cro2390

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Privato Cittadino
@cro2390 , ho letto la pagina. 4 dell'ultima Deliberazione nr. 13, ma non mi è chiaro a quale frase ti riferisci che esenterebbe dall'Affrancazione chi ha fatto la Trasformazione . Intendiamoci questo è quello che ritengo giusto superati 20 anni dalla convenzione originaria, il problema è che nelle ultime Deliberazioni del Comune di Roma questo non viene chiarito, ma con certe interpretazioni, viene negato! Si potrebbe solo sostenere che, in seguito alla Trasformazione non esista più alcuna convenzione ex art. 35 L. 865/1971, essendo stata trasformata in una convenzione ex L. 10/1977, ma ciò non è scritto da nessuna parte e nella Deliberazione 40/2016 si confondono le acque parlando di necessita di pagare il 30% del corrispetyivo anche pet le genrriche Convenzioni in Diritto di Proprietà anche scadute (senza specificare se si tratti solo di quelle ex art. 35 L.865/1971 oppure anche di quelle ex L. 10/1977.
Inoltre l'ultima Deliberazione 13/2016 affronta la sola questione dell'Affrancazione lasciando nell'incertezza la questione della Trasformazione le cui domande restano a prendere polvere sulle scrivanie degli uffici del Comune!
Infine, resta la questione principale delle stime esagerate dei valori venali della Deliberazione 40/2016 che, concordo com @iteleo è un "Bubbone" da portare all'attenzione di tutte le Autorità competenti per mettere di fronte alle loro responsabilità i Funzionari che le hanno elaborate poiché o sono errate le ultime stime (come sostengo) oppure erano errate quelle vecchie, ma in ogni caso qualcuno ha sbagliato !
La cosa strana è che i Funzionari del Comune sembra non si rendano conto che la soluzione più semplice sarebbe quella di ripensare ai metodi di stima della Deliberazione 40/2016 riportando le stime a ivalori ragionevoli delle Deliberazioni del passato che basterebbe semplicemente rivalutare con i parametri ISTAT, una tale soluzione eviterebbe anche i sospetti di danno erariale poiché giustificabile con le linee guida diffuse dal Minister della semplificazione tramite il documento Formez A.

Nella delibera si fa riferimento solo alla vecchia convenzione e non alla "Bucalossi" (convenzione che sostituisce la famosa x art 35 865/71)
Sono daccordo con te per quanto riguarda la delibera 40 ma credo proprio che questo sottolineare, nella nuova delibera, solamente la convenzione ex art 35 865/71 serva a "delimitare il perimetro" così da non andare a rettificare e/o cambiare direttamente la precedente.
 

Santi60

Membro Attivo
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Nella delibera si fa riferimento solo alla vecchia convenzione e non alla "Bucalossi" (convenzione che sostituisce la famosa x art 35 865/71)
Sono daccordo con te per quanto riguarda la delibera 40 ma credo proprio che questo sottolineare, nella nuova delibera, solamente la convenzione ex art 35 865/71 serva a "delimitare il perimetro" così da non andare a rettificare e/o cambiare direttamente la precedente.

