Le delibere del 2012 e 2013 per i 14 PdZ non prevedevano conguagli.
Ora per i 14 PdZ già lottizzati competamente il valore dei terreni è quello commerciale definitivo per cui il Comune non può pretendere altro, sicuramente superiore a qualsiasi richiesta di ulteriori somme per gli espropri.
Diverso è il discorso per i restanti PdZ dove il valore dei terreni, secondo il Comune, potrebbe crescere una volta che la zona è urbanizzata completamente.
Prima, invece, pare che sui 14 PdZ sia stato fatto pagare il costo di esproprio rivalutato secondo indice ISTAT e non una quotazione commemrciale (fonte su questo forum @DiPiero per PdZ Torraccia).
Ora, secondo me, il Comune di Roma vuole lucrarci e utilizzare il surplus conseguito tra costo di espoprio e valore commerciale per ripianare i debiti, pagare gli stipendi ai dirigenti delle municipalizzate, Capo di Gabibetto e premi incentivanti per l'Urbanistica.
Comunque, per la precisione, non tutti i terreni sono stati espropriati. Nel mio caso c'è stata una libera vendita (vedi file allegato).
Credo che nel documento da mandare si potrebbe inserire anche un accenno a questa indeterminazione sul prezzo di affrancazione evidenziando che molti Comuni non attendono la completa lottizzazione dei PdZ in quanto ciò, di fatto, è un fattore di blocco delle ventite per i 137-14 PdZ.
Infatti io non comprerei mai un appartamento sapendo che un giorno potrebbero chiedermi ulteriori denari per i coprire il conguaglio.
Inseriamo tale uletriore punto nel documento evidenziando che con tale presupposti di fatto si vanifica il senso della legge del 2011 in quanto con il capestro di un successivo conguaglio le vendite sarebbero oltremodo difficili da realizzarsi.
Vedi l'allegato 13278