Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Io penso che bisognerebbe davvero che tutti voi cittadini colpiti dai risvolti di questa sentenza vi associaste ("Associazione Cornuti e Mazziati"...) per affrontare il Comune uniti e diffidarlo dal prendere iniziative lesive dei vostri interessi economici e morali.

Su questo forum c'è un 3D molto importante che potrebbe darvi una linea guida sul come organizzarvi, visto che sono già più di due anni che vanno avanti
 

Dom66

Membro Junior
Privato Cittadino
Il costituire un'Associazione implicherebbe dei tempi che purtroppo non tutti sono in grado di accettare......comunque nel mio caso dovrò necessariamente incontrarmi con chi doveva comprare la "mia" casa e cercare di annullare tutto, restituendo caparra e cercando di recuperare quanto dato all'agenzia
 

Fulgens

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Bene, questo lo abbiamo assodato. L'illecito c'è.

Non per questo, se la prassi vigente nel Comune di Roma era rivendere a 300 quanto acquistato a 105, il venditore doveva non dormire la notte per questa fortuna capitatagli in base a decisioni prese molto più in alto di lui...

Dov'è la malafede ?

Il problema adesso è capire cosa si può fare, al di là della rabbia e del senso di impotenza.

Ma come dov'è la malafede? Ha sottoscritto una convenzione al momento dell'acquisto e l'ha violata conoscendone i vincoli. Ed il notaio che ha rigirato secondo in interpretazione è colpevole altrettanto. Perché difendere l'indifendibile? Perché era consuetudine commettere illeciti a Roma perciò arricchiamoci tutti? Cioè, visto che il comune non controlla io mi metto in tasca una plusvalenza mica male? Ci vuole anche coscienza. Tra l'altro il notaio ha rogitato senza il nulla osta del comune.
voglio solo vendere a prezzo di mercato, e dico questo per un senso di giustizia. casa l'ho pagata quanto pensassi che valeva, ma alla luce dei nuovi fatti se la legge non mi permette di rivendere a prezzo di mercato chi si è intascato i MIEI 200.000 mila euro senza alcun diritto deve risarcirmi. Ribadisco il fatto che se potessi vendere a prezzo di mercato rimarrebbe solo un profondo rammarico per la mala gestione di questi immobili a Roma , ma di certo non vado chiedere nulla a chi mi ha venduto casa. E certo è che non pago un euro al comune per poter vendere a prezzo di mercato
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Ma come dov'è la malafede? Ha sottoscritto una convenzione al momento dell'acquisto e l'ha violata conoscendone i vincoli. Ed il notaio che ha rigirato secondo in interpretazione è colpevole altrettanto. Perché difendere l'indifendibile? Perché era consuetudine commettere illeciti a Roma perciò arricchiamoci tutti? Cioè, visto che il comune non controlla io mi metto in tasca una plusvalenza mica male? Ci vuole anche coscienza. Tra l'altro il notaio ha rogitato senza il nulla osta del comune.

Mi sa che non hai letto tutto il 3D e ti invito a farlo.
 

EmiVal

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma come dov'è la malafede? Ha sottoscritto una convenzione al momento dell'acquisto e l'ha violata conoscendone i vincoli. Ed il notaio che ha rigirato secondo in interpretazione è colpevole altrettanto. Perché difendere l'indifendibile? Perché era consuetudine commettere illeciti a Roma perciò arricchiamoci tutti? Cioè, visto che il comune non controlla io mi metto in tasca una plusvalenza mica male? Ci vuole anche coscienza. Tra l'altro il notaio ha rogitato senza il nulla osta del comune.
voglio solo vendere a prezzo di mercato, e dico questo per un senso di giustizia. casa l'ho pagata quanto pensassi che valeva, ma alla luce dei nuovi fatti se la legge non mi permette di rivendere a prezzo di mercato chi si è intascato i MIEI 200.000 mila euro senza alcun diritto deve risarcirmi. Ribadisco il fatto che se potessi vendere a prezzo di mercato rimarrebbe solo un profondo rammarico per la mala gestione di questi immobili a Roma , ma di certo non vado chiedere nulla a chi mi ha venduto casa. E certo è che non pago un euro al comune per poter vendere a prezzo di mercato

Ti capisco, anche nel mio caso qualcuno si è intascato i MIEI 100.000 euro: ho però difficoltà a dire che avesse piena percezione di commettere un illecito.

Come non ne avevano la percezione comune e notai (diciamo così, va :^^:), prima che glielo ricordasse la Cassazione.

Se non ci fosse stata questa sentenza, anche io avrei rivenduto a prezzo di mercato, anche io non avrei chiesto nulla a chi mi ha venduto casa, anche io mi sarei rammaricato ma non mi sarei mai inventato di ragionare su una convenzione di cui solo da qualche giorno capisco qualcosina di più.

Se comune e notaio non mi dicono nulla e non mi tutelano, io cosa mi dovrei inventare?

Se un perito due mesi fa valuta casa mia secondo parametri commerciali senza considerare la convenzione, che devo fare?

Devo forse ricorrere contro me stesso? Diventare più realista del re?