Sarei anche daccordo, ma questa mancanza di chiarezza da adito ai Funzionari del Comune di fare tutto ed il contrario di tutto o, ancora peggio, di non fare nulla, come sta succedendo per le richieste di Trasformazione che se va bene verranno "lavorate" dopo la scadenza dei 99 anni!
L'unico aspetto positivo dell'ultima Deliberazione 13/2016 e' che al punto 1 della lettara (b) a pag. 4, parlando della famosa sentenza, viene indicato "in assenza di convenzione integrativa", come effettivamente riportato nella Sentenza in questione, mentre nella Deliberazione 40/2016, il Commissario Tronca aveva arbitrariamente indicato, in una frase analoga riferita alla stessa Sentenza, "in mancanza di convenzione integrativa di affrancazione" aggiungendo, appunto, la parola "affrancazione" che nella Sentenza non esiste.
Quindi, in effetti, a qualche Funzionario del Comune di Roma che ha contribuito a preparare l'ultima Deliberazione, e' venuto il dubbio di "averla fatta fuori dal vaso" e qualche limatina al testo e' stata data, ma non c'e' quella decisa marcia indietro che invece sarebbe assolutamente necessaria.
Ma ripeto a questo punto e' indispensabile una nuove deliberazione con i seguenti scopi:
  1. Revisione al giusto ribasso delle stime dei valori venali;
  2. Definizione della procedura ed, in particolare, delle tempistiche per la Trasformazione;
  3. Eliminazione di tutte le incertezza relative alle conseguenze della Trasformazione alla scadenza ventennale della nuova convenzione integrativa da stipulare a tale scopo.
Speriamo che l'Assessore Berdini provveda in fretta per risolvere i punti anzidetti, sperabilmente chiedendo anche un parere all'esterno dell'organizzazione comunale che e' stata la principale responsabile della situazione attuale completamente fuori controllo.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
@iteleo per quanto riguarda i valori venali, come giustamente scrivi, al fine di individuare il danno erariale, occorrerebbe una definitiva conferma di validità di quelli della Deliberazione 40/2016, ma, a mio avviso, considerando i calcoli che ho inserito nella mia richiesta di parere, ci troveremmo nella situazione opposta (i valori corretti sarebbero quelli precedenti ), quindi, invece di "danno" erariale ci sarebbe ora un "arricchimento illecito" erariale ...
Comunque, sempre a mio modo di vedere, il danno erariale c'è stato a partire dalle prime compravendite (quelle fra Impresa costruttrice e ptimo acquirente) quando i funzionari del Comune hanno omesso il controllo del rispetto dei vincoli dei prezzi massimi (che erano riportati nelle Convenzioni con una chiarezza cristallina, mentre per le compravendite successive è stata necessaria una Sentenza della Cassazione). Nel mio caso, il controllo sarebbe stato così semplice che anche un bambino della prima elementare poteva calcolarlo (bastava fare una sottrazione fra il prezzo dei rogiti e quello della Lista dei prezzi massimi e moltiplicare il risultato per 4 per ottenere la multa da applicare al costruttore !) Il comune aveva in mano tutte le informazioni necessarie, dato che il Notaio eta obbligato a trasmettere copia dei contratti al Comune entro 30 giorni, quindi bastava notare che mancava un allegato obbligatorio (la lista dei prezzi massimi) e recuperandola dall'archivio o funzionari addetti avrebbero potuto notare la palese differenza di prezzo, che il Costruttore non aveva neppure cercato di nascondere sotto la fantasiosa scusa delle migliorie econseguentemente, applicare le sanzioni previste. Invece ciò non è stato fatto e qui nasce il vero danno erariale! Anzi c'é l'aggravante delle false dichiarazioni, dato che la Lista era stata regolarmente presentata al Comune, mentre i Funzionari comunali avevano dichiarato al nostro Consulente di parte,nell'azione legale in corso, che tale Lista non esisteva in quanto non obbligatoria, e la falsità nasce dal fatto che, in base alla Convenzione fra Comune e Costruttore, la Lista dei prezzi massimi era un obbligo sanzionabile!
A suo tempo c'era stato anche l'esposto (lo avevo fatto io assieme ad un nutrito gruppo di "primi acquirenti" infirizzandolo al Sindaco di Roma ed alla Procura della Repubblica), ma dal Sindaco non è arrivata la benché minima risposta, mentre un Procuratore aveva iniziato l'indagine (io avevo reso la mia dichiarazione davanti ad un Funzionario di Polizia), ma stranamente il Procuratore (che era lo stesso che indagava a suo tempo sullo scandalo delle lenzuola d'oro Dell FF.SS.) è stato trasferito in un piccolo centro del nord Italia (una vera "punizione") e l"indagine è stata insabbiata, come spesso avveniva a quei tempi!
Altro punto che occorrerebbe valutare, sotto il profilo del danno erariale, sarebbe la legittimità dei vari nulla osta e della lettera dal Comune al Notariato con la quale si è data la possibilità, fino al giorno prima della Sentenza della Cassazione, di vendere a prezzo di mercato.

E' esattamente quello che intendevo per danno erariale. Se poi le stime della delibera 40 fossero giudicate definitivamente corrette, il suddetto danno salirebbe a livelli stratosferici!
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
non credo che sia come dici riguardo la necessità dell'affrancazione se si esegue la tarsformazione, perché in tal caso chi è già in diritto di proprietà dovrebbe esserne esente a priori.
ti consiglio di leggere la delibera 13 di agosto
E chi non è già in diritto di proprietà? Cioé la stragrande maggioranza degli interessati?
Tieni presente che ad oggi non è possibile trasformare, nemmeno ai prezzi della delibera 40.
 

EmiVal

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Privato Cittadino
Quindi o cambiano i valori venali nella delibera 40 o faccio un esposto come privato cittadino alla Corte dei Conti del Lazio chiedendo di accertare l'eventuale danno erariale.
Direi di inserire anche questa considerazione nel parere al Comune per far capire che si sono messi in un vicolo cieco e conviene, per primo a loro, cambiare in diminuzione i valori venali.

Finalmente cominciamo a dare a Cesare quel che è di Cesare!

Se è vero che i soldi che ho versato quattro mesi fa nelle casse del comune, senza ricevere più uno straccio di informazione da questi campioni di sciatteria, non corrispondono ai conteggi corretti per la trasformazione, e se è vero che quei conteggi erano corretti fino al giorno prima, allora delle due l'una:
  • I valori venali indicati nella delibera 40 non sono corretti e vanno adeguati al ribasso in modo da concludere le trasformazioni in attesa, oppure
  • I valori venali ante delibera 40 non sono corretti, prefigurando uno scenario di grave danno erariale.
Come detto da @Santi60, vogliono far finta di niente perché altrimenti, lavorando le richieste di trasformazione, dovrebbero accettare che, con essa, l'affrancazione non è necessaria per legge.

