Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
ma chi tutelate voi?... i proprietari dei terreni i proprietari di casa o chi ha i requisiti per un' abitazione in edilizia agevolata?
secondo te per una casa acquistata dal primo proprietario a 100.000.000 dal costruttore ille tempore bisogna lasciare un deposito dal notaio pari quasi a metà del valore dell'immobile a quel tempo?
poi scusa per aree dove l'iter di esproprio si è chiuso chiede il comune cifre più ragionevoli voi dite di lasciare a deposito 4 volte tanto?... guarda se le cose stanno così oltre che la petizione per la firma della delibera tocca fare una petizione a finche non vi diano retta.... senza offese... ma qui si gioca sulla pelle della gente poi i nervi potrebbero saltare, a tutto c'è un limite

Secondo la Legge 448/1998, il valore venale del suolo è del tutto scollegato a quanto pagato originariamente al proprietario del terreno esattamente come il prezzo a cui può rivendere l'assegnatario (dopo aver svincolato) è completamente scollegato al prezzo che ha pagato in fase di prima assegnazione.

Non si può mica pretendere di pagare il terreno a prezzo rivalutato ISTAT e contemporaneamente rivendicare il diritto a rivendere il proprio alloggio a prezzo libero di mercato (venale)
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
La costituzionalità della applicazione della L. 106/2011 deriva dalla non irrisorietà dell'introito nelle casse comunali.
Se così non fosse, l'operazione sarebbe palesemente incostituzionale.
 
C

Cesco76

Ospite
La costituzionalità della applicazione della L. 106/2011 deriva dalla non irrisorietà dell'introito nelle casse comunali.
Se così non fosse, l'operazione sarebbe palesemente incostituzionale.
allora tuteli anche le caase comunali... insomma scusami se sono diretto, ma non vi vedo proprio schierati per il diritto alla casa così.
insomma uno si aspetterebbe da una associazione a tutela del diritto alla casa, in una situazione del genere, che prediate le parti della povera gente ignara che si è ritrovata in questa situazione, non degli ex proprietari dei terreni ne tantomeno delle casse del comune, visto che è uno dei responsabili di questa situazione... Una curiosità quanti iscritti avete ad area167?
 
C

Cesco76

Ospite
Secondo la Legge 448/1998, il valore venale del suolo è del tutto scollegato a quanto pagato originariamente al proprietario del terreno esattamente come il prezzo a cui può rivendere l'assegnatario (dopo aver svincolato) è completamente scollegato al prezzo che ha pagato in fase di prima assegnazione.

Non si può mica pretendere di pagare il terreno a prezzo rivalutato ISTAT e contemporaneamente rivendicare il diritto a rivendere il proprio alloggio a prezzo libero di mercato (venale)
quindi tutelate i òroprietari del terreno...
eticamente credo che il problema terreno-valore è un problema tra comune e proprietari del terreno, poi fammi capire ci sono aree che la disputa sui terreni va avanti da 30anni e ancora non si è chiusa tu pretendi che noi lasciamo 40.000€ in deposito al notaio per decenni?
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Per noi quelle case non sarebbero state
quindi tutelate i òroprietari del terreno...
eticamente credo che il problema terreno-valore è un problema tra comune e proprietari del terreno, poi fammi capire ci sono aree che la disputa sui terreni va avanti da 30anni e ancora non si è chiusa tu pretendi che noi lasciamo 40.000€ in deposito al notaio per decenni?

Per trasformare le aree in diritto di superficie in diritto di proprietà, secondo quanto stabilito dalla Corte dei Conti, il comune non deve basarsi sull'importo pagato (o conteso) con il proprietario del terreno, ma sul valore venale attuale del suolo.

Quindi la mancata conclusione del procedimento di esproprio non incide minimamente sulla determinazione del valore di riscatto del suolo.

Applicando questa regola, il Comune dovrebbe semplicemente detrarre dal valore venale (attuale) del suolo quanto finora effettivamente pagato dalla cooperativa/impresa costruttrice.

Il contenzioso ancora eventualmente in corso, si ripete, non incide minimamente sulla possibilità di calcolo di cui si parla
 
C

Cesco76

Ospite
Per noi quelle case non sarebbero state


Per trasformare le aree in diritto di superficie in diritto di proprietà, secondo quanto stabilito dalla Corte dei Conti, il comune non deve basarsi sull'importo pagato (o conteso) con il proprietario del terreno, ma sul valore venale attuale del suolo.

Quindi la mancata conclusione del procedimento di esproprio non incide minimamente sulla determinazione del valore di riscatto del suolo.

Applicando questa regola, il Comune dovrebbe semplicemente detrarre dal valore venale (attuale) del suolo quanto finora effettivamente pagato dalla cooperativa/impresa costruttrice.

Il contenzioso ancora eventualmente in corso, si ripete, non incide minimamente sulla possibilità di calcolo di cui si parla
e allora perche non sbloccare la possibilità di riscatto del terreno per tutti?
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Per noi quelle case non sarebbero state


Per trasformare le aree in diritto di superficie in diritto di proprietà, secondo quanto stabilito dalla Corte dei Conti, il comune non deve basarsi sull'importo pagato (o conteso) con il proprietario del terreno, ma sul valore venale attuale del suolo.

Quindi la mancata conclusione del procedimento di esproprio non incide minimamente sulla determinazione del valore di riscatto del suolo.

Applicando questa regola, il Comune dovrebbe semplicemente detrarre dal valore venale (attuale) del suolo quanto finora effettivamente pagato dalla cooperativa/impresa costruttrice.

Il contenzioso ancora eventualmente in corso, si ripete, non incide minimamente sulla possibilità di calcolo di cui si parla

I dirigenti comunali meritamente (sic) percepiscono uno stipendio di circa 100.000 euro annui e fanno sfoggio di competenza.
 
C

Cesco76

Ospite
Per noi quelle case non sarebbero state


Per trasformare le aree in diritto di superficie in diritto di proprietà, secondo quanto stabilito dalla Corte dei Conti, il comune non deve basarsi sull'importo pagato (o conteso) con il proprietario del terreno, ma sul valore venale attuale del suolo.

Quindi la mancata conclusione del procedimento di esproprio non incide minimamente sulla determinazione del valore di riscatto del suolo.

Applicando questa regola, il Comune dovrebbe semplicemente detrarre dal valore venale (attuale) del suolo quanto finora effettivamente pagato dalla cooperativa/impresa costruttrice.

Il contenzioso ancora eventualmente in corso, si ripete, non incide minimamente sulla possibilità di calcolo di cui si parla
e poi perche questa farsa del conguaglio allora? è così complicato stabilire il valore venale?
 

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