Se chi mi ha venduto casa è stato colpevole di aver violato la convenzione, senza la Cassazione sarei diventato colpevole anche io.

E a me quest'idea non piace proprio per niente.
 

Fulgens

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Mi sa che non hai letto tutto il 3D e ti invito a farlo.
Posso anche leggerlo tutto il 3D, ma tu non vedi malafede nel fare una plusvalenza di 200.000 euro in tre anni e avendo sottoscritto una convenzione, io ce la vedo. Parlo del mio caso, non sto generalizzando.
Detto ciò rimane chiaro l'obiettivo comune che è risolvere la situazione nel più breve tempo e nel migliore dei modi
 

Peppe85

Membro Junior
Privato Cittadino
Bene, questo lo abbiamo assodato. L'illecito c'è.

Non per questo, se la prassi vigente nel Comune di Roma era rivendere a 300 quanto acquistato a 105, il venditore doveva non dormire la notte per questa fortuna capitatagli in base a decisioni prese molto più in alto di lui...

Dov'è la malafede ?

Il problema adesso è capire cosa si può fare, al di là della rabbia e del senso di impotenza.

Ha presente il film Codice d'onore? (Con Tom Cruise e Jack Nicholson) In quel film avveniva che il generale (Jack) ordinava a 2 soldati di mettere in atto una punizione. Il tizio punito muore e parte un processo.
Senza portarla alle lunghe i tizi alla fine vengono assolti dall'accusa di omicidio ma vengono espulsi dal corpo militare con disonore perché nonostante avessero ubbidito ad un ordine dovevano comportarsi da esseri umani secondo dei principi e quindi disubbidire all'ordine del generale.

Ecco qui la situazione è simile per le parti "consapevoli" della legge.
Se il comune "ordina" (nel nostro caso dice solo che è possibile) andare contro la legge (alla fine dei conti di questo si trattava) stava ai notai/agenzie farsi degli scrupoli e non permettere comunque di vendere a prezzi "errati".

Ora rifacendoci al film come sarebbe la sentenza?
Io non accuserei di truffa i notai e le agenzie ma di certo non le lascerei impunite...
Sospensioni/risarcimenti o rimborsi delle caparre/provvigioni credo siano atti minimi.
Le leggi non sono perfette per "natura", sta alle persone seguire le giuste strade...
Nessuno di noi sta vendendo e comprando perché vuole guadagnarci sopra "visto che gli altri lo hanno fatto"... Qui si parla di far valere quello che noi definiamo "giusto".

Ammettere lo sbaglio fatto in buona fede sarebbe un primo passo... ma sempre di sbaglio si tratta.

Ora si deve solo parlare di cosa fare per rimediare e come muoversi. Le colpe sono, con diverse entità, chiare a tutti.
 

Fulgens

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ti capisco, anche nel mio caso qualcuno si è intascato i MIEI 100.000 euro: ho però difficoltà a dire che avesse piena percezione di commettere un illecito.

Come non ne avevano la percezione comune e notai (diciamo così, va :^^:), prima che glielo ricordasse la Cassazione.

Se non ci fosse stata questa sentenza, anche io avrei rivenduto a prezzo di mercato, anche io non avrei chiesto nulla a chi mi ha venduto casa, anche io mi sarei rammaricato ma non mi sarei mai inventato di ragionare su una convenzione di cui solo da qualche giorno capisco qualcosina di più.

Se comune e notaio non mi dicono nulla io cosa mi dovrei inventare?

Se un perito due mesi fa valuta casa mia secondo parametri commerciali senza considerare la convenzione, che devo fare?

Devo forse ricorrere contro me stesso? Diventare più realista del re?

Se chi mi ha venduto casa è stato colpevole di aver violato la convenzione, senza la Cassazione sarei diventato colpevole anche io.

E a me quest'idea non piace proprio per niente.
La tua buonafede e la tua "non colpevolezza" sta proprio nell'aver comprato a prezzo di mercato. Ma se tu compri oggi a 100 e rivendi tra un paio di anni a 200 non ti viene il dubbio che forse c'è qualcosa di strano? Soprattutto se sai che c'è una convenzione di mezzo che non hai capito bene. O pensi che sei stato fortunato e che hai vinto una plusvalenza alla lotteria?
 
C

Cesco76

Ospite
Il tuo notaio è più preparato dell'avvocato
... È un parere e Grazie di aver chiesto al tuo notaio... Non ho detto che è sacrosanto quello che ha detto il mio avvocato, infatti ha bisogno di leggere attentamente le carte... Rimane il fatto che sia all'ufficio urbanistica hanno dato una risposta così ( ma visti i precedenti attendibilità pari a 0) che un notaio mi ha dato risposta analoga ( tra l'altro un notaio sempre critico sui rogiti diritto di superficie) è bene fugare ogni dibbio
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Soprattutto se sai che c'è una convenzione di mezzo che non hai capito bene.

Il problema è che, non avendo nessun vincolo, la Convenzione non è sicuramente stata messa in risalto...

Però, molte delle cose che ti chiedi sono già state sviscerate nel 3D: se non lo hai letto tutto, hai fatto male perchè ci sono moltissime informazioni.
 

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