giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Scusami, si in effetti avevo frainteso.

A mio modo di vedere, se l'acquirente chiede l'affrancazione, il venditore è TENUTO a pagarlo non per questioni di natura legale ma di natura MORALE. Su questo non mi sento di discutere, legge o non legge, il venditore è moralmente tenuto a svincolare il prezzo di cessione per conto dell'acquirente. In questo caso il notaio NON DEVE essere tirato in ballo. Tutti gli altri possibili scenari, mi fanno pensare che il venditore sia in malafede.

Se l'acquirente esige invece la cifra pagata in eccesso, le cose cambiano completamente, malgrado la legge lo riconosce come suo diritto, personalmente la definire in maniera diversa (molto dispreggiativa). In questo caso il venditore deve mettere in atto tutte le strategie possibili per prevenire una simile "ingiustizia" (secondo la mia opinione).

Chiaramente, a giudicare dai pareri qui sul forum, anche le persone illuminate tirano ognuna acqua al proprio mulino...
Vedi che la pensiamo allo stesso modo?
Il problema è che l'appartamento l'ho già comprato, pagato e pure ristrutturato (altri 30.000 eurozzi, che sarebbero stati il doppio se non fossi stato in grado di fare da solo la maggior parte dei lavori).
Il notaio viene tirato in ballo in quanto non ha preso in considerazione il vincolo del prezzo massimo, nonostante ci siano studi del consiglio nazionale del notariato che dicono esattamente il contrario di quello che dicevano i notai di Roma fino a settembre 2015.
 

Domenico Marando

Membro Junior
Privato Cittadino
secondo me la cosa migliore che acquirente e venditore possano fare assieme è quella di sentire un legale e verificare se è possibile citare in giudizio il notaio per aver stipulato un atto che produce danni sia all'uno che all'altro, oppure il comune nel caso in cui sia stato rilasciato il nulla osta. Inoltre il notaio in un caso o il comune nell'altro, avendo permesso la vendita contro Legge, hanno praticamente tolto ogni responsabilità all'eventuale mediatore.
 

boccio

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Perfetto così mi aiutate a capire se sbaglio, dove sbaglio.

Piano di zona B32 (Torresina)
Cubatura assegnata al consorzio che mi interessa = 185.400 mc
di cui 175.000 residenziali e 10.400
Considerata la percentuale esigua dei secondi nel calcolo di massima li assimilo.

Richiesti al consorzio :24.224.780.000 lire
di cui 14.434.780.000 come contributo per le opere di urbanizzazione.
E qui si apre la considerazione che la zona è stata urbanizzata da noi, primia era fanga e discarica a cielo aperto, e siccome l'abbiamo rivalutata ce lo fanno ripagare con un valore venale quadruplicato e quanto pagato per l'urbanizzazione non viene scomputato...ma lasciamo stare...

Gli altri 9.790.000.000 lire = 5.056.113 euro
sono la quota provvisoria sogetta a conguaglio del corrispettivo per l'acquisizione dell'area.
Questi ultimi sono quelli che nel calcolo ho rivalutato col parametro ISTAT di 1,36 e poi sottratto dal corrispettivo prima di applicare la percentuale in base agli anni.
Il valore venale attuale per questa zona è 228,40 euro

I calcoli che ho ripetuto più volte riguardavano la mia quota, ma con un procedimento diverso, questi che ti riporto invece non li ho controllati più di tanto ma, come il rapporto tra trasformazione e affrancazione 1 a 2, grossomodo coincide.

-Corrispettivo affrancazione vincolo in diritto superficie
Formula
Corrispettivo =[(val.venale * 60% * abatt del 15% * mc) - ( gia versato rival.)] * percentuale in base agli anni
In cifre
C = [(228,41 * 0,60 * 0,85 * 185.400 - (5.056.113 * 1,36)]*(99-18)/99 = 12.044.263 euro

-Corrispettivo trasformazione
Corrispettivo = [(val.venale * 60% * abatt del 50% * mc) - ( gia versato rival.)
C = 228,41 * 0,60 * 0,50 * 185.400 - (5.056.113 * 1,36) = 5.827.851 euro


Se non ho commesso castronerie, non hanno nessun interesse a velocizzare le trasformazioni a scapito delle affrancazioni.

