A

Andrea Fiocco

Ospite

rotella

Membro Junior
Privato Cittadino
Prefetto di Roma: Stop sfratti nei piani di zona il Prefetto Gabrielli intervenga

Anche se gli sfrattati non siamo noi, credo sia nostro dovere morale firmare questa petizione Prefetto di Roma: Stop sfratti nei piani di zona il Prefetto Gabrielli intervenga . Possibile " solo 1000 adesioni " in 3 giorni? Quello che sta succedendo con gli sfratti è solo una testa del mostro che si è creato e che ci coinvolge. Sposiamo quella battaglia, subito! Solo nel nostro condominio di sono almeno 150 adulti che potrebbero firmare. Mille adesioni sono pocchissime: significa indifferenza totale per chi vive accanto a noi. E basta un click. Queste cose contano. Almeno, così la penso io. Coraggio. Diffondiamo.
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Vi inoltro copia della email inoltrata al comitato elettorale di Alfio Marchini:

Il 16 settembre 2015, la Suprema Corte di Cassazione ha emesso una sentenza aberrante: gli immobili costruiti su terreni che beneficiano della legge 167/62 devono essere venduti a prezzo di cessione e non a prezzo di libero mercato. Sentenza Cassazione n. 18135 del 16/096/2015.

I giudici di legittimità, a Sezioni Unite, nella sentenza in esame si sono pronunciati sulla problematica dell’estensione del vincolo del prezzo massimo di cessione dell’immobile costruito in regime di edilizia agevolata anche ai successivi sub-acquirenti e non solo al concessionario



I giudici di legittimità rilevano, al fine della soluzione del caso in esame, dirimente l'applicazione dell'’art. 31 comma 49 bis della legge n.448 del 1998 così come introdotto dal d.l. n.70 del 2011, da cui si deduce che, la possibilità di rimuovere i vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione in una convenzione P.E.E.P. ( programmi di edilizia economica e popolare) è subordinata a tre presupposti:

1) che siano decorsi almeno 5 anni dal primo trasferimento;

2) vi sia la richiesta del singolo proprietario;

3) la determinazione della percentuale del corrispettivo sia calcolata in base a parametri legali da parte del Comune.



Dal testo del comma 49 bis emerge con chiarezza che, il vincolo non è soppresso automaticamente a seguito del venir meno del divieto di alienare ma, in assenza di convenzione ad hoc, il bene, ovvero la casa sottoposta a vincolo, segue nei successivi passaggi a titolo di onere reale con efficacia indefinita, e quindi il vincolo è opponibile anche ai sub-acquirenti.



Dalla data di sentenza della Cassazione, la situazione delle vendite immobiliari a Roma è totalmente ferma. Ci sono migliaia di famiglie romane nel totale panico: devono vendere e/o comprare casa, ma non possono rogitare perché i Notai a Roma non stipulano atti di compravendita di case.



Il prefetto Tronca in data 17 dicembre 2015, ha emesso una delibera – come già avvenuto in moltissimi Comuni in Italia, tranne che a Roma – per la rimozione dei vincoli dei prezzi massimi di cessione: Delibera n. 33 del 17/12/2015 (Protocollo RC n. 28973/15) avente per oggetto “Eliminazione dei vincoli relativi al prezzo massimo di cessione già gravanti sugli alloggi realizzati in aree P.E.E.P., convenzionate ai sensi dell'art. 35, legge n. 865/1971. Approvazione dello Schema di Convenzione integrativa per l'affrancamento dai vincoli ai sensi dell'art. 5, comma 3 bis del D.L. n. 70 del 13 maggio 2011, convertito in legge 12 luglio 2011, n. 106”.


Migliaia di famiglie a Roma, sono in attesa di una seconda delibera che fissi, per ogni singolo piano di zona, il costo di un metro³ di superficie, per le affrancazioni dei prezzi massimi di cessione. Questa seconda delibera, renderà immediatamente operativa la prima delibera e consentirà all'Amministrazione Comunale, la lavorazione delle innumerevoli domande per la rimozione dei vincoli convenzionali attualmente ferme. In data 4 febbraio 2016, al competente ufficio dell'urbanistica, le domande erano 1284.



Giorni fa il Dott. Marchini si è fatto portavoce presso il prefetto Tronca di una situazione di grave disagio che riguarda migliaia di famiglie romane: blocco delle compravendite di immobili a prezzo di libero mercato, con ricadute pesanti anche per i profili occupazionali di centinaia di agenti immobiliari.

