gli sviluppi successivi: in pratica siccome le magagne dell'immobile seguono l'immobile e non chi le commette, entrando in proprietà del terreno i fortunati neoproprietari sarebbero stati chiamati a rifondere in solido i proprietari dei terreni che avevano vinto la causa contro il comune e che bussavano a soldi (diversi miliardi di lire). Poi il comune ha cercato di far pagare a tutti, coi famigerati conguagli... Ma è lo stesso tutta una truffa.
Per esempio prendete i palazzinari che hanno acquistato tutti i terreni agricoli intorno a Roma ed ora li stanno edificando: hanno pagato la differenza tra terreno agricolo e terreno edificabile ai proprietari dei terreni? :rabbia:
Questa è un'altra testimonianza che contraddice chiaramente le parole dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma che, nell’intervista scaricabile da questo link https://youtu.be/onMY1Rnnor8 , quando parla del “gruppo di operatori imbroglioni che si sono impadroniti della 167 a Roma”, cerca di minimizzare la questione dicendo che tali operatori “sono una piccolissima parte”, ma, al contrario, sembra proprio che siano una piccolissima parte solo gli operatori onesti che hanno seguito le regole e venduto effettivamente a prezzo calmierato, mentre la maggioranza degli operatori ha solo speculato sulle agevolazioni senza riversarle, nei casi migliori, a vantaggio degli acquirenti e, nei casi peggiori, dileguandosi col bottino senza neanche completare gli appartamenti e/o le opere di urbanizzazione che si erano impegnati a realizzare in base alle Convenzioni con il Comune di Roma (che, da parte sua, si è guardato bene dal controllare).
 

Santi60

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Non perdi tempo. È un documento valido che evidenzia l'aspetto delle seconde vendite.
Vista l'omertà a riguardo non ci vedo nulla di sbagliato.
Se vedi il sondaggio sul gruppo facebook su 140 ben 81 persone sono secondi acquirenti che hanno acquistato a prezzo di mercato mentre i primi acquirenti che hanno acquistato a di più sono 19.
@fab74 che i secondi acquirenti che hanno acquistato a prezzo maggiorato siano di più dei primi acquirenti è normale poiché, a partire da oltre 30 anni fa, uno stesso alloggio può essere stato rivenduto più volte mentre un dato appartamento si acquista una volta sola dal Costruttore/Impresa.
 

giannelmo

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Questa è un'altra testimonianza che contraddice chiaramente le parole dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma che, nell’intervista scaricabile da questo link https://youtu.be/onMY1Rnnor8 , quando parla del “gruppo di operatori imbroglioni che si sono impadroniti della 167 a Roma”, cerca di minimizzare la questione dicendo che tali operatori “sono una piccolissima parte”, ma, al contrario, sembra proprio che siano una piccolissima parte solo gli operatori onesti che hanno seguito le regole e venduto effettivamente a prezzo calmierato, mentre la maggioranza degli operatori ha solo speculato sulle agevolazioni senza riversarle, nei casi migliori, a vantaggio degli acquirenti e, nei casi peggiori, dileguandosi col bottino senza neanche completare gli appartamenti e/o le opere di urbanizzazione che si erano impegnati a realizzare in base alle Convenzioni con il Comune di Roma (che, da parte sua, si è guardato bene dal controllare).
Pare che il controllo spetti alla regione e non al comune. Chissà se qualcuno può dirimere la questione? Mi sembra tutt'altro che secondaria.
Nella puntata che Raitre ha dedicato alle truffe dei Pdz hanno parlato di un tavolo tra comune, regione ed associazioni, ma non ho capito se è solo un'intenzione o se si sono già riuniti.
 

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