Caro Mobil, in primis vorrei fare una doverosa precisazione:

tutto quello che sto scrivendo non è legge ma semplicemente una mia interpretazione/convinzione.

Un po’ per deformazione professionale e un po’ perché molti ma molti anni or sono, quando andavo a scuola, ero un “fenomeno” nel risolvere le espressioni/equazioni conoscendo il risultato, riuscivo in qualche modo a trovare il corretto svolgimento.

Ora, dopo la premessa, sostengo:

se l’Affrancazione non può essere maggiore della Trasformazione, inoltre tempo fa si pensava anche che dovesse essere un acconto alla Trasformazione, l’unica soluzione è la seguente:

che la formula per il calcolo della Trasformazione e dell’Affrancazione deve essere la stessa, con l’unica differenza che, l’Affrancazione è un percentuale, quindi una parte della Trasformazione, percentuale calcolata, come detto nella stessa delibera 40/2016, dividendo gli Anni rimanenti di Convenzione per 99.

Prendendo come esempio i tuoi dati il costo della Trasformazione sarà:

Costo Trasformazione = (228,41 * 0,60 * 0,85 * 185.400) - (5.056.113 * 1,36) = 14.720.765 euro

Di conseguenza il costo dell’Affrancazione sarà:

Costo Affrancazione = Costo Trasformazione * (Anni rimanenti Convenzione / 99)

quindi:

Costo Affrancazione = 14.720.765 * ((99-18) / 99) = 12.044.262


Inoltre vorrei esprimere il parere sull’abbattimento del 50% il quale non lo definisco ulteriore abbattimento ma fino a, ossia,la percentuale del 60% della suddetta formula, che in pratica darebbe un abbattimento del 40%, può essere portato al 50% quindi un ulteriore 10%, esempio:

Costo Trasformazione = (228,41 * 0,50 * 0,85 * 185.400) - (5.056.113 * 1,36) = 11.121.252 euro

Costo Affrancazione = 11.121.252 * ((99-18) / 99) = 9.099.206


Da come vedi, in questo modo l’Affrancazione non potrà mai essere superiore alla Trasformazione, ad eccezione delle Trasformazioni dei 14 pdz già effettuate e quindi concretizzate prima dell’uscita della delibera 40/2016, che sono state calcolate con i vecchi valori venali, però, sempre secondo il mio parere, Affrancazioni non dovute, quindi, si eliminerebbe anche questa eccezione ma qui si apre una nuova questione.

Spero di essere stato chiaro e che il mio ragionamento sia condiviso.
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
secondo me la cosa migliore che acquirente e venditore possano fare assieme è quella di sentire un legale e verificare se è possibile citare in giudizio il notaio per aver stipulato un atto che produce danni sia all'uno che all'altro, oppure il comune nel caso in cui sia stato rilasciato il nulla osta. Inoltre il notaio in un caso o il comune nell'altro, avendo permesso la vendita contro Legge, hanno praticamente tolto ogni responsabilità all'eventuale mediatore.
Putroppo in questo forum ci sono circa 400 pagine di commenti ma le informazioni sono molto frammentate.

Il comune non ha rilasciato un "nulla osta" se leggi bene quel documento parla di "chiarimenti", quindi legalmente sono tutelati. Anche il notaio è legalmente tutelato in quanto deve rispondere per legge solo ad eventuali elementi che erano nascosti all'acquirente nel momento della stipula del contratto: nel rogito è specificato che l'acquirente accetta le clausule inserite, inclusa la convenzione, e se ne assume le responsabilità. In sostanza, dal punto di vista LEGALE, notaio, comune e agenzie immobiliari sono INTOCCABILI.

Chiaramente va analizzato caso per caso, possono esserci situazioni in cui il rogito è effettivamente fuori legge e in quel caso paghera il notaio, ma saranno casi rari.

Molti acquirenti si sono fatti prendere dal panico e dalla rabbia sentimenti che mescolati fanno più male che bene...
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Putroppo in questo forum ci sono circa 400 pagine di commenti ma le informazioni sono molto frammentate.