Si è svolta una manifestazione sotto gli uffici del Dipartimento dell'Urbanistica all'EUR, e il Dott. Marchini ha presenziato. Sono trascorsi quasi quindici giorni, e nulla è successo. Siamo ancora in attesa della seconda delibera a firma del Prefetto Tronca.

Chiedo un ulteriore intervento del Dottor Alfio Marchini.

Migliaia di famiglie romane gliene sarebbe grate. E poi, il tutto, sarebbe un tornaconto elettorale di grande rilievo.
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Ancora una vittoria dell'associazione "Area 167" e dell'avv. Antonio Corvasce nella vicenda di Castelverde.
In data odierna, il tribunale delle esecuzioni mobiliari di Roma ha sospeso ben tre procedure esecutive di rilascio di alloggi relative ad abitanti di quel piano di zona tutti difesi dall'avv. Antonio Corvasce, sul presupposto della illegittimità delle procedure esecutive contestate.
In sintesi, domani, laddove dovesse intervenire la forza pubblica per il rilascio coattivo degli alloggi interessati, almeno tre degli abitanti di Castelverde non potranno essere sfrattati. L'auspicio é che questi provvedimenti del Tribunale di Roma inducano le autorità competenti a bloccare anche le altre esecuzioni di rilascio.
 
A

Andrea Fiocco

Ospite
Andrea, capisco l'intenzione positiva rivolta esclusivamente al vostro grande problema, ma per rispetto al Regolamento, magari accenni elettorali lasciamoli fuori dal Forum...
Chiedo scusa. Sono stato preso dalla foga del problema. Vede, ancora oggi mi chiedo se una cosa del genere può essere normale in paese cosidetto normale. Chiedo scusa, non volevo essere strumentale.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Chiedo scusa. Sono stato preso dalla foga del problema. Vede, ancora oggi mi chiedo se una cosa del genere può essere normale in paese cosidetto normale. Chiedo scusa, non volevo essere strumentale.

Non preoccuparti, ho compreso benissimo, così come comprendo la vostra angoscia...

E rispondo alla tua domanda con " NO, non dovrebbe essere possibile, ma di cose non possibili ne vediamo tutti i giorni..."

L'unica soluzione è il maggior rumore possibile...
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ancora una vittoria dell'associazione "Area 167" e dell'avv. Antonio Corvasce nella vicenda di Castelverde.
In data odierna, il tribunale delle esecuzioni mobiliari di Roma ha sospeso ben tre procedure esecutive di rilascio di alloggi relative ad abitanti di quel piano di zona tutti difesi dall'avv. Antonio Corvasce, sul presupposto della illegittimità delle procedure esecutive contestate.
In sintesi, domani, laddove dovesse intervenire la forza pubblica per il rilascio coattivo degli alloggi interessati, almeno tre degli abitanti di Castelverde non potranno essere sfrattati. L'auspicio é che questi provvedimenti del Tribunale di Roma inducano le autorità competenti a bloccare anche le altre esecuzioni di rilascio.

Ma così il problema non si risolve.
Chi vorrà affittare ora sa che deve affrancare l'immobile dal prezzo massimo e gli sfratti continueranno.
Il Comune di Roma prenderà i soldi che darà per ripianare i debiti delle municipalizzate e non farà nulla per gli sfrattati.
Scommettiamo?
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Ma così il problema non si risolve.
Chi vorrà affittare ora sa che deve affrancare l'immobile dal prezzo massimo e gli sfratti continueranno.
Il Comune di Roma prenderà i soldi che darà per ripianare i debiti delle municipalizzate e non farà nulla per gli sfrattati.
Scommettiamo?

No, la questione è tutt'altra.
Queste 27 famiglie hanno prenotato un alloggio in "Zona 167" e pagato (in media) 100.000 euro ad alloggio il cui prezzo massimo di cessione si aggira sui 130.000 euro.
Purtroppo il costruttore non ha pagato le rate del mutuo (poi è anche fallito!).
La Banca (che aveva concesso un mutuo fondiario di importo superiore a quello concedibile) ha iniziato la procedura esecutiva per la vendita all'asta e conseguentemente ha avviato anche lo sgombero delle famiglie a cui era stato concesso il possesso.

In base ad un articolo della convenzione, il Comune dovrebbe revocare la concessione del diritto di superficie (all'impresa fallita) e riassegnare il terreno ad una cooperativa dei prenotatari.

Purtroppo, stenta ad attivare questa procedura che salverebbe il risparmio di queste famiglie.
 
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