Semplicemente perché alla speculazione iniziale dei costruttori, ora si aggancia anche il Comune di Roma, sfruttando una Delibera del Commissario Straordinario che non sono sicuro sia stata discussa in un democratico contraddittorio fra maggioranza ed opposizione, come, invece dovrebbe avvenire per considerare le posizioni di tutti i cittadini (anche se per tramite di un'assemblea eletta).ma l'affrancamento dovrebbe essere un acconto sulla trasformazione , ma mi sembra di aver capito che a Roma non è cosi' , e allora quante volte bisogna pagare? e se uno paga sia la trasformazione sia l'affrancamento poi sarà costretto a fare causa al comune ? ho visto che in altri comuni calcolano l'affrancamento come un acconto sulla trasformazione , perché a Roma non è cosi' ?
In ogni caso, in tutte le delibere degli altri numerosi comuni che ho analizzato, l'affrancamento si paga solo per la quota relativa agli anni mancanti alla scadenza dei 20 anni (rispetto all'iniziale convenzione del Diritto di Superficie), poiché la convenzione integrativa per la trasformazione del Diritto di superficie (come anche da bozza nella Delibera del Comune di Roma emessa nel lontano 2003) trasforma, da subito, la proprietà da superficiaria a piena, ma mantiene i vincoli sul prezzo per la durata della stessa convenzione integrativa (20 anni totali inclusi quelli già trascorsi), ma solo fino alla scadenza di essa. Dopo di che, per tutti gli altri Comuni d'Italia, TUTTI i vincoli decadono (altrimenti che senso avrebbe stabilire una durata della convenzione integrativa dato che la proprietà superficiaria viene trasformata da subito?). Solo a Roma questa cosa sembra difficile da capire ed anche il Commissario Straordinario ci ha messo del suo per complicare la questione inserendo un limite del 30% anche alle convenzioni integrative già scadute essendo già trascorsi oltre 20 anni dalla convenzione originaria! In pratica un furto di almeno il 30% di quanto stabilito dal comma 48 dell'art. 31 della Legge 448/98.