Santi60

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ma siamo sicuri che l'ha letta ?? e questi sarebbero i nuovi ? ( che io ho pure votato sperando in un cambiamento ) E' RIMASTO TUTTO UGUALE !!!!
Per giunta, nella nuova Deliberazione si considera solo il caso dell'Affrancazione e quelli, come me, che hanno fatto domanda di Trasformazione che fanno? Aspettano un'altra Deliberazione con un'altro bel Diagramma di Flusso che sembra il "gioco dell'oca" con tanto di ritorno alla partenza?
Come mai, in passato, per effettuare la trasformazione non c'era stato bisogno di nessuna Deliberazione esplicativa della metodologia, ma era bastata semplicemente quella con l'approvazione della Convenzione e quella di approvazione delle stime?
Forse i funzionari degli uffici addetti hanno subito un "lavaggio del cervello", dimenticando tutto, ed hanno adesso bisogno di un Diagramma di flusso che gli spieghi come si fa ad eseguire lo stesso tipo di attivita' che fino allo scorso anno conoscevano benissimo?
Che differenza procedurale c'e fra Trasformazione (eseguita fino a pochi mesi fa senza tutte le capriole ed i salti mortali dell'ultima Deliberazione) e l'Affrancamento (definito con dovizia di particolari nella delibera dove manca solo che venga spiegato anche quando andare a pranzo, lavarsi i denti e fare l'intervallo per il caffe'!), a parte della percentuale da applicare sul corrispettivo in base agli anni mancanti alla fine dei 99 anni della convenzione?
Secondo me nessuna, a neno che calcolare una percentuale sia da considerare un'operazione matematica dagli oscuri risvolti ...
 

antari

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Privato Cittadino
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Per giunta, nella nuova Deliberazione si considera solo il caso dell'Affrancazione e quelli, come me, che hanno fatto domanda di Trasformazione che fanno? Aspettano un'altra Deliberazione con un'altro bel Diagramma di Flusso che sembra il "gioco dell'oca" con tanto di ritorno alla partenza?
Come mai, in passato, per effettuare la trasformazione non c'era stato bisogno di nessuna Deliberazione esplicativa della metodologia, ma era bastata semplicemente quella con l'approvazione della Convenzione e quella di approvazione delle stime?
Forse i funzionari degli uffici addetti hanno subito un "lavaggio del cervello", dimenticando tutto, ed hanno adesso bisogno di un Diagramma di flusso che gli spieghi come si fa ad eseguire lo stesso tipo di attivita' che fino allo scorso anno conoscevano benissimo?
Che differenza procedurale c'e fra Trasformazione (eseguita fino a pochi mesi fa senza tutte le capriole ed i salti mortali dell'ultima Deliberazione) e l'Affrancamento (definito con dovizia di particolari nella delibera dove manca solo che venga spiegato anche quando andare a pranzo, lavarsi i denti e fare l'intervallo per il caffe'!), a parte della percentuale da applicare sul corrispettivo in base agli anni mancanti alla fine dei 99 anni della convenzione?
Secondo me nessuna, a neno che calcolare una percentuale sia da considerare un'operazione matematica dagli oscuri risvolti ...
:maligno:Perché secondo me vogliono obbligare la gente a fare x il momento solo l'affrancamento ....e tra quache anno si inventeranno che x vendere devi fare obbligatorimente anche la trasformazione ....cosi incassano 2 volte:maligno::maligno:
 

antari

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Privato Cittadino
non dicono infatti che l'affrancamento è un acconto sulla trasformazione !! questo solo a Roma ....nel resto dell'Italia l'affrancamento viene calcolato quale acconto sulla trasformazione:rabbia:
 

iteleo

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@boccio , ho inserito la modifica assieme alla possibilita' di una lettera generale a cui fa fa refimento @MissRossella in questa nuova versione allegata.
Mi permetto @Santi60 di insistere sul fatto che dobbiamo citare la legge 241/90 per costrigere l'amministrazione a risponderci e avere la possibilità di poter invocare l'omissione d'atti di ufficio in caso non ci rispondano.
Direi di mandare a Roma Today il testo della richiesta, Hufington Post, e altri quotiadiani.
 

Gereko

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Approfitto di questa discussione per porre alla vostra attenzione un mio problema, che, da quanto vedo, è abbastanza simile a quello di altri frequentatori di questo forum.
Circa tre mesi fa, la mia compagna ed io abbiamo fatto un'offerta per una casa situata in uno dei piani di zona per i quali è prevista la trasformazione.
Il venditore aveva già effettuato tutti i pagamenti per la trasformazione: mancava esclusivamente "l'atto notarile con il comune" (documento evidentemente essenziale, da quanto avrebbe confermato anche il notaio e, tra le righe, la banca).
Abbiamo vincolato l'offerta (che è stata accettata) sia all'ottenimento del mutuo che all'ottenimento, da parte del venditore, dell'atto notarile.
L'agente immobiliare è stato sempre positivo circa il buon esito della pratica, suggerendoci comunque di concedere tempi abbastanza lunghi ed essere disposti, eventualmente, a procrastinare la data. Infatti abbiamo scelto di evitare il compromesso, dando come data per la produzione dell'atto notarile metà agosto e, per il rogito, un ipotetico "primi di settembre" (da aggiustare, poi, a seconda del caso). Nel frattempo, tanto per portarsi avanti, i venditori, tramite l'agenzia, avrebbero anche protocollato la richiesta per l'affrancazione..
L'agente ha però cambiato atteggiamento un paio di settimane fa (pochi giorni prima della delibera della Raggi), dicendomi che, stando alle informazioni da lui raccolte, i tempi per sbloccare questa situazione sono destinati ad allungarsi (anche più di un anno), e suggerendomi, più o meno esplicitamente, di uscire dall'affare. Mi ha suggerito anche, se facevo in tempo, di bloccare/sospendere la richiesta per il muto (fortunatamente, con luglio e agosto di mezzo, la banca non aveva ancora processato a fondo la nostra richiesta, né aveva incaricato un perito per la perizia dell'immobile). Così ho fatto, mentre per la proposta siamo rimasti che ci saremo visti a settembre e avremmo valutato la situazione in base ad eventuali novità.
Pochi giorni dopo... la delibera del 7 agosto della giunta Raggi. Appena l'ho saputo ho chiamato l'agente, che per altro era in vacanza. Lui dice che, per quanto aveva potuto vedere, la delibera non facilita affatto le cose, anzi forse le complica ulteriormente.

