...potresti farlo fare al nuovo acquirente , dopo l'acquisto accordandoti dal notaio, accollandoti le spese....
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quello che chiedevo è un parere di un tecnico che ha dimestichezza con questa legge in virtù della situazione che stiamo passando dopo la sentenza... forse se non disturbo lo chiederei .. a Giuseppe Di Piero, ...solo un parere...
Tarquinia è comune quindi non dipende da Roma.Ciao a tutti, dopo aver seguito le varie vicende esposte in questo post ho deciso di iscrivermi per porre alla vostra attenzione il mio caso.
Sono in trattativa per un'appartamento nel comune di Tarquinia che ha il solito problema del prezzo max, la proprietaria vorrebbe vendere a 180K a fronte di un prezzo max su atto precedente di 126K, il comune ha rilasciato liberatoria da vincoli di qualsiasi natura ma a questo punto credo che la sentenza riduca a carta straccia questa liberatoria.
Secondo voi in attesa che il comune deliberi le percentuali dell'affrancamento del prezzo max (che a questo punto immagino avvenga dopo che Roma si pronunci) posso acquistare casa proponendo alla parte venditrice,e quindi scrivendo in atto, che stabiliamo prezzo 180K lei incassa 126K e la restante parte la blocchiamo su un fondo comune e la dichiariamo libera non appena la parte venditrice salda quanto dovuto al comune per liberarla da vincolo?
Grazie a tutti
Gabriele
Tarquinia è comune quindi non dipende da Roma.
Comunque il giochino che dici non lo puoi fare, anzi la vedo proprio fuori legge!
La sentenza è chiara, l'atto è nullo!
Le tasse su quale importo le pagheresti 126k o 180k?
Se devi fare il mutuo, quale banca ti finanzierebbe a queste condizioni?
Finche non ottieni l'affrancazione l'appartamento è vendibile solo alla cifra di 126k.
Per me non si può fare! È solo un modo di raggirare la legge, tra l'altro neanche in maniera discreta! È lampante che il venditore sta vendendo al di sopra del prezzo massimo di cessione. Allora lo farebbero tutti!Le tasse le pagherei su 180 perchè in fondo io nella mia persona verserei 180, è un accordo tra le parti che bloccherebbe la parte eccedente. A me avevano detto che non è insolito bloccare deille cifre a fronte di situazioni da chiarire e sbloccarle al chiarimento (vedi ad esempio quando consegni le chiavi di casa post rogito,di solito l'acquirente trattiene una parte e te la da alla consegna)
Sono in trattativa per un'appartamento nel comune di Tarquinia che ha il solito problema del prezzo max, la proprietaria vorrebbe vendere a 180K a fronte di un prezzo max su atto precedente di 126K, il comune ha rilasciato liberatoria da vincoli di qualsiasi natura ma a questo punto credo che la sentenza riduca a carta straccia questa liberatoria.
In realta l'atto è valido.Tarquinia è comune quindi non dipende da Roma.
Comunque il giochino che dici non lo puoi fare, anzi la vedo proprio fuori legge!
La sentenza è chiara, l'atto è nullo!
Le tasse su quale importo le pagheresti 126k o 180k?
Se devi fare il mutuo, quale banca ti finanzierebbe a queste condizioni?
Finche non ottieni l'affrancazione l'appartamento è vendibile solo alla cifra di 126k.
Per me non si può fare! È solo un modo di raggirare la legge, tra l'altro neanche in maniera discreta! È lampante che il venditore sta vendendo al di sopra del prezzo massimo di cessione. Allora lo farebbero tutti!
Poi se hai soldi contanti e trovi il notaio che ti stipula puoi anche farlo, ma se ti ritrovi in futuro l'atto nullo non ti alterare! È a tuo rischio e pericolo.
E non puoi pagare le tasse su un appartamento per il costo di 180k quando lo dovresti pagare 126k. Non capisco chi te lo fa fare.
Gratis per sempre!