Approfitto di questa discussione per porre alla vostra attenzione un mio problema, che, da quanto vedo, è abbastanza simile a quello di altri frequentatori di questo forum.
Circa tre mesi fa, la mia compagna ed io abbiamo fatto un'offerta per una casa situata in uno dei piani di zona per i quali è prevista la trasformazione.
Il venditore aveva già effettuato tutti i pagamenti per la trasformazione: mancava esclusivamente "l'atto notarile con il comune" (documento evidentemente essenziale, da quanto avrebbe confermato anche il notaio e, tra le righe, la banca).
Abbiamo vincolato l'offerta (che è stata accettata) sia all'ottenimento del mutuo che all'ottenimento, da parte del venditore, dell'atto notarile.
L'agente immobiliare è stato sempre positivo circa il buon esito della pratica, suggerendoci comunque di concedere tempi abbastanza lunghi ed essere disposti, eventualmente, a procrastinare la data. Infatti abbiamo scelto di evitare il compromesso, dando come data per la produzione dell'atto notarile metà agosto e, per il rogito, un ipotetico "primi di settembre" (da aggiustare, poi, a seconda del caso). Nel frattempo, tanto per portarsi avanti, i venditori, tramite l'agenzia, avrebbero anche protocollato la richiesta per l'affrancazione..
L'agente ha però cambiato atteggiamento un paio di settimane fa (pochi giorni prima della delibera della Raggi), dicendomi che, stando alle informazioni da lui raccolte, i tempi per sbloccare questa situazione sono destinati ad allungarsi (anche più di un anno), e suggerendomi, più o meno esplicitamente, di uscire dall'affare. Mi ha suggerito anche, se facevo in tempo, di bloccare/sospendere la richiesta per il muto (fortunatamente, con luglio e agosto di mezzo, la banca non aveva ancora processato a fondo la nostra richiesta, né aveva incaricato un perito per la perizia dell'immobile). Così ho fatto, mentre per la proposta siamo rimasti che ci saremo visti a settembre e avremmo valutato la situazione in base ad eventuali novità.
Pochi giorni dopo... la delibera del 7 agosto della giunta Raggi. Appena l'ho saputo ho chiamato l'agente, che per altro era in vacanza. Lui dice che, per quanto aveva potuto vedere, la delibera non facilita affatto le cose, anzi forse le complica ulteriormente.
Ora la mia compagna ed io ci troviamo in questo dilemma: sbrigarci, prima della scadenza della proposta, a proporre al venditore una proroga (che peraltro potrebbe non accettare, ma questo aprirebbe scenari ben diversi...) o dare per vero che i tempi sono davvero così lunghi, lasciare stare e orientarci verso altri immobili non interessati da diritto di superfice/pdz vari?
Voi cosa ci suggerite?