Ora la mia compagna ed io ci troviamo in questo dilemma: sbrigarci, prima della scadenza della proposta, a proporre al venditore una proroga (che peraltro potrebbe non accettare, ma questo aprirebbe scenari ben diversi...) o dare per vero che i tempi sono davvero così lunghi, lasciare stare e orientarci verso altri immobili non interessati da diritto di superfice/pdz vari?

Voi cosa ci suggerite?
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Approfitto di questa discussione per porre alla vostra attenzione un mio problema, che, da quanto vedo, è abbastanza simile a quello di altri frequentatori di questo forum.
Circa tre mesi fa, la mia compagna ed io abbiamo fatto un'offerta per una casa situata in uno dei piani di zona per i quali è prevista la trasformazione.
Il venditore aveva già effettuato tutti i pagamenti per la trasformazione: mancava esclusivamente "l'atto notarile con il comune" (documento evidentemente essenziale, da quanto avrebbe confermato anche il notaio e, tra le righe, la banca).
Abbiamo vincolato l'offerta (che è stata accettata) sia all'ottenimento del mutuo che all'ottenimento, da parte del venditore, dell'atto notarile.
L'agente immobiliare è stato sempre positivo circa il buon esito della pratica, suggerendoci comunque di concedere tempi abbastanza lunghi ed essere disposti, eventualmente, a procrastinare la data. Infatti abbiamo scelto di evitare il compromesso, dando come data per la produzione dell'atto notarile metà agosto e, per il rogito, un ipotetico "primi di settembre" (da aggiustare, poi, a seconda del caso). Nel frattempo, tanto per portarsi avanti, i venditori, tramite l'agenzia, avrebbero anche protocollato la richiesta per l'affrancazione..
L'agente ha però cambiato atteggiamento un paio di settimane fa (pochi giorni prima della delibera della Raggi), dicendomi che, stando alle informazioni da lui raccolte, i tempi per sbloccare questa situazione sono destinati ad allungarsi (anche più di un anno), e suggerendomi, più o meno esplicitamente, di uscire dall'affare. Mi ha suggerito anche, se facevo in tempo, di bloccare/sospendere la richiesta per il muto (fortunatamente, con luglio e agosto di mezzo, la banca non aveva ancora processato a fondo la nostra richiesta, né aveva incaricato un perito per la perizia dell'immobile). Così ho fatto, mentre per la proposta siamo rimasti che ci saremo visti a settembre e avremmo valutato la situazione in base ad eventuali novità.
Pochi giorni dopo... la delibera del 7 agosto della giunta Raggi. Appena l'ho saputo ho chiamato l'agente, che per altro era in vacanza. Lui dice che, per quanto aveva potuto vedere, la delibera non facilita affatto le cose, anzi forse le complica ulteriormente.

Ora la mia compagna ed io ci troviamo in questo dilemma: sbrigarci, prima della scadenza della proposta, a proporre al venditore una proroga (che peraltro potrebbe non accettare, ma questo aprirebbe scenari ben diversi...) o dare per vero che i tempi sono davvero così lunghi, lasciare stare e orientarci verso altri immobili non interessati da diritto di superfice/pdz vari?

Voi cosa ci suggerite?
La trasformazione non è sufficiente in quanto consente solo di divenire proprietari del terreno.
Il problema è divenuto complicato per la decisione del Comune di Roma (unica in Italia) di non consentire le vendite se non si effettuta l'affrancazione, anche se si è fatta la trasformazione.
L'affrancazione consente di vendere a prezzo di libero mercato (rimuovendo il vincolo sul prezzo massimo di cessione).
In caso il venditore non rimuova tale vincolo, attraverso l'affrancazione, non può vendere a libero mercato ma secondo quanto stabilito dal Comune e il notaio non può rogitare (a proposito il notaio sceglielo tu).
Fino a settembre scorso, ma per soli 14 PdZ, si poteva fare la trasformazione e, in caso fossero trascorsi 20 anni dalla Convenzione originaria, ciò portava automaticamente alla rimozione del vincolo sul prezzo massimo di cessione.
Ora a causa di una fantasiosa interpretazione del Comune, l'automatica eliminazione dopo 20 anni del prezzo massimo non è più possibile nel caso di trasformazione.
Quindi il tuo venditore dovrà fare richiesta di affrancazione al Comune (anche se ha fatto richiesta di trasformazione possibile, al momento, solo per 14 su 137 PdZ), dichiarare l'urgenza della pratica e attendere, secondo la delibera del 5 agosto, circa 180 giorni massimo per completare l'iter.
Per cui non potrai comprare quell'alloggio nei prossimi mesi.
Cosa ti consiglio? Se trovi qualcosa di meglio cambia, altrimenti chiedi che il venditore faccia l'affrancazione e ti dia un indennizzo-sconto per la mancata consegna a settembre.
PS quale è il PdZ?
 

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