Il comune non ha rilasciato un "nulla osta" se leggi bene quel documento parla di "chiarimenti", quindi legalmente sono tutelati. Anche il notaio è legalmente tutelato in quanto deve rispondere per legge solo ad eventuali elementi che erano nascosti all'acquirente nel momento della stipula del contratto: nel rogito è specificato che l'acquirente accetta le clausule inserite, inclusa la convenzione, e se ne assume le responsabilità. In sostanza, dal punto di vista LEGALE, notaio, comune e agenzie immobiliari sono INTOCCABILI.

Chiaramente va analizzato caso per caso, possono esserci situazioni in cui il rogito è effettivamente fuori legge e in quel caso paghera il notaio, ma saranno casi rari.

Molti acquirenti si sono fatti prendere dal panico e dalla rabbia sentimenti che mescolati fanno più male che bene...

Io la convenzione me la son dovuta cercare da solo. Nel rogito non era inclusa. Parlava solo di "proprietà superficiaria" senza far riferimento a null'altro. Inoltre non è incluso nessun nulla osta o parere del comune.
A parte tutto, se la convenzione è inclusa e riporta un prezzo massim di cessione, il notaio non poteva comunque avvallare il rogito.
Quindi l' "elemento ignoto" al momento della firma c'è: il fatto che i vincoli sono ancora validi!
 

Domenico Marando

Membro Junior
Privato Cittadino
Putroppo in questo forum ci sono circa 400 pagine di commenti ma le informazioni sono molto frammentate.

Il comune non ha rilasciato un "nulla osta" se leggi bene quel documento parla di "chiarimenti", quindi legalmente sono tutelati. Anche il notaio è legalmente tutelato in quanto deve rispondere per legge solo ad eventuali elementi che erano nascosti all'acquirente nel momento della stipula del contratto: nel rogito è specificato che l'acquirente accetta le clausule inserite, inclusa la convenzione, e se ne assume le responsabilità. In sostanza, dal punto di vista LEGALE, notaio, comune e agenzie immobiliari sono INTOCCABILI.

Chiaramente va analizzato caso per caso, possono esserci situazioni in cui il rogito è effettivamente fuori legge e in quel caso paghera il notaio, ma saranno casi rari.

Molti acquirenti si sono fatti prendere dal panico e dalla rabbia sentimenti che mescolati fanno più male che bene...
chiamatele come volete, ma resta il fatto che il comune ha reso dichiarazioni a dir poco inesatte e fuorvianti e in ogni caso ne deve rispondere, per quanto riguarda i rogiti (inerenti i casi in quesitone) non potevano essere fatti a prezzo di libero mercato, come invece sono stati stipulati dai notai, in barba alla legge
 

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Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Caro Mobil, in primis vorrei fare una doverosa precisazione:

tutto quello che sto scrivendo non è legge ma semplicemente una mia interpretazione/convinzione.

Un po’ per deformazione professionale e un po’ perché molti ma molti anni or sono, quando andavo a scuola, ero un “fenomeno” nel risolvere le espressioni/equazioni conoscendo il risultato, riuscivo in qualche modo a trovare il corretto svolgimento.

Ora, dopo la premessa, sostengo:

se l’Affrancazione non può essere maggiore della Trasformazione, inoltre tempo fa si pensava anche che dovesse essere un acconto alla Trasformazione, l’unica soluzione è la seguente:

che la formula per il calcolo della Trasformazione e dell’Affrancazione deve essere la stessa, con l’unica differenza che, l’Affrancazione è un percentuale, quindi una parte della Trasformazione, percentuale calcolata, come detto nella stessa delibera 40/2016, dividendo gli Anni rimanenti di Convenzione per 99.

Prendendo come esempio i tuoi dati il costo della Trasformazione sarà:

Costo Trasformazione = (228,41 * 0,60 * 0,85 * 185.400) - (5.056.113 * 1,36) = 14.720.765 euro

Di conseguenza il costo dell’Affrancazione sarà:

Costo Affrancazione = Costo Trasformazione * (Anni rimanenti Convenzione / 99)

quindi:

Costo Affrancazione = 14.720.765 * ((99-18) / 99) = 12.044.262


Inoltre vorrei esprimere il parere sull’abbattimento del 50% il quale non lo definisco ulteriore abbattimento ma fino a, ossia,la percentuale del 60% della suddetta formula, che in pratica darebbe un abbattimento del 40%, può essere portato al 50% quindi un ulteriore 10%, esempio:

Costo Trasformazione = (228,41 * 0,50 * 0,85 * 185.400) - (5.056.113 * 1,36) = 11.121.252 euro

Costo Affrancazione = 11.121.252 * ((99-18) / 99) = 9.099.206


Da come vedi, in questo modo l’Affrancazione non potrà mai essere superiore alla Trasformazione, ad eccezione delle Trasformazioni dei 14 pdz già effettuate e quindi concretizzate prima dell’uscita della delibera 40/2016, che sono state calcolate con i vecchi valori venali, però, sempre secondo il mio parere, Affrancazioni non dovute, quindi, si eliminerebbe anche questa eccezione ma qui si apre una nuova questione.

Spero di essere stato chiaro e che il mio ragionamento sia condiviso.


Sciusa ma non posso condividere, la trasfomazione è regolata dall'art. 48 della legge 448/98 che recita:

"48. Il corrispettivo delle aree cedute in proprietà è determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari al 60 per cento di quello determinato attraverso il valore venale del bene, con la facoltà per il comune di abbattere tale valore fino al 50 per cento, al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie, rivalutati sulla base della variazione, accertata dal l'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello di stipula dell'atto di cessione delle aree. Comunque il costo dell'area così determinato non può essere maggiore di quello stabilito dal comune per le aree cedute direttamente in diritto di proprietà ai momento della trasformazione di cui al comma 47.
(comma così modificato dall'art. 1, comma 392, legge n. 147 del 2013)"

Io lo traduco così (trasformazione):
l'ufficio tecnico del comune stabilisce il valore venale
il corrispettivo si calcola in base al 60% del valore venale per legge (questa)
il 50% è l'abbattimento ulteriore massimo facoltativo determinato dal comune

e comunque, nel mio caso, anche senza abbattimento il calcolo mi ritorna un corrispettivo di affrancazione maggiore di quello di trasfomazione. Se noti i risultati
con l'abbattimanto è più del doppio.
Su questo penso di non avere molti dubbi, se mai li ho sui dati che ho estrapolato rigurdanti la cubatura e il già versato.
 

Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
O meglio, il valore venale puo' essere abbattuto su facoltà del comune fino al 50% e il corrispettivo si calcola sul 60% questo valore abbattuto.
Nelle moltiplicazioni l'ordine dei fattori non incide.
 

franceschetti77

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti, in tema di agenzia immobiliare e di diritto di superfice vi racconto l'episodio che mi è successo la settimana scorsa :

davanti casa (Cecchignola Sud - abitazioni in diritto di superfice) trovo un agente immobiliare, intento ad apporre cartelli di vendita, a cui gli rivolgo una domanda : "salve mi puo' spiegare come fate a vendere le case che si trovano in questo quartiere visto quello che sta succedendo su Roma e a Via della Civiltà del Lavoro?" Risposta : "Noi abbiamo contatti diretti ogni settimana con il Sig.Mancini e quindi abbiamo un canale preferenziale che ci assicura lo svolgimento delle pratiche; la situazione ormai si è sbloccata; lei deve fare la richiesta al comune per affrancare, noi mettiamo l'annuncio di vendita e troviamo un proprietario che sia disposto ad attendere massimo un anno per l'acquisto; in pratica facciamo una prelazione all'acquisto (con tanto di versamento a mio favore di una percentuale sul totale da parte dell'acquirente) in attesa di avere le carte in regola per effettuare la vendita"

Ho ringraziato e salutato, anche perché dopo 15 min di conversazione e scambio di opinioni ho capito che ne sapevo più io di lui (grazie a questo forum che ci ospita);

Ovviamente non è un discorso generico legato alla categoria professionale dell'agente immobiliare, ma spero solo che le persone ignare della situazione immobiliare su Roma intente ad acquistare una casa, trovino competenza e professionalità nella persona che dovrà guidarli nel processo di acquisto.......
 

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