Purtroppo con il casino che sta succedendo in Campidoglio la vedo dura che ci sia qualcuno disposto ad ascoltarci, possiamo comunque approfittarne per mettere meglio a punto strategia e, sperabilmente, gettare le basi di un'associazione che, come già detto, abbia l'unico scopo di difendere i nostri diritti, senza badare al colore politico degli interlocutori con cui avremo a che fare.
Serve anche l'aiuto di una "testa fina" esperta in diritto amministrativo che possa proporre un modo fattibile per risolvere il problema, in modo che le nostre richieste non siano campate per aria. Infatti per come stanno le cose potrebbe benissimo essere che la legge prescriva che questo benedetto affrancamento dovranno pagarlo comunque gli attuali proprietari, perché i loro immobili sono gravati da vincoli, mentre il fatto che in precedenza siano stati venduti a prezzo di mercato è un illecito e va perseguito chi lo ha commesso. E' come quando un orefice compra da un grossista, senza saperlo, un gioiello rubato (perché il grossista ha falsificato le carte), e poi lo rivende ad un ignaro acquirente: se si scopre la provenienza furtiva, anche se gioielliere e cliente sono senza colpa, il secondo deve restituire l'oggetto oppure, se lo vuole tenere, pagarlo di nuovo al legittimo proprietario, il gioielliere deve restituirgli la somma e se non lo fa va citato in giudizio, poi eventualmente il gioielliere fa causa al grossista disonesto (il comune in questo caso) per farsi restituire il maltolto, con il supporto della condanna penale del grossista.
Peccato che per come funziona la giustizia in Italia, la ragione se la vedranno riconosciuta i nostri nipoti! Io ho 55 anni, voi?