Sicuramente gli amici del comune sono in un vicolo cieco, ma non risolveranno nulla ficcando la testa nella sabbia come gli struzzi.
 
Ultima modifica:

giannelmo

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A mio avviso il danno erariale c'è già stato: non predisponendo, fino alle delibere di Tronca, le procedure per l'affrancamento previste dalla legge del 2011, tutte le compravendite fatte a prezzo di mercato degli immobili in diritto di superficie senza versamento nelle casse comunali del corripettivo per l'affrancamento hanno determinato in ogni caso un notevolissimo mancato incasso.
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buongiorno ragazzi, scusatemi forse già è stato detto in passato, ma nella delibera 33 l'allegato "A l' Art . 3, cosa significa?
upload_2016-8-20_8-26-7.png

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Che l' attuale proprietario, dove il Piano di Zona non è stato ancora lavorato si impegna adesso a dare un importo X di acconto per Affrancarsi e successivamente tra chissà quanti anni quando il Piano di Zona verrà lavorato definitivamente gli verrà recapitato il restante importo X per il conguaglio? (quindi ad esempio, adesso magari pagheremo euro 15.000,00 di acconto e tra 10/15/20 anni quando si ricorderanno ci chiederanno di pagare altri 10.000,00 euro).

Se è così, una persona come deve vivere? Mettendo da parte ancora altro denaro, con l'ansia che tra X anni (quando il Comune si sveglia) bisognerà saldare sta benedetta Affrancazione? Magari chiameranno in causa i nostri figli perché noi non ci saremo più.

Qualcuno è così gentile da spiegarmi bene?
 

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iteleo

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Buongiorno ragazzi, scusatemi forse già è stato detto in passato, ma nella delibera 33 l'allegato "A l' Art . 3, cosa significa?
Vedi l'allegato 13275
Vedi l'allegato 13277

Che l' attuale proprietario, dove il Piano di Zona non è stato ancora lavorato si impegna adesso a dare un importo X di acconto per Affrancarsi e successivamente tra chissà quanti anni quando il Piano di Zona verrà lavorato definitivamente gli verrà recapitato il restante importo X per il conguaglio? (quindi ad esempio, adesso magari pagheremo euro 15.000,00 di acconto e tra 10/15/20 anni quando si ricorderanno ci chiederanno di pagare altri 10.000,00 euro).
Se è così, una persona come deve vivere? Mettendo da parte ancora altro denaro, con l'ansia che tra X anni (quando il Comune si sveglia) bisognerà saldare sta benedetta Affrancazione? Magari chiameranno in causa i nostri figli perché noi non ci saremo più.

Qualcuno è così gentile da spiegarmi bene?
Hai capito perfettamente.
La ragione è la seguente: se un Pdz è stato lottizato completamente (attualmente solo 14) loro sono in grado di stimare perfettamente il valore del terreno, altrimenti lo calcolano provvisoriamente e poi a completamento si deve versare il conguaglio
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno ragazzi, scusatemi forse già è stato detto in passato, ma nella delibera 33 l'allegato "A l' Art . 3, cosa significa?
Vedi l'allegato 13275
Vedi l'allegato 13277

Che l' attuale proprietario, dove il Piano di Zona non è stato ancora lavorato si impegna adesso a dare un importo X di acconto per Affrancarsi e successivamente tra chissà quanti anni quando il Piano di Zona verrà lavorato definitivamente gli verrà recapitato il restante importo X per il conguaglio? (quindi ad esempio, adesso magari pagheremo euro 15.000,00 di acconto e tra 10/15/20 anni quando si ricorderanno ci chiederanno di pagare altri 10.000,00 euro).

Se è così, una persona come deve vivere? Mettendo da parte ancora altro denaro, con l'ansia che tra X anni (quando il Comune si sveglia) bisognerà saldare sta benedetta Affrancazione? Magari chiameranno in causa i nostri figli perché noi non ci saremo più.

Qualcuno è così gentile da spiegarmi bene?
Ho paura che il significato sia quello da te interpretato. Fra l'altro, dato che questo conguaglio potrebbe essere dovuto ad un errore di calcolo fatto dai Funzionari del Comune di Roma al tempo dell'esproprio del terreno, con questa convenzione di Affrancamento vogliono crearsi un'Assicurazione per gli errori commessi e probabilmente anche per pagare le spese di giudizio nel caso venga data ragione ai vecchi proprietari del terreno!
La cosa pazzesca è che qualsiasi professionista privato l'Assicurazione per gli eventuali errori commessi durante l'esercizio della professione deve pagarla di tasca propria, mentre questi "Professionisti" pubblici pretendono che i cittadini diventino Aziende Assicurative, con la non trascurabile differenza di prendersi tutto il rischio senza incassare alcun premio ...
Questo NON è uno stato di diritto ma ben altro!
 

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