tor pagnotta

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Scusa, ma se il venditore rifiuta di scendere a patti, che altro si può fare se non fargli causa? Inoltre mi pare che una volta depositato l'atto di citazione in giudizio, non possa vendere gli immobili in suo possesso (almeno così mi pare di aver capito dal mio avvocato).
Penso proprio di no... è sempre un giudice che deve vietare di disfarsi dei propri beni..
 

Houdini72

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Sicuro? Se non si rispetta la clausola del prezzo massimo di cessione, la parte di rogito riguardante il prezzo è nulla, e questo non va mai in prescrizione. Anche supponendo (come nel mio caso) che un appartamento sia stato assegnato al socio della cooperativa nel 1990, poi da questo ceduto nel 1998 a prezzo maggiorato, in seguito altra cessione a prezzo ancora maggiore nel 2004, infine l'ultima cessione (a me) nel 2006 a prezzo ulteriormente maggiorato, abbiamo ben tre rogiti irregolari e parzialmente nulli, e questa nullità non si prescrive per nessuno! Se anche riuscissi a regolarizzare il mio d'accordo con la controparte, resterebbero irregolari gli altri due. Un macello immane (senza cotare il danno patrimoniale e psicologico che questa situazione provoca).
Se non sbaglio trascorsi 10 anni anche se l'atto rimane parzialmente nullo i soldi non si riprendono.
 

giannelmo

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Se non sbaglio trascorsi 10 anni anche se l'atto rimane parzialmente nullo i soldi non si riprendono.

A me la prescrizione ancora non scatta, "fortunatamente" il termine di 10 anni scadrà a fine anno. Ma ammesso e non concesso che io e la mia controparte ci accordiamo, sarà possibile sanare il mio rogito senza sanare tutti quelli precedenti? A causa di queste pendenze non resterà irregolare anche il mio rogito?
 

giannelmo

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Penso proprio di no... è sempre un giudice che deve vietare di disfarsi dei propri beni..

mi accontenterò del quinTo dello stipendio (o della pensione) dei due coniugi in comunione dei beni, che in cambio di oltre 300.000 euro (il prezzo massimo di cessione sarebbe di 58.000...) mi hanno fatto la gentilezza di farmi trovare l'appartamento con le porte sfondate a calci e pugni ("sono stati i facchini, tanto erano vecchie e rovinate"), E una parete della cucina semidemolita , nascosta da un mobile che eravamo d'accordo che mi lasciassero, importi condominiali non pagati per 700 euro relativamente a rate di spese straordinarie deliberate prima del compromesso (mi mettevo a far causa per 700 euro?). Questo tanto per inquadrare le persone con cui mi toccherà andare in lite. :disappunto:
 

Francesco958

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Professionista
mi accontenterò del quinTo dello stipendio (o della pensione) dei due coniugi in comunione dei beni, che in cambio di oltre 300.000 euro (il prezzo massimo di cessione sarebbe di 58.000...) mi hanno fatto la gentilezza di farmi trovare l'appartamento con le porte sfondate a calci e pugni ("sono stati i facchini, tanto erano vecchie e rovinate"), E una parete della cucina semidemolita , nascosta da un mobile che eravamo d'accordo che mi lasciassero, importi condominiali non pagati per 700 euro relativamente a rate di spese straordinarie deliberate prima del compromesso (mi mettevo a far causa per 700 euro?). Questo tanto per inquadrare le persone con cui mi toccherà andare in lite. :disappunto:
Scusa se mi intrometto.
Se hai tempo fino a dicembre per non far andare in prescrizione la possibilità di rivalerti nei confronti del venditore (10 anni) e devi vendere il tuo immobile, motivo per il quale oggi hai necessità dell'affrancamento, notifica al venditore il tuo stato (vale anche come interruzione dei termini di prescrivibilità) e vedi cosa ti risponde.
Se non devi vendere, il problema si ridimensiona. Io non farei nulla.
Quando vorrai vendere, si vedrà come si sarà risolto questo problema, se si risolverà.
 

Francesco958

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Professionista
Scusa, ma se il venditore rifiuta di scendere a patti, che altro si può fare se non fargli causa? Inoltre mi pare che una volta depositato l'atto di citazione in giudizio, non possa vendere gli immobili in suo possesso (almeno così mi pare di aver capito dal mio avvocato).
...l'immobile non lo può alienare solo se il giudice, dopo che hai vinto la causa, tramite sentenza, dispone con la trascrizione "pregiudizievole" (sull'atto di proprietà), le limitazioni d'uso, gravanti a carico del proprietario che in alienazione verranno trasferite e resteranno a carico del futuro acquirente....
 

giannelmo

Membro Attivo
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Scusa se mi intrometto.
Se hai tempo fino a dicembre per non far andare in prescrizione la possibilità di rivalerti nei confronti del venditore (10 anni) e devi vendere il tuo immobile, motivo per il quale oggi hai necessità dell'affrancamento, notifica al venditore il tuo stato (vale anche come interruzione dei termini di prescrivibilità) e vedi cosa ti risponde.
Se non devi vendere, il problema si ridimensiona. Io non farei nulla.
Quando vorrai vendere, si vedrà come si sarà risolto questo problema, se si risolverà.
Il problema è un altro: ho dovuto contrarre un mutuo oneroso e il capitale residuo è attualmente quasi uguale al valore che la legge assegna all'immobile. Ho il conto quasi a zero quindi niente possibilità di regolarizzarlo per il conto mio. Prevedo che, purtroppo, mi serviranno diverse decine di migliaia di euro per motivi familiari: cosa do' a garanzia di un prestito in queste condizioni? Se l'immobile in mio possesso valesse anche solo la metà di quello che ho pagato non avrei prolemi, ma così... (il prezzo di convenzione è circa un sesto del suo valore di mercato).
 

Francesco958

Membro Attivo
Professionista
Il problema è un altro: ho dovuto contrarre un mutuo oneroso e il capitale residuo è attualmente quasi uguale al valore che la legge assegna all'immobile. Ho il conto quasi a zero quindi niente possibilità di regolarizzarlo per il conto mio. Prevedo che, purtroppo, mi serviranno diverse decine di migliaia di euro per motivi familiari: cosa do' a garanzia di un prestito in queste condizioni? Se l'immobile in mio possesso valesse anche solo la metà di quello che ho pagato non avrei prolemi, ma così... (il prezzo di convenzione è circa un sesto del suo valore di mercato).
Se ti serve l'affrancamento per sbloccarlo dal p.m.c. Così puoi rinegoziare il mutuo sull'immobile che si inserisce al valore di mercato, non più di cessione, l'operazione è sempre la stessa. Notifica il problema al venditore, trovate una soluzione veloce e pacifica e procedi con la banca....
Detta così sembra facile, lo so il percorso è tortuoso e tempisticamente incalcolabile....
...ma la speranza è l'ultima a morire....altrimenti non esisterebbe più neanche questo forum...
Coraggio
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Comunque non ho capito una cosa, magari sul forum c'è ma i messaggi sono troppi: una volta pagato l'affrancamento questo è definitivo o vale solo per chi lo chiede? Cioè se il nuovo acquirente volesse a sua volta rivendere, dovrebbe pagare di nuovo per l'affrancamento?
 

Nicestar

Membro Attivo
Privato Cittadino
io la so così, il vincolo è sull'immobile, non è legato al proprietario di turno. Attenzione però se paghi solo l'affrancamento hai tolto il vincolo di dover vendere a prezzo calmierato, ma sei sempre su un terreno del comune e se non hai comprato anche la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà, sei sempre soggetto ancora a tutte le eventuali varianti normative future sull'argomento.
 

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