Chiedo un vostro parere, immagino quanto siano nelle mie condizioni, a fine Marzo di questo anno mi è arrivata una raccomandata del Comune di Roma con la quale mi confermavano l'accettazione della mia domanda per la trasformazione ( diritto superficie in diritto di proprietà ) e mi indicavano 30 giorni per rappresentare il notaio di mia fiducia per il rogito , premetto che il mio immobile e situato nel famoso 14 PdZ , a Aprile ho venduto casa a libero mercato stipulato un compromesso presso un notaio, ancora non si sapeva nulla dei blocchi notarili, nel compromesso ho elencato tutte le avvertenze relative al l'immobile , vedi " diritto di superfice con raccomandata del comune di Roma presentatazione domanda di affrancamento con protocollo, insomma il notaio ha scritto tutto sullo stato attuale dell'immobile e i carichi pendenti a cui , comunque avrei fatto personalmente riferimento. Il preliminare scade il 30 Settemebre c.m. E l'acquirente mi fa sapere che se per quella data non sarà regolarizzata tutta la documentazione relativa della casa ( diritto di proprietà e affrancamento ) rivuole i soldi versati in caparra. Ho fatto tutti gli atti al Comune per avere , almeno, risposta della trasformazione, niente non si sono fatti ne vedere né sentire, secondo la vostra esperienza posso rifiutare di ridare la somma all'acquirente in quanto la vertenza non dipende dalla mia volontà di chiudere l'acquisto, in considerazione che nel compromesso erano elencati tutte le problematiche relative all'Immobile e lui ne era a conoscenza , e che comunque sarebbero state da me sanate anche successivamente al rogito.
Ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione