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Ritorniamo a qualche mese fa quando Giuseppe e l'associazione non erano iscritti e quindi non avrebbero potuto dare quest'informazione.bravo Giuseppe, come sai ti stimo moltissimo e sei un esempio per tutti (almeno per me). volevo rispondere invece a chi dice che l'associazione rema contro le attuali compravendite per farli ragionare su un punto:
torniamo indietro di qualche mese fa. Io sono il venditore e voglio vendere casa mia a prezzo di mercato, con il benestare del Comune di Roma che mi da il nullaosta. Partecipo ogni giorno a questo forum, dove una persona come Giuseppe mi dice che sto violando la legge e che non potrei vendere a libero mercato. Gli rispondo che è un rompiscatole, che vuole bloccare le compravendite immobiliari e che deve mettersi da parte perchè la funzione sociale dell'associazione non dovrebbe essere quella di impedire le compravendite. Bene, io comunque porto a termine l'affare, ingorando i consigli di chi mi dice che non sto agendo bene. Qualche mese dopo, mi ritrovo una lettera nella posta, è dell'avvocato dell'acquirente che mi chiede di restituire cifre da capogiro. La mia vita diventa davvero un'inferno. Non sarebbe stato meglio ascoltare l'associazione o chi per lei che ci suggeriva di non agire così? Se ad oggi l'Associazione vuole bloccare la delibera del Comune di Roma avrà le sue ragioni, ma probabilmente quella delibera, che per voi è l'ancora di salvezza, potrebbe rivelarsi in futuro una catastrofe ancora più grande, se fatta male. Io capisco che ci sono molte persone che si trovano nei guai, che non dormono la notte, ma la soluzione non può essere una delibera traballante. Il Comune di Roma deve prendersi le sue responsabilità ed evitare di partorire altri mostri.
se mi auguri la perdita della causa il notaio ne esce vittorioso. io non voglio colpire il venditore, anzi, spero che dimostri di non avere nulla da darmi (citarlo purtroppo è un atto dovuto). E non sono uno sponsor di Giuseppe, lo stimo e spero che altri, come lui, aprano gli occhi. Poi ognuno fa quello che crede sia meglio, per carità. Riportarti indietro di qualche mese fa (come speri), non ti avrebbe (forse) salvato da un eventuale causa di risarcimento per nullità contrattuale..... a quel punto avresti sperato di non aver mai venduto a libero mercato.Ritorniamo a qualche mese fa quando Giuseppe e l'associazione non erano iscritti e quindi non avrebbero potuto dare quest'informazione.
Ritorniamo a qualche mese fa quando e tanti di noi non erano iscritti a questo forum perchè non c'era bisogno.
Ritorniamo a qualche mese fa quando notai e comune rogitavano liberamente xche non era successo niente.
Ritorniamo a qualche mese fa quando noi che abbiamo acquistato liberamente a prezzo di mercato avremmo poturo rivendere a prezzo libero senza vedere sfumare i nostri investimenti.
Ritorniamo a qualche mese fa quando chi ha venduto casa e chi ha comprato casa non doveva barcamenarsi in lunghissime, ma lunghisse cause giudiziarie.
Volesse il cielo di poter tornare a qualche mese fa, darei chissà cosa x tornare a qualche mese fa.
Cesira abbiamo capito che sei uno sponsor di Giuseppe, ti auguro con tutto il cuore di vincere la avventura giudiziaria, auguro anche tantissimo alla persona che ti a venduto casa che tu non vinca. Posso augurare ad entrambi che riusciate entro i prossimi 20 anni ad uscirne con una vittoria verso comune e notaio....
Permettimi anche di dire che x il 90% di quelli iscritti questa conversazione la vita qualche mese fa era decisamente migliore, ed ha tutti la sentenza della cassazione, frutto magari anche del lavoro di un associazione come la vostra, ha decisamente rovinato la vita e il sonno di tantissi mi doi quindi ti prego non fare questo discorso.
Almeno che mi dici che tornando indietro questa sentenza sarebbe uscita 10 anni fa prima che comprassi casa.
P.s. Mi devo correggere ho scritto in pssato che la sentenza del 16 settembre è relativa ad una causa iniziata nel 2001 l, in realtà è iniziata nel 1997.... E sono comunque stato rimandati alla corte di appello quindi non hanno ancora finito
Perchè?... Tanto mi sarei potuto rivalere su comune e notaio come dici tu....sempre tra 20anni ... Intanto avrei venduto casa e estinto il mutuose mi auguri la perdita della causa il notaio ne esce vittorioso. io non voglio colpire il venditore, anzi, spero che dimostri di non avere nulla da darmi (citarlo purtroppo è un atto dovuto). E non sono uno sponsor di Giuseppe, lo stimo e spero che altri, come lui, aprano gli occhi. Poi ognuno fa quello che crede sia meglio, per carità. Riportarti indietro di qualche mese fa (come speri), non ti avrebbe (forse) salvato da un eventuale causa di risarcimento per nullità contrattuale..... a quel punto avresti sperato di non aver mai venduto a libero mercato.
