Grazie mille per la risposta. Quindi mi sembra di capire la strategia ottimale sarebbe di far partire comunque la pratica di trasformazione e farla seguire dalle opportune azioni legali qualora i tempi non vengano rispettati come da legge.
Dal sito del Comune di Roma mi sembra che per la pratica vengano richiesti i documenti come da modulo "richiesta di preadesione":
Modulistica
>(dato che c'è uno sconto del 50% secondo la Deliberazione 40/2016)
Potresti fornire per favore un riferimento se disponibile riguardo a questo sconto? (link URL)
Per calcolare (anche indicamente) il corrispettivo per la trasformazione esiste qualche riferimento? (calcolatore come quello gentilmente reso disponibile sul forum per l'affrancazione?) O avere un indicazione di massima?
Grazie ancora
S.
Per quanto riguarda lo "sconto", ammesso poi che sia ammesso poiché ci sono pareri discordi in materia, occorre leggere il punto 6 a pag. 13 della Deliberazione 40/2016 scaricabile dal link
http://www.urbanistica.comune.roma.it/images/pdz/delib/dcsac-2016-40-affrancazione.pdf che così recita:
'
6. I “valori venali” di cui al precedente punto 5, laddove riferiti ai sotto riportati n. 14 Piani di Zona, sono sostitutivi dei precedenti approvati con le deliberazioni di Assemblea Capitolina n. 55 del 25 luglio 2011, di Giunta Capitolina n. 297 del 19 ottobre 2012 e di Giunta Capitolina n. 240 del 22 maggio 2013. In particolare, in coerenza con quanto già previsto dalle precedenti deliberazioni ed ai soli fini del calcolo del corrispettivo per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie, deve intendersi confermato l’abbattimento di tali valori venali nella misura del 50%:'
C'è comunque da osservare che quanto citato in questo punto è quantomeno fuorviante, anzi, direi completamente FALSO, poiché non c'è la benché minima "
coerenza con quanto già previsto dalle precedenti deliberazioni", poiché tali deliberazioni non avevano mai previsto alcun abbattimento del 50% (al massimo c'era stata una riduzione del 20%, per le adesioni entro un certo termine, ed un ulteriore riduzione del 10% , per le adesioni collettive di un intero condominio, riduzioni che, per altro, hanno avuto poco successo data l'assenza di una adeguata pubblicizzazione della possibilità di Trasformare). Per inciso, la Corte dei Conti ha anche giudicato illegittimo un abbattimento del 50%, ma coloro che hanno preparato le stime di tale Deliberazione 40/2016, presumo si siano resi conto di quanto siano assolutamente inique ed ingiustificabili, dato che, a volte, sono più di 4 volte superiori a quelle delle precedenti deliberazioni, e, quindi, si sono inventati di sana pianta la fandonia dell'abbattimento del 50% fatto in passato (inesistente) per "mascherare" questo assurdo incremento dei valori venali (sarebbe stato solo giustificabile un semplice aumento ISTAT dei valori precedentemente approvati) rispetto alle stime precedenti che erano disponibili solo per i 14 PdZ per i quali sarebbe consentita, teoricamente, la Trasformazione (dico teoricamente poiché da maggio 2016 le procedure di Trasformazione sono BLOCCATE e le relative domande restano in giacenza senza che nessuno ne faccia la relativa istruttoria. Perfino le pratiche precedenti che erano arrivate allo stadio di pagamento già effettuato dai richiedenti, non sono state finalizzate con il relativo atto notarile.
Per un calcolo approssimativo della Trasformazione si possono usare le stesse formule riportate nel "calcolatore delle affrancazioni", ma dimezzando il valore
F:
Valore venale dell'area e considerando pari ad 1 il valore
P:
Coefficiente X.
Il problema è che è praticamente impossibile determinare il valore
C:
Corrispettivo totale versato per diritto di superficie considerato dagli addetti del Comune di Roma dato che sembra tentino di ricavare, da una documentazione contabile che, spesso, è vecchia di decenni e, come tale, non del tutto affidabile, il corrispettivo effettivamente versato, a suo tempo, da imprese di costruzione e cooperative, senza considerare che, nel caso non fosse stato effettivamente versato il dovuto, secondo la Convenzione stipulata fra costruttore e Comune, non è certo colpa dell'attuale proprietario dell'alloggio, ma proprio del costruttore che è stato inadempiente dal punto di vista contrattuale e degli stessi addetti del Comune di Roma che, a suo tempo, non hanno controllato i pagamenti dei costruttori ed, in assenza o insufficienza di questi, non hanno incassato le relative fidejussioni previste nelle Convenzioni stipulate (ci sarebbe da chiedersi il perché di tali comportamenti sicuramente sanzionabili ...). Siamo cioè nella condizione assurda che il Comune ora per allora si rivalga sugli attuali proprietari, per un debito di responsabilità non loro, ma proprio degli addetti del Comune.
Un altro parametro che spesso gli addetti del Comune considerano in maniera piuttosto discutibile, sulla base di ragionamenti noti solo a loro, è la "Base millesimale" che, a volte, invece di essere 1000, è inferiore a questo valore convenzionale portando alla conseguenza assurda che, se tutti i proprietari di uno stesso condominio volessero Trasformare, il Comune potrebbe incassare un corrispettivo complessivo maggiore di quello associato all'intera cubatura del condominio stesso.