Mica è un insulto darti dello sponsor di Giuseppe, anzi, poi x sua stessa ammissione ci sono iscritti della sua associazione in questa discussione, magari ecco sarebbe corretto palesarsi come tali, anche per avere una visione completa dei loro interventi....se mi auguri la perdita della causa il notaio ne esce vittorioso. io non voglio colpire il venditore, anzi, spero che dimostri di non avere nulla da darmi (citarlo purtroppo è un atto dovuto). E non sono uno sponsor di Giuseppe, lo stimo e spero che altri, come lui, aprano gli occhi. Poi ognuno fa quello che crede sia meglio, per carità. Riportarti indietro di qualche mese fa (come speri), non ti avrebbe (forse) salvato da un eventuale causa di risarcimento per nullità contrattuale..... a quel punto avresti sperato di non aver mai venduto a libero mercato.
Quindi ci sono altri fun che non si dichiarano... dato che il post che li annuncia non è di un minuto fa....sono diventata associata un minuto fa
Peccato che la maggior parte di noi, non avendo le necessarie competenze, non ha neanche immaginato che potessero esserci tutti questi vincoli; a suo tempo ci è stato semplicemente detto che avremmo dovuto attendere 5 anni per poter vendere.Veramente capisco benissimo perchè è proprio quello che mi è capitato nel luglio del 2009 quando io e mia moglie abbiamo firmato un compromesso per l'acquisto di un immobile sul PDZ Casal Monastero al prezzo di € 360.000. Nell'occasione abbiamo versato una caparra di € 50.000 e pagato una provvigione all'AI di € 12.500.
Quando, nel mese di settembre dello stesso anno, abbiamo preso visione della Convenzione senza nessuna difficoltà e senza bisogno di alcun esperto, abbiamo capito che la casa che ci era stata "rifilata" non valeva affatto 360.000 bensì 140.000 poichè nella ridetta Convenzione, a chiare lettere (art. 14 dei Patti, condizioni, ect), era testualmente scritto che "Il prezzo massimo di qualsiasi cessione che intervenga dopo sei mesi dall’ultimazione dei lavori sarà determinato [...]".
Quando ci è stato consegnato il famoso "chiarimento" del Comune (per noi patente speculativa) abbiamo immediatamente dubitato della sua bontà in primo luogo perchè difforme dalla "semplice" lettura del contenuto della Convenzione, in secondo luogo perchè in contrasto con il dettato imperativo della Legge 865/1971 e con la giurisprudenza e, in ultimo, perchè non rientra(-va) tra le prerogative del Dirigente di Unità Operativa (nel caso di specie U.O. Edilizia Residenziale Pubblica) l'interpretazione autentica di un provvedimento emesso dal Consiglio Comunale.
In ragione di tutto ciò, abbiamo chiesto (per il tramite dell'AI) di annullare il compromesso e di restiturci la caparra perchè non avevamo nessuna intenzione di pagare 360.000 euro un alloggio non liberamente commerciabile.
Le nostre venditrici (evidentemente mal consigliate dallo stesso Agente immobiliare, dal Notaio di riferimento dell'AI e dall'avvocato dell'Agenzia immobiliare) hanno pensato male di incamerarsi la caparra versata (che rappresentava il risparmio di una vita).
Iniziata la causa, siccome l'alloggio dove abitavamo era piccolo e non adeguato ai bisogni della nostra famiglia, abbiamo affittato una casa più grande ed imputato il costo del canone di locazione ai nostri venditori che alla fine hanno perso la causa in cui il giudice ha trasferito la proprietà bene al prezzo di € 140.000.
Per inciso, nella predetta causa (che destava molte preoccupazione negli ambienti del notariato romano e del Dipartimento Urbanistica) è successo di tutto. E' dovuto persino intervenire il CSM e la Commissione per l'Accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Come si vede l'unica differenza tra noi e tanti altri cittadini romani consiste nel fatto che non ci siamo fidati di quanto dicevano quei cosidetti "esperti della materia".
Ribadendo che la responsabilità di questo caos è (quasi) tutta dei Notai e del comune di Roma, sottovoce mi permetto di aggiungere (riferendomi esclusivamente a quegli proprietari-acquirenti fuori prezzo massimo di cessione che oggi inveiscono contro di me e che velatamente minacciano) che avrebbero fatto bene a tenere gli occhi un pochino più aperti.
A mio avviso, chi oggi pretende di vanificare la funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica farebbe bene a comprendere che nel Comune di Roma 1 famiglia su 191 si trova sotto sfratto (per lo più per morosità); gli affitti in pochi anni sono saliti del 160%; centinaia di famiglie disperate – per garantirsi il “diritto all’abitare” – sono state addirittura costrette a umiliarsi e ricorrere alle cosiddette “occupazioni”.
Il diritto alla casa (costituzionalmente garantito) si realizza solo mantenendo bassi i prezzi di acquisto degli immobili e i relativi canoni di locazione!
In base alla Legge 448/1998 si può fare anche solo l'eliminazione del vincolo
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